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flora biotic 10 – Descrizione Integratore alimentare. 10 miliardi di probiotici con prebiotici e vitamine. Ingredienti Gelatina naturale (per la capsula), inulina, frutto – oligosaccaridi (FOS), vitamina C (acido ascorbico), *Lactobacillus bulgaricus ATCC 11842 – 7995, *Lactobacillus acidophilus SG…
INDICE
La gravidanza è un periodo molto delicato sia per la vita della madre sia per quella del piccolo in arrivo. Per questo motivo è importante sapere quali oli essenziali vanno scansati durante questo periodo, in modo da evitare pericoli di salute per te e per il tuo bambino.
Gli oli essenziali sono pericolosi?
Gli oli essenziali sono sostanze naturali che vengono estratte da materiale vegetale attraverso la spremitura a freddo o la distillazione. Possono essere necessari molti chili di materiale vegetale (ad esempio fiori) per produrre anche solo poche gocce di olio essenziale.Essendo così concentrati, gli oli sono molto potenti. È per questo che bisogna essere molto cauti quando li utilizziamo, a prescindere da una eventuale gravidanza.
Perché ci sono tanti dubbi riguardo agli oli essenziali in gravidanza?
Gli oli essenziali sono delle molecole molto piccole che vengono assorbite quando applicate sulla pelle, e possono quindi entrare facilmente nel flusso sanguigno.Il sangue della mamma, ricco di sostanze nutritive e di ossigeno, viaggia costantemente verso il feto (e viceversa).Allo stesso modo, però, il sangue della mamma può trasportare anche sostanze nocive (come nicotina o alcool), che possono danneggiare il feto. E’ proprio per questo motivo che viene consigliato alle madri di non bere o fumare durante la gravidanza.Lo stesso concetto vale per gli oli essenziali. I composti concentrati che si trovano negli oli essenziali possono viaggiare attraverso il flusso sanguigno della madre e arrivare al bambino, interrompendo la crescita e la formazione del feto.Fortunatamente, però, ci sono diversi oli essenziali completamente sicuri che puoi utilizzare per rendere la gravidanza più piacevole. Alcuni oli essenziali possono aiutare, infatti, ad alleviare disagi come nausea, mal di schiena, edema, mal di testa, e così via.
Possibili ragioni per evitare gli oli essenziali in gravidanza
Ma perché l’uso degli oli essenziali può essere pericoloso durante la gravidanza? Ebbene, il pericolo risiede nei componenti dell’olio e nelle loro proprietà. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta:
Proprietà estrogeniche
Si pensa che alcuni oli essenziali, come ad esempio la Salvia Sclarea e il timo, possiedano delle proprietà estrogeniche o comportino comportamenti mimetici ormonali.Questo può causare seri squilibri ormonali e disturbi durante la gravidanza.
Alta tossicità
Alcuni oli essenziali hanno un alto indice di tossicità (ad esempio mandorla amara, artemisia e canfora). Di conseguenza, essi possono portare seri danni al feto e, in seguito, al neonato.
Effetti abortivi
Alcuni oli essenziali, come gelsomino e rosmarino, hanno forti proprietà emmenagoghe. Questo significa che possono stimolare il flusso mestruale, che è molto pericoloso durante la gravidanza, poiché può portare all’aborto totale o parziale del feto nell’utero.
Quali sono gli oli essenziali da evitare in gravidanza
Riportiamo di seguito una lista di oli essenziali da evitare durante la gravidanza. Se possiedi un olio essenziale che non è presente nella seguente lista, accertati che sia comunque sicuro prima di utilizzarlo.
- Semi di anice
- Angelica
- Basilico
- Pepe nero
- Betulla
- Mandorla amara
- Foglia di Bolodo
- Canfora
- Calamo
- Cassia
- Cedro
- Cannella
- Camomilla
- Salvia Sclarea
- Chiodi di garofano
- Enula
- Finocchio
- Abete
- Rafano
- Foglia di Jabarandi
- Gelsomino
- Ginepro
- Maggiorana
- Melissa
- Senape
- Artemisia
- Noce moscata
- Origano
- Menta piperita
- Pennyroyal – Menta pulegium
- Pino
- Rosa
- Rosmarino
- Rue
- Salvia
- Sassofrasso
- Ortica
- Tanaceto
- Timo
- Wintergreen
Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e voglio concludere con un consiglio… durante la gravidanza non mettere mai in pericolo la tua salute e quella del tuo bambino. Se vuoi utilizzare un’olio essenziale che non è nella lista degli oli da evitare chiedi comunque parere al tuo medico.Ricorda la sicurezza è sempre al primo posto!Alla prossima
Capita a tutti, quando fa freddo, che mani e piedi diventino molto freddi e irritati. A volte la situazione può essere peggiorata da una perdita di sensibilità e addirittura da dolore.Non sono solo le condizioni climatiche ad influire sulla temperatura delle nostre mani e dei nostri piedi. Anche alcune malattie, come ad esempio quella di Raynaud, possono influire, poiché causano una cattiva circolazione.
