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INDICE
L’alga spirulina contro la cellulite
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Ultimamente sta crescendo l’interesse verso un’alga antica ma con proprietà utili per le problematiche di questi ultimi tempi, la spirulina. Oggi però prenderemo in esame come questa alga possa essere di aiuto a debellare la cellulite. Vediamo brevemente cos’è la cellulite e a cosa serva l’alga.
Cos’è la cellulite?
Viene anche chiamata comunemente ‘buccia d’arancia’, è un’alterazione del tessuto che è ricco di grasso che si trova sotto la cute, in particolare a livello di cosce, fianche e glutei. Può comparire anche in persone magre poiché la cellulite si innesta in ristagno di liquidi dovuto alla cattiva circolazione venosa, in seguito le cellule adipose si gonfiano e le fibre di comprimono e si possono rompere, formando in questa maniera gonfiori e i noduli sono la causa di questa buccia d’arancia.
Cos’è l’alga Spirulina?
È un’alga che arriva direttamente dalle acque degli antichi Aztechi. La spirulina è considerata come un integratore alimentare vegetale, polifunzionale ed estremamente efficace, ricca di vitamine come calcio, magnesio e ferro, essenziali per il nostro corpo. Negli ultimi anni sta prendendo spazio in molti ambiti, dalla cucina al mondo dello sport, viene anche data come integratore agli astronauti durante le loro missioni e ultimamente le Nazioni Unite hanno suggerito che venga integrata nelle diete. In Italia è nata, come ci fa sapere in un articolo de ‘il Corriere’ la giornalista Marianna Locatelli, un’azienda che si occupa proprio della coltivazione di questa microalga, quindi possiamo essere orgogliosi che il nostro bel paese si metta in gioco con quello che è definito il cibo del futuro.
In un articolo riscontrato su ‘il Fatto quotidiano‘, firmato dalla giornalista ed esperta in alimentazione Emanuela Sacconago, viene detto che l’alga spirulina ha un elevato sostegno vitaminico ed è eccellente per gli sportivi e per chi cerca un’alternativa naturale.
La spirulina può combattere la cellulite?
Come già detto la cellulite si forma in quasi tutti i soggetti, anche tra i più magri, questo perché a causa della rottura delle fibre delle cellule adipose esse si gonfiano e formano dei noduli all’interno della pelle.
Dagli studi si è scoperto che l’alga non solo si trasforma in un ottimo drenante, quindi aiuta il tessuto sotto la pelle a liberarsi dei grassi accumulati, favorendo così l’aumento della metabolizzazione dei lipidi; questo drenaggio, infatti, evita il depositarsi di grassi nelle zone dei fianchi, cosce e in quelle zone dove la maggior parte delle volte si accumulano.
Testimonianze
Sono in molti ad aver provato Spirulina, ed ognuno ha subito riscontrato l’efficienza di questa alga.
Studi condivisi hanno confermato che la spirulina è ottima per combattere e a prevenire la cellulita, nemica temuta da molte donne ma anche da uomini.
Una voce tra tante come quella di Anna Valli, produttrice di Spirulina, orgogliosamente dichiara di farne uso ogni giorno godendo così di tutti i benefici che porta questo dono della natura. (vedere intervista di Marianna locatelli de ‘il Corriere della Sera’.
Conclusioni
Possiamo dubitare quando non abbiamo una perfetta conoscenza di un prodotto o di una materia presa in esame.
Ma gli studi finora condotti, l’iniziativa delle Nazioni Unite (ONU), le assunzioni ormai accertate della Nasa dei suoi astronauti ma soprattutto le testimonianze di molti atleti, mettono la spirulina in una luce che non è una voce a sé stante, ma comincia ad essere un insieme di voci tutti all’unisono che dichiarano apertamente i benefici della spirulina per il corpo, e come nel caso preso in esame anche per combattere e prevenire la fastidiosa cellulite.
Note:
Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni contenute in questo articolo devono considerarsi di tipo puramente informativo.
La meditazione mindfulness è una pratica che consiste nel prestare attenzione al momento presente in modo non giudicante. Si tratta di una tecnica di meditazione che ha come obiettivo quello di portare l’attenzione al respiro e ai sensi, in modo da aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. In questo articolo esamineremo in dettaglio cos’è la meditazione mindfulness, come praticarla e quali sono i suoi benefici per la salute mentale e fisica.
Cos’è la meditazione mindfulness: un po’ di storia
La meditazione mindfulness ha le sue radici nella pratica del Buddhismo, dove è conosciuta come “vipassana” o “sati”. La parola “vipassana” significa “vedere chiaramente” o “comprendere profondamente”, mentre “sati” significa “essere presenti” o “ricordarsi di”. La meditazione mindfulness è stata poi introdotta in occidente negli anni ’70 dallo psicologo statunitense Jon Kabat-Zinn, che ha sviluppato il programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (Mindfulness-Based Stress Reduction, MBSR) presso l’Università del Massachusetts. Il programma MBSR è stato progettato per aiutare le persone a gestire lo stress, il dolore e altre condizioni di salute attraverso la pratica della meditazione mindfulness e di altre tecniche di consapevolezza. Da allora, la meditazione mindfulness è diventata sempre più popolare in occidente e viene utilizzata in molti contesti, come ad esempio la terapia, la scuola e il lavoro. Oggi, la meditazione mindfulness è riconosciuta come una pratica efficace per ridurre lo stress e l’ansia e migliorare la salute mentale e fisica.
Tipi di meditazione mindfulness
Esistono diversi tipi di meditazione mindfulness, ognuno dei quali si concentra su un aspetto specifico della consapevolezza. Ecco alcuni dei tipi di meditazione mindfulness più comuni:
- Meditazione della consapevolezza del respiro: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione al respiro, osservando il movimento dell’aria che entra e esce dai polmoni. Si tratta di una tecnica di base della meditazione mindfulness e può essere utilizzata come punto di partenza per altre tecniche.
- Meditazione della consapevolezza del corpo: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione alle sensazioni del corpo, come ad esempio il contatto dei piedi con il pavimento o il movimento della respirazione. Si tratta di una tecnica utile per rilassare il corpo e la mente.
- Meditazione della gratitudine: in questo tipo di meditazione, si cerca di concentrarsi sulla gratitudine, riflettendo su ciò per cui si è grati nella vita. Si tratta di una tecnica utile per migliorare l’atteggiamento mentale e aumentare il benessere.
- Meditazione della compassione: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione sulla compassione e sulla gentilezza verso se stessi e gli altri. Si tratta di una tecnica utile per aumentare l’empatia e la comprensione verso gli altri.
