Fluinov 10 bustine 3 g
Il prezzo originale era: 10,00 €.8,95 €Il prezzo attuale è: 8,95 €.
FLUINOV Descrizione Integratore alimentare con edulcorante a base di drosera, utile per la fluidità delle secrezioni bronchiali. Ad azione emolliente e lenitiva sulla mucosa orofaringea. Con N-acetilcisteina e bromelina 2.500 GDU/g. Lo zinco e la vitamina C contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario. FLUINOV risulta quindi un valido aiuto per favorire il benessere delle vie aeree e migliorare la respirazione. Inoltre grazie alla presenza delle Drosera presenta azione sedativa della tosse di tipo periferico, agendo sui recettori della tosse situati nei bronchi. Proprietà -N-acetilciateina: utile nel trattamento delle affezioni respiratorie che richiedono un’azione mucolitica. Possiede elevate proprietà antiossidanti per la presenza del gruppo tiolico (-SH) libero, in grado di reagire con i gruppi elettrofili dei radicali liberi. La N-acetilcisteina ha l’importante proprietà di ridurre l’omocisteina e di aumentare l’immunità. -Drosera: ad azione sedativa sulla tosse, favorisce il rilassamento dei muscoli delle vie respiratorie, facilitando così la respirazione. Le proprietà della drosera sono dovute alla presenza di enzimi, glucosidi, tannini e resine che le conferiscono proprietà antispasmodiche, antisettiche e calmanti della tosse ed espettoranti. -Bromelina 2.500 GDU/g: presenta anti-infiammatoria e anti-edematosa in molti tessuti. Migliora la circolazione nel focolaio infiammatorio, facilitando così il drenaggio dei prodotti della risposta infiammatoria e promuovendo la riparazione tissutale. È particolarmente efficace per alleviare naso, orecchie e gola in caso di infiammazione cronica ORL, riducendo la viscosità del muco. -Vitamina C: aumenta la resistenza dell’organismo, la produzione di anticorpi, antistress, distrugge i radicali liberi, partecipa ai processi di respirazione cellulare, interviene nello sviluppo dei fibroplasti, nella sintesi del collagene, favorisce l’assorbimento del ferro. -Zinco: appartiene al gruppo dei sali minerali fondamentali chiamati ‘microelementi’. È un nutriente che regola il sistema immunitario e svolge un’importante azione antiossidante naturale contro i radicali liberi. Ingredienti N-acetilcisteina, drosera (Drosera rotundifolia L. erba con fiori) e.s. E/D:1/4, zinco gluconato, acido ascorbico (vitamina C), bromelina 2500 GDU/g (da Ananas comosus L., stipites); coadiuvanti tecnologici: maltodestrine, sorbitolo, diossido di silicio; edulcorante: sucralosio; aroma: arancia e limone. Caratteristiche nutrizionali Valori mediper 100 gper 1 bustina%VNR* N-acetilcisteina20 g600 mg- Drosera e.s. E/D 1/43,33 g100 mg- Zinco gluconato di cui zinco2,9 g0,42 g87 mg12,5 mg125 Vitamina C2,66 g80 mg100 Bromelina 2.500 GDU/g1 g30 mg- *VNR: Valori Nutritivi di Riferimento. Modalità d’uso Per un migliore impiego del prodotto si consiglia di assumere 1 bustina al giorno diluita in mezzo bicchiere d’acqua. Conservazione Conservare a temperatura ambiente. Validità a confezionamento integro: 36 mesi. Formato Confezione da 10 bustine da 3 g. Peso netto: 30 g. Cod. 116
INDICE
La meditazione è una pratica antichissima per rilassarsi, mettere in contatto corpo e mente e raggiungere una maggiore serenità. Anche se inizialmente era soltanto una disciplina di tipo orientale, sempre più persone scelgono di praticarla anche in Occidente.
Non si tratta di una pratica che necessita di sforzi fisici di nessun tipo o di conoscenze particolarmente difficili. Per questo motivo, nel tempo si è dimostrata adatta a tutti coloro che vogliono raggiungere dei buoni risultati, ottenendo il benessere psicofisico.
Ci sono però tante cose da sapere per quanto riguarda la meditazione, come le sue origini i tipi più praticati e i benefici. Scopriamoli insieme.
Meditazione: le origini e la storia
La meditazione è estremamente antica e già nel 1500 A.C. sono state trovate delle documentazioni che provavano come alcune persone già iniziavano a cercare il rilassamento mettendo in collegamento corpo e mente con discipline analoghe. Anche se può sembrare improbabile, in parte la meditazione è nata e si è sviluppata in America Latina, dove ancora oggi è molto praticata. Inizialmente la pratica, però, è stata introdotta in Asia ed era strettamente collegata allo sciamanesimo e all’induismo vedico.
Nel primo caso, doveva essere però presente uno sciamano che doveva mettere in collegamento il mondo dei vivi con quello degli spiriti. La meditazione era una sorta di mezzo per raggiungere l’altro mondo e ricevere tutte le risposte alle domande che ci si poneva sulla propria esistenza.
Successivamente, nel Punjab, tra India e Pakistan, la meditazione ha acquisito un altro significato. Tralasciando la presenza di sciamani, infatti, la meditazione era utile per interrogarsi sulla relazione che esiste tra l’esistenza ed il dolore e trovare delle risposte a domande così complesse.