Come possiamo mantenere caldi mani e piedi?
- Coprendoli: La soluzione più ovvia per proteggere il nostro corpo dalle temperature rigide, è quella di coprirsi indossando guanti, spessi calzini di lana, sciarpe, ecc.
- Bevendo bevande calde: Le bevande calde aiutano a riscaldarsi dall’interno, quindi possono esserci molto d’aiuto! Per arricchirne il gusto, possiamo anche aggiungere delle spezie, come ad esempio il pepe di cayenna, il pepe nero, la cannella, e così via.
- Usando oli essenziali riscaldanti: Un buon numero di oli essenziali sono oli “caldi”, e possono quindi incrementare il flusso di sangue e riscaldare rapidamente il corpo!
Vediamo quali oli essenziali sono efficaci
Olio essenziale di zenzero
[sc name=”oezenzerobio”]
Olio essenziale di incenso
[sc name=”oeincensobio”]
Olio essenziale di cannella
[sc name=”oecannellabio”]
Olio essenziale di pepe nero
[sc name=”oepepenerobio”]
Olio essenziale di chiodi di garofano
[sc name=”oechiodidigarofanobio”]
Olio essenziale di noce moscata
[sc name=”oenocemoscatabio”] Questi oli vengono definiti caldi in quanto sono incredibilmente riscaldanti. Questo è sicuramente un vantaggio, ma è assolutamente necessario utilizzarli con le dovute cautele.In caso contrario, potrebbero causare una sensazione di bruciore o peggio, un’ustione chimica.Quando maneggiamo questi oli essenziali, infatti, è importante utilizzarne una diluizione allo 0,5 o 1%.Ti consigliamo, per i motivi sopra citati, di non superare questa quantità e di tenere gli oli lontano dalla portata dei bambini!
Come usare gli oli essenziali per proteggere le mani e i piedi dal freddo?
Basta semplicemente mischiare 10 gocce in mezza tazza di olio di cocco, quindi strofinare una piccola quantità su mani e piedi prima di indossare guanti e calze.Ti consigliamo di fare prima una prova ed applicare l’olio su una piccola porzione di pelle, in modo da assicurarti di non avere reazioni allergiche o altri fastidi.Ci sono tre modi per utilizzare gli oli essenziali per riscaldarci:
- Farne un balsamo per mani e piedi
- Utilizzarli in un bagno caldo.
Balsamo per mani e piedi
Cosa occorre:
- ½ tazza di burro di karitè
- ¼ di olio di oliva
- 5 gocce di olio di zenzero
- 3 gocce di olio di cannella
- 3 gocce di olio di pepe nero
- Contenitore di conservazione
Indicazioni:
- Sciogliere il burro di karitè a bagnomaria.
- Versare ¼ di tazza di olio di oliva insieme al burro di karitè e aggiungere gli oli essenziali. Mescolare bene.
- Versare la miscela in un contenitore, preferibilmente un barattolo di vetro ambrato.
- Lasciare che si indurisca prima dell’uso. Conservare in un luogo fresco e asciutto.
- Per usare, prenderne una quantità adeguata (come 1 cucchiaino) e strofinare su mani e piedi prima di indossare guanti e calze. Come al solito ti invitiamo a provare prima ad applicarlo su una piccola parte del corpo, per assicurarsi di non avere reazioni allergiche.
Miscela bagno riscaldante
Cosa occorre:
- 2 cucchiai da tavola di olio di cocco
- 5 gocce di olio di zenzero
- 5 gocce di olio di incenso
Indicazioni:
- Mescolare gli oli essenziali nell’olio di cocco e aggiungere al bagno caldo.
Mescolare il bagno con la mano e poi immergersi per 10-15 minuti.[content-egg module=Amazon template=list]
I chakra sono punti di energia nel corpo umano secondo la medicina ayurvedica e alcune tradizioni spirituali orientali. Ci sono sette chakra principali, ognuno dei quali è associato a una parte specifica del corpo e a determinate funzioni fisiche, emotive e spirituali. Conoscere i chakra e capire come possono influire sulla nostra vita può aiutarci a prenderci cura della nostra salute fisica e mentale e a sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del nostro posto nel mondo. Vediamo quali sono!