- Meditazione della consapevolezza dei pensieri: in questo tipo di meditazione, si osservano i pensieri senza giudicarli né reagire ad essi. Si tratta di una tecnica utile per gestire i pensieri negativi e aumentare la consapevolezza di se stessi.
Questi sono solo alcuni esempi dei tipi di meditazione mindfulness che esistono. La scelta del tipo di meditazione dipende dalle proprie preferenze e dalle proprie esigenze. È importante sperimentare diversi tipi di meditazione per trovare quello che funziona meglio per sé.
Come praticare la meditazione mindfulness
La meditazione mindfulness può essere praticata in molti modi diversi, ma in generale si tratta di sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda, chiudere gli occhi e portare l’attenzione al respiro. Quando si pratica la meditazione mindfulness, è importante cercare di essere presenti al momento presente e non distrarsi con i pensieri o con i rumori esterni. Se si viene distratti, basta gentilmente riportare l’attenzione al respiro. La meditazione mindfulness può essere praticata per pochi minuti al giorno, ma anche per periodi più lunghi, come ad esempio 30 o 40 minuti.
È importante trovare il tempo e il luogo adeguato per praticare, in modo da poter concentrarsi al meglio. A volte può essere utile utilizzare una guida audio o un’app per la meditazione per aiutare a concentrarsi. La meditazione mindfulness può essere praticata da chiunque, indipendentemente dal livello di esperienza o dalla propria fede religiosa.
I benefici della meditazione mindfulness
La meditazione mindfulness può avere molti benefici per la salute mentale e fisica. Alcuni studi hanno dimostrato che la pratica della meditazione mindfulness può aiutare a ridurre lo stress, l’ansia, la depressione e il dolore cronico. Inoltre, la meditazione mindfulness può migliorare la concentrazione, la memoria e la capacità di prendere decisioni.
La meditazione mindfulness può anche avere benefici per il corpo fisico. Alcuni studi hanno dimostrato che la pratica della meditazione mindfulness può ridurre la pressione sanguigna, abbassare il colesterolo e aiutare a gestire il peso. Inoltre, la meditazione mindfulness può aumentare il sistema immunitario e ridurre il rischio di malattie come il diabete e le malattie cardiovascolari.
Ecco alcuni dei benefici scientificamente dimostrati della meditazione mindfulness:
- Riduzione dello stress e dell’ansia: diverse ricerche hanno dimostrato che la pratica regolare della meditazione mindfulness può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) ha portato a una significativa riduzione dello stress e dell’ansia nei partecipanti.
- Riduzione della depressione: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può essere efficace nel trattamento della depressione. Uno studio del 2016 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione dei sintomi depressivi nei partecipanti.
- Miglioramento della memoria e della concentrazione: la meditazione mindfulness può aiutare a migliorare la memoria e la concentrazione. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che la pratica della meditazione mindfulness ha portato a un significativo miglioramento della memoria di lavoro nei partecipanti.
- Riduzione del dolore cronico: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può essere efficace nel gestire il dolore cronico. Uno studio del 2016 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione del dolore e dell’impatto del dolore sulla qualità della vita nei partecipanti con dolore cronico.
- Riduzione della pressione sanguigna: alcune ricerche hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può aiutare a ridurre la pressione sanguigna. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione della pressione sanguigna sistolica (la pressione sanguigna massima) nei partecipanti con pressione sanguigna elevata.
- Miglioramento del sistema immunitario: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può aiutare a migliorare il sistema immunitario. Uno studio del 2003 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a un aumento dei livelli di immunoglobuline A (un tipo di anticorpo) nei partecipanti, indicando un miglioramento del sistema immunitario.
Questi sono solo alcuni esempi dei benefici scientificamente dimostrati della meditazione mindfulness. La ricerca sui benefici della meditazione mindfulness è ancora in corso e sono stati ottenuti molti altri risultati interessanti.
Come integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana
La meditazione mindfulness può essere praticata in molti modi diversi, non solo seduti o sdraiati in una posizione di meditazione. Ad esempio, è possibile praticare la meditazione mindfulness camminando, facendo yoga o anche mentre si fa un’attività semplice come lavare i piatti. L’importante è cercare di essere presenti al momento presente e portare l’attenzione al respiro e ai sensi. Si può anche cercare di integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana, ad esempio prestando attenzione ai sapori e agli odori del cibo che si sta mangiando o cercando di essere presenti alle sensazioni del corpo mentre si fa un’attività fisica.
Integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana può essere un modo efficace per trarre beneficio dalla pratica anche nei momenti della giornata in cui non si è seduti a meditare. Ecco alcuni consigli per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana:
- Inizia la giornata con una meditazione: un modo semplice per iniziare a integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è dedicare alcuni minuti al risveglio a una breve meditazione. Si può sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda e portare l’attenzione al respiro.
- Sii presente durante le attività quotidiane: un altro modo per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è cercare di essere presenti durante le attività quotidiane, come ad esempio fare la doccia o cucinare. Si può cercare di prestare attenzione ai sensi e alle sensazioni del corpo mentre si svolge l’attività.
- Usa i segnali per ricordarti di essere presente: si può utilizzare un oggetto o una parola come segnale per ricordarsi di essere presenti durante la giornata. Ad esempio, si può posare una pietra sulla scrivania come promemoria per prendersi un momento per concentrarsi sul respiro o si può usare una parola come “consapevolezza” come segnale per ricordarsi di prestare attenzione alle sensazioni del momento.
- Pratica la meditazione mindfulness durante i momenti di attesa: ad esempio in fila al supermercato o in attesa che il semaforo diventi verde, possono essere utilizzati per praticare la meditazione mindfulness. Si può cercare di portare l’attenzione al respiro o alle sensazioni del corpo in quel momento.
- Pratica la meditazione mindfulness prima di andare a dormire: un’altra opportunità per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è dedicare alcuni minuti prima di andare a dormire a una breve meditazione. Si può sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda e portare l’attenzione al respiro, aiutando a rilassare il corpo e la mente per un sonno riposante.
Questi sono solo alcuni esempi di come integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana. L’importante è trovare il modo che funziona meglio per sé e fare in modo che la pratica diventi una parte naturale della vita.
Difficoltà nella pratica della meditazione mindfulness e come superarle
La meditazione mindfulness può presentare alcune difficoltà quando si inizia a praticarla, ma con il tempo e la pratica, queste difficoltà tendono a diminuire. Ecco alcune delle difficoltà più comuni nella pratica della meditazione mindfulness e alcuni consigli su come superarle:
- Attenzione che continua a vagare: durante la meditazione, è normale che la mente vada da un pensiero all’altro. Se l’attenzione continua a vagare, basta gentilmente riportarla al respiro o alla sensazione del corpo senza giudicarsi. Con il tempo e la pratica, la mente diventerà più concentrata.