Successivamente la pratica meditativa è entrata in collegamento con molte delle pratiche di filosofia di vita che esistono ancora oggi. Nel Buddhismo ad esempio la meditazione viene vista come un percorso ricco di esperienze per raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e per ottenere la saggezza. Chi riesce ad ottenere questi obiettivi deve poi viaggiare ed esportare la propria conoscenza agli altri, perché tutti possano raggiungere la consapevolezza.
In Occidente la meditazione ha acquisito un valore diverso, è quasi vista come una mera pratica di rilassamento e non di crescita personale interiore e di elevamento dello spirito e di ricarica di energie.
Nel 1979 si diffonde anche la Mindfulness, una tecnica che ha molto a che vedere con la meditazione e dagli indubbi benefici anche su vere e proprie patologie come l’ansia o gli attacchi di panico.
Come si pratica la meditazione
Per meditare, sin dalle origini della nascita di questa disciplina vengono considerati quattro passaggi che chi si approccia a questo mondo deve attraversare.
Le quattro fasi iniziali della meditazione da cui si passa sono:
- la ritrazione,
- la concentrazione,
- la contemplazione
- l’estasi.
Con la ritrazione, chi pratica la meditazione deve riuscire ad estraniarsi dal resto del mondo e concentrarsi solo sulla propria mente. E’ un passaggio difficoltoso in quanto si è abituati a fare molte cose insieme e non solo una alla volta e in modo concentrato.
La concentrazione prevede poi il doversi concentrare su un unico punto ed è una sorta di conseguenza della ritrazione. Tale punto viene chiamato il simbolo interiore che è a scelta di chi sta meditando.
Con la contemplazione, il soggetto si distacca dai rumori, dall’ambiente circostante e da tutto ciò che è materiale, rimanendo in collegamento soltanto con la propria mente e con l’essenziale.
Una volta ottenuto il silenzio interiore, chi medita può raggiungere l’ultimo passaggio, ossia l’estasi, in cui tutti i pezzi vengono rimessi insieme e c’è nuovamente consapevolezza.
Dal punto di vista pratico, è bene scegliere un orario mattutino, il più silenzioso possibile per partire con una meditazione che dia l’energia necessaria per partire con la giornata lavorativa. La meditazione serale invece è ottimale dopo una giornata impegnativa, stancante e stressante per ritrovare il proprio centro rilassarsi e favorire il riposo ristoratore di cui si ha bisogno.
Anche la scelta della posizione è importante e normalmente si predilige quella del fiore di loto.
Tipi di meditazione
Esistono vari tipi di meditazione e ciascuno ha la libertà di scegliere quello più appropriato a sé e quello che ritiene essere più adeguati per raggiungere il proprio benessere. Il consiglio se siete all’inizio della pratica meditativa è quello di provarne diverse e poi proseguire quella che sentite a voi più adeguata e che vi porta maggior benefici in termini psico-fisici.
La meditazione zen o zazen è la classica meditazione buddhista ed è quella che tutti hanno ben presente nell’immaginario. Ci si siede a gambe incrociate e ci si concentra sul respiro e sulla staticità, raggiungendo consapevolezza ed autocontrollo.
Esiste poi la meditazione trascendentale che invece si pratica attraverso la ripetizione di un mantra. Bisogna trovare il mantra più adeguato e recitarlo ad occhi chiusi ogni giorno.
La meditazione vipassana invece prevede il doversi concentrare totalmente su un unico oggetto, materiale o immateriale, e su tutti i suoi movimenti e dettagli.
La meditazione camminata è l’unica tra i tipi di meditazione che si può praticare camminando e che secondo la tradizione, praticava anche Buddha. Consiste nel fare delle passeggiate a piedi nudi, concentrandosi sull’esperienza sensoriale che si sta vivendo e dimenticando tutto il resto. E’ un modo di riorganizzare i pensieri al meglio e favorire il rilassamento.
Infine, sta prendendo sempre più piede la moderna meditazione Mindfulness, che consiste nell’osservare, nel concentrarsi sul qui ed ora e sulla trasparenza emotiva (analizzare senza preconcetti).
Tutti i benefici della meditazione
Dal punto di vista dei benefici della meditazione, questi sono moltissimi da quelli psicologici a quelli fisici.
Innanzitutto si ottiene un maggiore autocontrollo che scaturisce dalla consapevolezza totale del proprio corpo.
Inoltre, c’è anche un aumento dell’autostima perché non si ha più la tendenza a voler essere giudicati dall’esterno, ma ci si basa sull’essenziale e sulle cose che sono veramente importanti. Come è stato anche dimostrato dalla scienza, la meditazione (soprattutto alcune tipologie) offre un valido aiuto contro ansia ed attacchi di panico ed aiuta quindi a trovare una maggiore serenità.
A livello fisico, la meditazione stimola la concentrazione e riduce l’ormone dello stress, ed anche altre sostanze potenzialmente dannose per il nostro corpo come la dopamina.
Il rilassamento che consegue dalla meditazione aiuta nell’abbassamento nella pressione e nella prevenzione di disturbi cardiovascolari.
Ritrovando energia dal punto di vista psicologico, anche il benessere fisico ne risente in positivo, e ad esempio secondo alcuni studi la meditazione ha un effetto anche sul dolore cronico. Si tratta quindi di una semplice pratica per ottenere tanti vantaggi senza controindicazioni.
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