- Impazienza: durante la meditazione, è normale che si possa sentire impazienti o annoiati. In questi casi, può essere utile ricordare che la meditazione non è un modo per ottenere qualcosa, ma un modo per essere presenti al momento. Si può anche cercare di accettare l’impazienza senza giudicarla, osservandola come un’altra sensazione temporanea nel corpo.
- Giudizio: durante la meditazione, può essere facile giudicare se stessi o la propria pratica. Si può cercare di lasciare andare questo giudizio e ricordare che la meditazione è un modo per prendersi cura di se stessi, non per raggiungere un certo obiettivo o per essere perfetti.
- Sonnolenza: durante la meditazione, è normale che si possa sentire sonnolenti o assonnati. Si può cercare di mantenere una posizione comoda ma sveglia e, se necessario, aprire gli occhi per un momento per stimolare la mente.
- Distrazioni esterne: durante la meditazione, può essere difficile ignorare le distrazioni esterne come il rumore o il telefono che suona. Si può cercare di accettare queste distrazioni senza reagire e gentilmente riportare l’attenzione al respiro o alla sensazione del corpo.
- Mancanza di tempo: può essere difficile trovare il tempo per praticare la meditazione mindfulness, soprattutto se si ha una vita molto impegnata. In questi casi, può essere utile cercare di integrare la meditazione nella vita quotidiana come suggerito in precedenza, o di scegliere una meditazione breve ma intensa al giorno invece di una lunga ma meno frequente.
Con il tempo e la pratica, queste difficoltà tendono a diminuire e la meditazione diventerà sempre più facile e piacevole. È importante essere pazienti con se stessi e ricordare che la meditazione è un processo continuo e non un risultato da raggiungere.
Consigli per iniziare a praticare la meditazione mindfulness
Se vuoi iniziare a praticare la meditazione mindfulness, ecco alcuni consigli che potrebbero esserti utili:
- Trova un luogo tranquillo: cerca un luogo tranquillo dove praticare la meditazione, lontano da distrazioni esterne come il rumore o il traffico.
- Scegli una posizione comoda: scegli una posizione comoda per la meditazione, seduto su una sedia o sdraiato su un tappetino. Da seduto assicurati di avere una buona postura, con la schiena dritta ma rilassata.
- Scegli una durata adeguata: inizia con una durata breve per la tua meditazione, ad esempio 5 o 10 minuti, e aumenta gradualmente la durata man mano che ti senti più a tuo agio.
- Scegli una frequenza adeguata: inizia con una frequenza di meditazione adeguata per te, ad esempio una volta al giorno o una volta alla settimana, e aumenta gradualmente la frequenza man mano che ti senti più a tuo agio.
- Scegli un tipo di meditazione adeguato: esistono diversi tipi di meditazione mindfulness, come quelli che ho descritto in precedenza. Scegli quello che ritieni più adeguato per te e non esitare a sperimentare diversi tipi per trovare quello che funziona meglio per te.
- Sii paziente: la meditazione richiede tempo e pratica per diventare più facile e piacevole. Sii paziente con te stesso e ricorda che è normale che la mente vada da un pensiero all’altro durante la meditazione. Con il tempo e la pratica, la mente diventerà più concentrata.
Caldo, speziato ed energizzante, l’olio essenziale di zenzero proviene dalla radice di zenzero (Zingiber officinale), un rizoma sotterraneo pungente e dall’aspetto particolare.Membro della famiglia delle piante Zingiberaceae, questa pianta perenne cresce fino a tre o quattro piedi di altezza, con foglie a forma di lancia, fiori bianchi o gialli, 3 e piccoli rizomi tuberosi con di colore marrone.Lo zenzero è stato apprezzato per migliaia di anni per le sue proprietà medicinali e culinarie, in particolare nelle antiche civiltà cinese, indiana e greca, nella medicina ayurvedica, lo zenzero è considerato una pianta chiave per la salute.[content-egg module=Amazon template=list][sc name=”oezenzerobio”]
Le proprietà
L’olio di zenzero ha una consistenza sottile ed è di colore giallo chiaro, con un aroma piacevolmente pungente.Il profumo varia in base alla distillazione e alla qualità dello zenzero utilizzato, tuttavia, si dice che l’olio di zenzero aromaticamente superiore provenga dalla distillazione della radice di zenzero fresco.L’olio essenziale di zenzero ha proprietà riscaldanti, carminative, stimolanti, toniche e lenitive che lo rendono utile nella vita di tutti i giorni. Preso internamente, può essere usato per alleviare la nausea occasionale e aiutare la digestione.Con il suo aroma speziato e fresco, questo olio essenziale funziona bene in una varietà di miscele di diffusori e può anche sostituire l’aroma di zenzero nelle tue ricette preferite.Vediamo quali sono gli altri usi associati all’olio di zenzero e i benefici per la salute.
Olio essenziale di zenzero: usi e benefici
I benefici per la salute dell’olio essenziale di zenzero sono quasi identici a quelli dello zenzero fresco: infatti, la forma più potente di zenzero è l’olio essenziale perché contiene i più alti livelli di gingerolo.L’olio essenziale di zenzero è il modo migliore per usare lo zenzero come medicinale: può essere assunto internamente per trattare le condizioni di salute o strofinato topicamente con un olio vettore su un’area di dolore.Oggi, l’olio di zenzero è usato per curare nausea, mal di stomaco, disturbi mestruali, infiammazioni e condizioni respiratorie.Quando viene usato come aromaterapia, è anche noto per portare sentimenti di coraggio e sicurezza di sé, che è il motivo per cui è noto come “l’olio di potenziamento”.I molti benefici dell’olio di zenzero sono attribuiti alle sue proprietà antinfiammatorie, digestive, espettoranti, antisettiche, carminative, analgesiche e stimolanti.Le applicazioni di cui parleremo di seguito sono solo a scopo informativo soprattutto per quelle per uso interno. Per queste infatti è consigliato consultare prima il proprio medico per verificare che non ci siano condizioni particolari.È utile per alleviare vari problemi di salute, come ad esempio:
Problemi legati allo stomaco e all’intestino
L’olio di zenzero aiuta a promuovere una corretta digestione e può essere un ottimo rimedio per gli spasmi, la dispepsia, l’indigestione e la flatulenza. Può anche aumentare l’appetito, che è ottimo per le persone che stanno cercando di ingrassare.
Avvelenamento da cibo
Le proprietà antisettiche e carminative dell’olio di zenzero possono aiutare a trattare l’intossicazione alimentare, nonché le infezioni intestinali e la dissenteria batterica.
Problemi respiratori
L’olio di zenzero può aiutare ad alleviare e curare tosse, influenza, asma, dispnea e bronchite.Lo zenzero fresco può effettivamente rimuovere il muco dalla gola e dai polmoni e viene comunemente aggiunto al tè per i suoi effetti lenitivi.
Dolore
L’olio di zenzero può aiutare a ridurre le prostaglandine, che sono i composti associati al dolore.
Malattie cardiache
L’uso regolare di olio di zenzero può aiutare a ridurre il rischio di coaguli di sangue e arteriosclerosi, nonché a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.Gli adulti che consumano quotidianamente lo zenzero possono ridurre il rischio di malattia coronarica del 13%.Oltre a ridurre i livelli di colesterolo, l’olio di zenzero sembra migliorare il metabolismo dei lipidi, contribuendo a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e diabete.
Ipertensione
Gli adulti che consumano quotidianamente lo zenzero presentano un rischio inferiore dell’8% di sviluppare ipertensione (pressione arteriosa alta).
Malattia cronica
La ricerca pubblicata sulla rivista Nutrition suggerisce che l’assunzione giornaliera di 2-4 grammi di zenzero al giorno può aiutare a prevenire le malattie croniche.
Ansia
Quando viene usato come aromaterapia, l’olio essenziale di zenzero è in grado di alleviare i sintomi dell’ansia, depressione e stanchezza.L’olio di zenzero serve come ausilio per dormire e stimola sentimenti di coraggio e disinvoltura.Nella medicina ayurvedica, si ritiene che l’olio di zenzero tratti problemi emotivi come paura, abbandono e mancanza di fiducia in se stessi o motivazione.
Altri usi
Per secoli, lo zenzero è stato un ingrediente integrale in molte ricette, in particolare nei piatti asiatici.Quando vuoi aggiungere il sapore dolce e speziato dello zenzero a un pasto, puoi semplicemente utilizzare l’olio essenziale di zenzero al posto dello zenzero intero nelle tue ricette preferite.A causa delle sue proprietà lenitive, l’olio di zenzero può aiutare a ridurre la nausea occasionale se assunto internamente, basta assumerne una o due gocce in acqua per alleviare il disagio.Quando fai un lungo viaggio in auto o guidi lungo strade tortuose, diffondi l’olio di zenzero nell’auto o metti una goccia di zenzero nel palmo della mano e inspira per goderti il suo aroma calmante.A tal proposito potrebbe tornare utile leggere l’articolo sui diffusori di oli essenziali per auto.È inoltre possibile applicare utilizzare l’olio di zenzero, diluito con olio di cocco frazionato, come parte essenziale di un massaggio addominale lenitivo.L’olio essenziale di zenzero, quando assunto internamente, può aiutare a ridurre il gonfiore e il gas intestinale. Questo beneficio può essere utile prima di un allenamento.Ricordiamo nuovamente che per gli usi interni consigliamo di consultare il proprio medico. Lo scopo delle informazioni fornite sono solo a scopo informativo pertanto decliniamo ogni tipo di responsabilità.
Utilizzo tramite diffusore
Hai provato ad aggiungere l’olio essenziale di zenzero alle tue miscele di diffusori?Puoi diffondere l’olio di zenzero nel tuo ambiente per contribuire a creare una sensazione equilibrata o per una spinta emotiva quando senti che la tua energia è in calo.Per aiutare a sostenere la sana funzione articolare e per usufruire dei suoi i benefici antiossidanti, aggiungere una goccia di olio essenziale di zenzero ai frullati del mattino.Per la scelta di un buon diffusore di oli essenziali leggi questa guida sui diffusori.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Finché non viene utilizzato in concentrazioni molto forti, l’olio di zenzero è generalmente sicuro, in quanto non è tossico e non irritante. Se hai la pelle sensibile, esegui un patch test cutaneo prima di usare olio di zenzero per verificare se hai reazioni allergiche ad esso.L’olio di zenzero può essere fototossico, è necessario pertanto evitare di esporre la pelle al sole nelle ore successive all’applicazione.Si raccomanda estrema cautela d’uso anche nel periodo della gravidanza o dell’allattamento, anche se l’olio di zenzero è stato ritenuto utile per la nausea mattutina, consultare in ogni caso il proprio medico prima dell’uso. Evitare di somministrare questo olio anche a bambini molto piccoli.Se hai qualche sensibilità alla radice di zenzero, non usare assolutamente l’olio di zenzero.
Prezzo
Il prezzo dell’olio essenziale di zenzero varia da circa € 7 per 10 ml fino ad superare le 20 €.
Dove acquistarlo? ecco i nostri consigli:
Abbiamo pensato di facilitarti la scelta, accollandoci il “lavoro noioso” e mettendoti a disposizione una selezione degli oli di zenzero.Perché lavoro noioso? La selezione è stata effettuata vagliando ogni singola recensione rilasciata sul prodotto, ed abbiamo selezionato i migliori in termini di rapporto qualità-prezzo.Oltre al prodotto abbiamo valutato anche i negozi online che garantiscono affidabilità, serietà e puntualità nella consegna.Qui è dove puoi acquistare l’olio di zenzero:[content-egg module=Amazon template=list][sc name=”oezenzerobio”]
I chakra sono punti di energia nel corpo umano secondo la medicina ayurvedica e alcune tradizioni spirituali orientali. Ci sono sette chakra principali, ognuno dei quali è associato a una parte specifica del corpo e a determinate funzioni fisiche, emotive e spirituali. Conoscere i chakra e capire come possono influire sulla nostra vita può aiutarci a prenderci cura della nostra salute fisica e mentale e a sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del nostro posto nel mondo. Vediamo quali sono!
I 7 chakra
Chakra della radice (Muladhara)
Situato alla base della spina dorsale, ed è associato alla nostra sicurezza di base e alla nostra connessione con la terra. Questo chakra è associato ai nostri bisogni di base, come il cibo, il riparo e la sicurezza. Quando questo chakra è equilibrato, ci sentiamo radicati e sicuri, e siamo in grado di affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione. Siamo anche in grado di soddisfare i nostri bisogni di base e di avere una buona gestione delle finanze. Quando il chakra della radice è squilibrato, potremmo sentirci insicuri o privi di radici, o potremmo avere difficoltà a mantenere un lavoro o a gestire le finanze. L’equilibrio del chakra della radice è importante per la nostra sicurezza di base e per la nostra capacità di affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione.
Chakra sacro (Svadhishthana)
Situato nella zona pelvica, ed è associato all’intimità, alla creatività e all’espressione di sé. Questo chakra è associato alla nostra capacità di godere della vita e di esprimerci in modo autentico. Quando questo chakra è equilibrato, ci sentiamo a nostro agio con il nostro corpo e con le nostre emozioni, e siamo in grado di esprimerci in modo creativo e autentico. Siamo anche in grado di avere relazioni intime soddisfacenti. Quando il chakra sacro è squilibrato, potremmo avere difficoltà ad esprimere noi stessi o ad avere relazioni intime soddisfacenti. Potremmo anche avere problemi di scarsa connessione con il nostro corpo o di difficoltà ad accettare le nostre emozioni. L’equilibrio del chakra sacro è importante per la nostra capacità di godere della vita e di esprimerci in modo autentico.
Chakra del plesso solare (Manipura)
Situato nella zona del plesso solare, ed è associato all’autostima, all’autoconoscenza e all’assertività. Questo chakra è associato alla nostra capacità di prendere decisioni e di affermare noi stessi. Quando questo chakra è equilibrato, ci sentiamo sicuri di noi stessi e in grado di prendere decisioni efficaci. Siamo anche in grado di accettare noi stessi per quello che siamo, con i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Quando il chakra del plesso solare è squilibrato, potremmo avere difficoltà a prendere decisioni o ad essere assertivi. Potremmo anche avere problemi di autostima e avere difficoltà ad accettare noi stessi per quello che siamo. L’equilibrio del chakra del plesso solare è importante per la nostra capacità di affermare noi stessi e di prendere decisioni efficaci nella vita.
Chakra del cuore (Anahata)
Situato nella zona del cuore, ed è associato all’amore, all’empatia e alla compassione. Questo chakra è il punto di incontro tra il chakra superiore, che rappresenta la nostra spiritualità, e il chakra inferiore, che rappresenta la nostra materialità. Quando questo chakra è equilibrato, siamo in grado di amare noi stessi e gli altri in modo incondizionato e di avere relazioni significative. Siamo anche in grado di sentire empatia e compassione per gli altri e di agire in modo altruista. Quando il chakra del cuore è squilibrato, potremmo avere difficoltà ad amare noi stessi o ad avere relazioni significative. Potremmo anche avere problemi di empatia e di mancanza di compassione per gli altri. L’equilibrio del chakra del cuore è importante per la nostra capacità di amare e di avere relazioni significative nella vita.
Chakra della gola (Vishuddha)
Situato nella gola, ed è associato alla comunicazione e all’espressione creativa. Questo chakra è associato alla nostra capacità di esprimerci in modo autentico e di comunicare i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre idee. Quando questo chakra è equilibrato, siamo in grado di comunicare in modo chiaro e autentico, e siamo anche aperti ad ascoltare gli altri. Siamo inoltre in grado di esprimere la nostra creatività in modo espansivo. Quando il chakra della gola è squilibrato, potremmo avere difficoltà a comunicare in modo chiaro o ad essere autentici nella nostra espressione. Potremmo anche avere problemi di ascolto degli altri o di esprimere la nostra creatività. L’equilibrio del chakra della gola è importante per la nostra capacità di comunicare e di esprimere noi stessi in modo autentico.
Chakra terzo occhio (Ajna)
Situato fra le sopracciglia, ed è associato all’intuizione e alla percezione extrasensoriale. Questo chakra è associato alla nostra capacità di fare affidamento sulla nostra intuizione e di avere una percezione più profonda della realtà. Quando questo chakra è equilibrato, siamo in grado di fare affidamento sulla nostra intuizione e di avere una percezione più profonda della realtà. Siamo anche in grado di avere una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda. Quando il chakra terzo occhio è squilibrato, potremmo avere difficoltà a fare affidamento sulla nostra intuizione o a trovare un senso più profondo alla nostra vita. Potremmo anche avere problemi di scarsa consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda. L’equilibrio del chakra terzo occhio è importante per la nostra capacità di fare affidamento sulla nostra intuizione e di avere una percezione più profonda della realtà.
Chakra della corona (Sahasrara)
Situato nella parte superiore della testa, ed è associato alla connessione con qualcosa di più grande di noi stessi e al senso di scopo e significato nella vita. Questo chakra è associato alla nostra capacità di sentirci connessi con qualcosa di più grande di noi stessi e di trovare un senso di scopo e significato nella vita. Quando questo chakra è equilibrato, ci sentiamo connessi con qualcosa di più grande di noi stessi e siamo in grado di trovare un senso di scopo e significato nella vita. Siamo anche in grado di avere una maggiore consapevolezza spirituale e di avere una prospettiva più ampia sulla vita. Quando il chakra della corona è squilibrato, potremmo avere difficoltà a sentirci connessi con qualcosa di più grande di noi stessi o a trovare un senso di scopo e significato nella vita. Potremmo anche avere problemi di scarsa consapevolezza spirituale o di avere una prospettiva ristretta sulla vita. L’equilibrio del chakra della corona è importante per la nostra capacità di sentirci connessi con qualcosa di più grande di noi stessi e di trovare un senso di scopo e significato nella vita.
Cosa succede quando i chakra non sono equilibrati?
Quando i chakra non sono equilibrati, possono manifestarsi sintomi fisici o emotivi che possono influire negativamente sulla nostra qualità della vita. Ad esempio, se il chakra della radice non è equilibrato, potremmo sentirci insicuri o privi di radici, oppure potremmo avere difficoltà a mantenere un lavoro o a gestire le finanze. Se il chakra sacro non è equilibrato, potremmo avere difficoltà ad esprimere noi stessi o ad avere relazioni intime soddisfacenti. Se il chakra del plesso solare non è equilibrato, potremmo avere difficoltà a prendere decisioni o ad essere assertivi.
I chakra squilibrati possono anche influire sulla nostra salute mentale. Ad esempio, se il chakra del cuore non è equilibrato, potremmo avere difficoltà ad amare noi stessi o ad avere relazioni significative. Se il chakra della gola non è equilibrato, potremmo avere difficoltà a comunicare in modo efficace o ad esprimere la nostra creatività. Se il chakra terzo occhio non è equilibrato, potremmo avere difficoltà a fare affidamento sulla nostra intuizione o a trovare un senso più profondo alla nostra vita. Se il chakra della corona non è equilibrato, potremmo avere difficoltà a sentirci connessi con qualcosa di più grande di noi stessi o a trovare un senso di scopo e significato nella vita.
Per riequilibrare i chakra, ci sono diverse tecniche che possiamo utilizzare, come la meditazione, lo yoga, il massaggio e il lavoro con i colori e i cristalli. Fare attenzione ai sintomi fisici e emotivi che potrebbero essere associati a un chakra squilibrato può aiutarci a individuare i chakra che potrebbero aver bisogno di maggiore attenzione e a lavorare su di essi per raggiungere un maggiore equilibrio. Inoltre, considerare la possibilità di lavorare con un terapista o un insegnante esperto nella gestione dei chakra può essere molto utile per comprendere meglio come questi punti di energia possono influire sulla nostra vita e per sviluppare una pratica personalizzata per riequilibrare i chakra.
I colori dei chakra
I chakra sono spesso rappresentati con dei colori specifici, ognuno dei quali rappresenta un’energia o un’attributo specifico. Ecco i colori comunemente associati ai chakra:
- Chakra della radice (Muladhara): rosso
- Chakra sacro (Svadhishthana): arancione
- Chakra del plesso solare (Manipura): giallo
- Chakra del cuore (Anahata): verde o rosa
- Chakra della gola (Vishuddha): blu
- Chakra terzo occhio (Ajna): indaco
- Chakra della corona (Sahasrara): viola o bianco
È importante notare che questi colori sono solo una rappresentazione simbolica dei chakra e che i chakra stessi non hanno un colore fisico. I colori possono essere utilizzati come un modo per concentrarsi e visualizzare l’energia dei chakra durante la meditazione o la pratica spirituale.
Come lavorare con i chakra
Ci sono diversi modi per lavorare con i chakra, come la meditazione, il massaggio, lo yoga e il lavoro sui colori e sui cristalli. Fare attenzione ai chakra può aiutarci a raggiungere un equilibrio emotivo e fisico e a sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del nostro posto nel mondo.
Alcuni suggerimenti per lavorare sui chakra per sbloccarli e/o aprirli:
- Praticare la meditazione può aiutare a rilassare la mente e il corpo e a concentrarsi sui chakra, favorendone l’equilibrio. Ci sono diverse tecniche di meditazione specifiche per i chakra, come la meditazione sui colori o sui mantra associati a ciascun chakra.
- Praticare lo yoga o altre discipline corporee: alcuni asana (posizioni) dello yoga sono specificamente progettati per aprire e riequilibrare i chakra. Inoltre, lo yoga può aiutare a rilassare la mente e il corpo e a concentrarsi sulla respirazione, favorendo l’equilibrio dei chakra.
- Usare il massaggio può aiutare a rilassare i muscoli e a stimolare la circolazione sanguigna intorno ai chakra, favorendo il loro equilibrio. Alcune tecniche di massaggio, come il massaggio ayurvedico o il massaggio cranio-sacrale, sono specificamente progettate per lavorare sui chakra.
- Lavorare con i colori: ogni chakra è associato a un colore specifico, e usare questi colori nell’abbigliamento, nell’arredamento o nell’arte può aiutare a riequilibrare i chakra. Ad esempio, indossare il rosso può aiutare a riequilibrare il chakra della radice, mentre il viola può aiutare a riequilibrare il chakra della corona.
- Lavorare con i cristalli: alcuni cristalli sono specificamente associati ai chakra e possono essere usati durante la meditazione o portati come gioielli per aiutare a riequilibrare i chakra. Ad esempio, si può utilizzare l’ambra per riequilibrare il chakra della radice, mentre lo zaffiro può essere usato per riequilibrare il chakra della corona. È importante fare attenzione a scegliere cristalli di alta qualità e a pulirli regolarmente per mantenere il loro potere energetico.
L’idea di distillare gli oli e l’invenzione della distillazione a vapore fu attribuita all’alchimista arabo Ibn Sina. Gli aromaterapeuti gli sono debitori dal momento che la sua innovazione ha permesso a diverse persone di acquisire gli oli naturali presenti nei materiali vegetali naturali e usarli nella sua forma liquida per facilitare le varie attività di guarigione.Gli oli essenziali vengono estratti dai materiali vegetali mediante metodi di rimozione adatti alla specifica parte vegetale contenente gli oli. In sostanza gli oli essenziali sono i liquidi che vengono isolati dalle piante quando vengono introdotti nei solventi – sono versioni liquefatte delle piante!I metodi di estrazione più diffusi includono: Distillazione di vapore, Estrazione di solventi, Estrazione di CO2, Macerazione, Enfleurage, Estrazione a freddo e Distillazione di acqua. Il metodo di estrazione influisce sulla qualità dell’olio essenziale mediante pressione e temperature applicate.Le estrazioni vengono utilizzate per ottenere i costituenti botanici attivi di una pianta che fungono da “forza vitale”. Essenzialmente sono la versione liquefatta di una pianta, e consentono efficacemente ai suoi composti benefici di raggiungere il flusso sanguigno più velocemente di quanto non farebbero semplicemente consumando la pianta.Un estratto di erbe viene prodotto quando un materiale botanico viene introdotto in un solvente in cui alcuni componenti del materiale vegetale si dissolvono. In definitiva, il solvente viene infuso con i materiali botanici che ha estratto dalla pianta di origine, e questo è ciò che viene definito “estratto”. La soluzione che rimane alla fine del processo può essere liquida, o il liquido può essere rimosso per trasformare i resti del botanico in un solido. I solventi possono agire come conservanti o agenti che aiutano le cellule vegetali a disgregarsi e a rilasciare il loro contenuto. Analizziamo uno di questi processi di estrazione degli oli essenziali, quello della distillazione in corrente di vapore: vediamo nello specifico in che cosa consiste e come funziona.
Distillazione in corrente di vapore: cos’è e come funziona
La distillazione tramite vapore è il metodo più popolare utilizzato per estrarre e isolare gli oli essenziali dalle piante per l’uso e gli stessi in prodotti naturali. Questo accade quando il vapore vaporizza i composti volatili del materiale vegetale, che alla fine passano attraverso un processo di condensazione e raccolta.Alcuni oli, come la lavanda sono sensibili al calore (termolabile) e con questo metodo di estrazione, l’olio non viene danneggiato e gli ingredienti come l’acetato di linalile non si decompongono in linalolo e acido acetico.Le dimensioni e il materiale della camera di cottura, iltipo di condensatore e il separatore possono modificare il risultato.Ad esempio, le camere di cottura migliori sono realizzate in metallo non reattivo, ciò minimizza l’adulterazione dell’olio essenziale (modificato) da metalli reattivi come rame e alluminio.Il miglior metallo che non è reattivo è l’ acciaio inossidabile! Inoltre, la distillazione verticale del vapore sembra produrre l ‘olio della migliore qualità durante la distillazione degli oli essenziali. Non c’è il rischio di surriscaldamento del materiale vegetale!
Estrazione degli oli essenziali: ecco le fasi del processo di distillazione:
- Il materiale vegetale viene raccolto in un grande contenitore in acciaio inossidabile, o ancora più diffuso è il distillatore per gli oli essenziali in rame.
- Il vapore generato dall’ebollizione dell’acqua viene iniettato nella pareti cellulari della pianta (materiale vegetale contenente gli oli desiderati) fino a provocarne la rottura e la fuoriuscita dell’essenza, che viene prima vaporizzata e poi trasportata in un condensatore, infine riportata allo stato liquido. L’acqua e l’olio vengono quindi separati in olio essenziale, che galleggia in superficie poichè ha una densità inferiore, e acqua distillata.
- I composti della pianta vaporizzata viaggiano nel pallone di condensazione o condensatore. Qui, due tubi separati rendono possibile l’uscita dell’acqua calda e l’ingresso di acqua fredda nel condensatore. Questo trasforma il vapore freddo di nuovo in forma liquida.
- Il sottoprodotto liquido aromatico scende dal condensatore e si raccoglie all’interno di un recipiente sottostante, chiamato Separatore. Poiché l’acqua e l’olio non si mescolano, l’olio essenziale galleggia sopra l’acqua. Da qui, viene sottratto. Alcuni oli essenziali sono più pesanti dell’acqua, come l’olio essenziale di chiodi di garofano, quindi in questo caso restano sul fondo del separatore.
La distillazione è riservata alle piante che sono in grado di produrre un olio essenziale e non sono facilmente danneggiabili dal calore. Il gelsomino, ad esempio, è uno degli oli aromatici più ambiti al mondo ma non può essere distillato senza un grave degrado termico che distrugge le proprietà aromatiche che lo rendono così prezioso.La quantità di tempo per la distillazione per lotto di materiale vegetale ha una vasta gamma che dipende dalla qualità dell’olio richiesto e dal materiale vegetale stesso.Ad esempio, la lavanda può essere distillata in una o due ore a seconda delle dimensioni del lotto, mentre il chiodo di garofano o la cannella impiegano molto più tempo.I diversi tempi di distillazione di una particolare pianta creeranno diversi gradi. Ylang Ylang, un olio aromatico pregiato, ha diversi gradi (extra, 1, 2, 3 e scuro) che sono indicativi del tempo di distillazione:con “extra” e 1 si indica il tempo più breve, che produce il rendimento più basso, le migliori proprietà aromatiche e il prezzo più alto. Il grado 3 e lo scuro producono più olio a causa del tempo di distillazione più lungo, ma non sono considerati fragranti, questi gradi sono solitamente destinati a scopi industriali.La temperatura per la distillazione del vapore è di solito compresa tra 140-212 gradi Fahrenheit. Poiché diverse piante richiedono pressioni, tempi e temperature differenti, l’utilizzo di questo particolare metodo di distillazione consente di regolare la temperatura in base al tipo di pianta, permettendo cosi di ottenere composti purissimi.Ad esempio l’olio essenziale di sandalo hawaiano subisce una procedura laboriosa e tempestiva. Per raccogliere l’olio dal legno attuale, gli strati esterni del legno vengono strappati dal durame.Il durame viene quindi scheggiato, filtrato e quindi nuovamente scheggiato in pezzi più fini prima di sottoporsi a un processo di distillazione a vapore di 36 ore di alta pressione e calore elevato.L’intero processo richiede enormi quantità di carburante, energia e tempo, rendendo così prezioso questo olio essenziale. In confronto, il processo di distillazione a vapore della menta richiede in genere meno di due ore, con calore e pressione molto bassi.Quasi tutti gli oli essenziali sono distillati in un unico processo, ad eccezione è dell’ylang ylang perché è molto apprezzato nell’industria dei profumi, dove si desiderano diversi composti aromatici dipendenti dal loro peso molecolare e dal loro aroma. In questo caso i fiori vengono distillati a vapore in un unico processo in modo che tutti i composti aromatici provenienti dal materiale vegetale vengano raccolti.
I nostri consigli:
L’olio essenziale di Tea Tree è un’olio volatile derivato principalmente dalla pianta nativa australiana, la Melaleuca alternifolia.È stato ampiamente utilizzato in tutta l’Australia per almeno 100 anni.Per oltre sette decenni e i suoi usi sono ampiamente documentati in numerosi studi medici per la sua capacità di uccidere molti ceppi di batteri, virus e funghi.L’olio di Tea Tree, o olio di Melaleuca, è uno degli oli essenziali più utilizzati e ampiamente ricercati, diventato oggi talmente popolare da essere considerato un must per ogni ambiente.[content-egg module=Amazon template=list][sc name=”oealberodeltebio”]
Olio essenziale dell’albero del tè: proprietà
Poiché i benefici dell’olio essenziale di Tea Tree includono proprietà depurative e un profumo rinfrescante, questo olio versatile può essere utilizzato sia come prodotto naturale per la pulizia della casa che come rimedio per la cura della pelle.Le proprietà medicinali dell’olio essenziale dell’albero del tè sono attribuite all’alto contenuto di oli di terpinen, che si sono dimostrati attivi nel controllo delle infezioni, impedendo la riproduzione dei batteri.I principali ingredienti attivi dell’albero del tè comprendono idrocarburi terpenici, monoterpeni e sesquiterpeni. Sono questi composti che rendono la pianta del tè nota per la sua attività antibatterica, antivirale e antifungina. Ci sono in realtà oltre 100 diversi componenti chimici dell’olio di tea tree – terpinen-4-ol e alfa-terpineolo sono i più attivi – e vari intervalli di concentrazioni.Gli idrocarburi volatili presenti nell’olio essenziale di tea tree sono considerati aromatici e capaci di viaggiare attraverso l’aria, i pori della pelle e le mucose. Ecco perché l’olio dell’albero del tè è comunemente usato aromaticamente e topicamente per uccidere i germi, combattere le infezioni e lenire le condizioni della pelle.Ma questa non è l’unica funzione di questo profumatissimo essenziale, vediamo quali sono gli altri benefici per la salute legati al suo uso a vantaggio della salute e nell’ambiente domestico.
Olio essenziale di Tea Tree: usi e benefici
Gli usi dell’olio di Tea tree sono numerosi: questo benefico olio essenziale può essere usato per la pulizia della casa, per combattere le muffe tossiche nell’ambiente domestico o applicato localmente come cura della pelle.L’ olio essenziale di Tea Tree è rinomato per sostenere l’organismo contro le infezioni fungine, virali e batteriche, raffreddori, influenza, è utile anche contro verruche, infiammazioni e acne, ustioni, candida, e isteria.E’ comunemente usato per liberare le vie respiratorie, alleviare dolori e disturbi, accelerare il processo di guarigione e normalizzazione della pelle.E’ un antimicrobico ed è quindi efficace contro pidocchi, forfora e per il piede dell’atleta.L’olio dell’albero del tè diventa un ingrediente attivo sempre più popolare in una varietà di prodotti per la casa e cosmetici, inclusi spray disinfettanti, lozioni per il viso, shampoo, oli per massaggi, creme per pelle e unghie e detersivi per bucato.Le azioni antisettiche e antinfiammatorie naturali dell’albero del tè ne fanno uno degli oli essenziali più benefici per la salute da includere nell’armadietto dei medicinali naturali.Questo olio essenziale è rinomato per tanti altri benefici, ecco quali sono i principali:
1. Migliora il tono dell’umore
È noto che l’olio dell’albero del tè ha un effetto di elevazione dell’umore, è particolarmente indicato infatti in caso di depressione:
le sensazioni di benessere e serenità prodotte dall’inalazione del vapore di olio essenziale dell’albero del tè sono molto ben documentate.
2. Allevia la tosse
Le foglie della pianta malaleuca fin dal passato furono utilizzate per inalazioni in grado di curare tosse e raffreddore.
Oggi, gli studi dimostrano che l’olio dell’albero del tè ha attività antimicrobica, dandogli la capacità di combattere i batteri che portano a infezioni del tratto respiratorio.
Questo olio essenziale svolge un’ attività antivirale, utile per combattere o addirittura prevenire la congestione, la tosse e il raffreddore.
Per alleviare una tosse causata dal comune raffreddore o da un’altra condizione respiratoria, diffondere semplicemente 5 gocce a casa, inalare l’olio dell’albero del tè direttamente dalla bottiglia, o combinare 1-2 gocce di tea tree con mezzo cucchiaino di olio di cocco e strofinare la miscela nel petto e nella parte posteriore del collo.
3. Aiuta a combattere l’influenza
Se hai l’influenza l’olio dell’albero del tè può aiutarti a sconfiggerla prima. In acqua bollente aggiungi 4 o 5 gocce di olio e respirane il vapore.
4. Riduce il sanguinamento delle gengive
A causa della capacità dell’olio di tea tree di uccidere i batteri cattivi e allo stesso tempo lenire la pelle infiammata, è un ingrediente perfetto nel dentifricio e nel collutorio fatti in casa.
Può anche aiutare a ridurre il sanguinamento delle gengive e la carie.
Per eliminare l’alito cattivo e migliorare la tua salute orale, mescola semplicemente alcune gocce di olio di tea tree con olio di cocco e bicarbonato di sodio, otterrai uno straordinario dentifricio fatto in casa.
5. Disinfetta tagli e ferite
L’olio dell’albero del tè è l’ingrediente perfetto se usato come ungento fatto in casa contro tagli e ferite a causa delle sue proprietà antibatteriche e antimicotiche.
Assicurati di pulire prima un taglio con acqua e perossido di idrogeno se necessario, quindi applica 1-3 gocce di olio di tea tree e coprilo con una benda per combattere le infezioni
6. Contro l’acne
L’olio di tea tree è ottimo per combattere l’acne, basta applicare una sola goccia, preferibilmente diluita, direttamente sul brufolo.
7. Utile contro la forfora
L’olio di tea tree è un antimicrobico quindi un fantastico alleato contro la forfora.
aggiungi una decina di gocce in una bottiglietta di shampoo neutro e utilizzalo nei tuoi prossimi lavaggi.
8. Combatte i cattivi odori
Un altro dei tanti benefici dell’olio essenziale di Tea Tree è quello di eliminare i cattivi odori, che ne fanno un ingrediente fondamentale da inserire nella beauty routine per l’igiene e la cura personale.
L’olio dell’albero del tè ha proprietà antimicrobiche che distruggono i batteri sulla pelle:
puoi preparare un deodorante all’olio di tea tree in casa mescolando qualche goccia con olio di cocco e bicarbonato di sodio.
9. E’ utile contro la muffa
L’azione antibatterica dell’olio dell’albero di tè lo rende utilissimo come antimuffa:
considera di acquistare un diffusore e diffondere l’olio essenziale nell’ambiente domestico per uccidere muffe e altri batteri che la infestano.
Inoltre, puoi spruzzare il detergente multiuso all’olio di tea tree sulle tende da doccia e in lavatrice, lavastoviglie o toilette per una profonda azione disinfettante.
10. Contro le punture degli insetti
L’olio di tea tree è’ un buon lenitivo contro le punture degli insetti. Applica una goccia sulla parte interessata per alleviare il fastidio.
Olio essenziale di Tea Tree: controindicazioni ed effetti collaterali
L’albero del tè è generalmente considerato sicuro quando usato aromaticamente e topicamente e non causa effetti collaterali nella maggior parte dei casi. Tuttavia può causare reazioni allergiche in soggetti con pelle particolarmente sensibile.Tenere l’olio dell’albero del tè lontano dagli occhi, dalle lenti a contatto, dal naso interno e dalle mucose può essere utile ad evitare effetti indesiderati.Questo olio essenziale possiede un forte odore canforato seguito da una sensazione di raffreddamento simile al mentolo, che può può provocare bruciore alla pelle se applicata in dosi eccessive.Se usato in prodotti topici ad una concentrazione del 5-10%, normalmente non causa allergie o eruzioni cutanee, ma è stato riportato che una maggiore concentrazione causa reazioni dermatologiche.
Olio essenziale di tea tree: Prezzo
Nella lista che troverai in fondo alla pagina con i nostri consigli su dove acquistare l’olio essenziale di tea tree potrai notare, la differenza dei formati e di prezzo. La differenza di prezzo è data non solo dalla differenza di formato ma anche dalla qualità del prodotto, soprattutto l’origine della materia prima. Un esempio è rappresentato nell’olio essenziale Bio rispetto ad uno normale.Il prezzo dell’olio essenziale di albero del te varia da circa € 7 per 10 ml fino ad arrivare a 13, 18 €.
Dove acquistare gli oli essenziali dell’alberto del Te? ecco i nostri consigli:
Abbiamo pensato di facilitarti la scelta, accollandoci il “lavoro noioso” e mettendoti a disposizione una selezione degli oli di tea tree.Perché lavoro noioso? La selezione è stata effettuata vagliando ogni singola recensione rilasciata sul prodotto, ed abbiamo selezionato i migliori in termini di rapporto qualità-prezzo. Oltre al prodotto abbiamo valutato anche i negozi online che garantiscono affidabilità, serietà e puntualità nella consegna.[content-egg module=Amazon template=list][sc name=”oealberodeltebio”]
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