I 7 chakra
Chakra della radice (Muladhara)
Situato alla base della spina dorsale, ed è associato alla nostra sicurezza di base e alla nostra connessione con la terra. Questo chakra è associato ai nostri bisogni di base, come il cibo, il riparo e la sicurezza. Quando questo chakra è equilibrato, ci sentiamo radicati e sicuri, e siamo in grado di affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione. Siamo anche in grado di soddisfare i nostri bisogni di base e di avere una buona gestione delle finanze. Quando il chakra della radice è squilibrato, potremmo sentirci insicuri o privi di radici, o potremmo avere difficoltà a mantenere un lavoro o a gestire le finanze. L’equilibrio del chakra della radice è importante per la nostra sicurezza di base e per la nostra capacità di affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione.
Chakra sacro (Svadhishthana)
Situato nella zona pelvica, ed è associato all’intimità, alla creatività e all’espressione di sé. Questo chakra è associato alla nostra capacità di godere della vita e di esprimerci in modo autentico. Quando questo chakra è equilibrato, ci sentiamo a nostro agio con il nostro corpo e con le nostre emozioni, e siamo in grado di esprimerci in modo creativo e autentico. Siamo anche in grado di avere relazioni intime soddisfacenti. Quando il chakra sacro è squilibrato, potremmo avere difficoltà ad esprimere noi stessi o ad avere relazioni intime soddisfacenti. Potremmo anche avere problemi di scarsa connessione con il nostro corpo o di difficoltà ad accettare le nostre emozioni. L’equilibrio del chakra sacro è importante per la nostra capacità di godere della vita e di esprimerci in modo autentico.
Chakra del plesso solare (Manipura)
Situato nella zona del plesso solare, ed è associato all’autostima, all’autoconoscenza e all’assertività. Questo chakra è associato alla nostra capacità di prendere decisioni e di affermare noi stessi. Quando questo chakra è equilibrato, ci sentiamo sicuri di noi stessi e in grado di prendere decisioni efficaci. Siamo anche in grado di accettare noi stessi per quello che siamo, con i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Quando il chakra del plesso solare è squilibrato, potremmo avere difficoltà a prendere decisioni o ad essere assertivi. Potremmo anche avere problemi di autostima e avere difficoltà ad accettare noi stessi per quello che siamo. L’equilibrio del chakra del plesso solare è importante per la nostra capacità di affermare noi stessi e di prendere decisioni efficaci nella vita.
Chakra del cuore (Anahata)
Situato nella zona del cuore, ed è associato all’amore, all’empatia e alla compassione. Questo chakra è il punto di incontro tra il chakra superiore, che rappresenta la nostra spiritualità, e il chakra inferiore, che rappresenta la nostra materialità. Quando questo chakra è equilibrato, siamo in grado di amare noi stessi e gli altri in modo incondizionato e di avere relazioni significative. Siamo anche in grado di sentire empatia e compassione per gli altri e di agire in modo altruista. Quando il chakra del cuore è squilibrato, potremmo avere difficoltà ad amare noi stessi o ad avere relazioni significative. Potremmo anche avere problemi di empatia e di mancanza di compassione per gli altri. L’equilibrio del chakra del cuore è importante per la nostra capacità di amare e di avere relazioni significative nella vita.
Chakra della gola (Vishuddha)
Situato nella gola, ed è associato alla comunicazione e all’espressione creativa. Questo chakra è associato alla nostra capacità di esprimerci in modo autentico e di comunicare i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre idee. Quando questo chakra è equilibrato, siamo in grado di comunicare in modo chiaro e autentico, e siamo anche aperti ad ascoltare gli altri. Siamo inoltre in grado di esprimere la nostra creatività in modo espansivo. Quando il chakra della gola è squilibrato, potremmo avere difficoltà a comunicare in modo chiaro o ad essere autentici nella nostra espressione. Potremmo anche avere problemi di ascolto degli altri o di esprimere la nostra creatività. L’equilibrio del chakra della gola è importante per la nostra capacità di comunicare e di esprimere noi stessi in modo autentico.
Chakra terzo occhio (Ajna)
Situato fra le sopracciglia, ed è associato all’intuizione e alla percezione extrasensoriale. Questo chakra è associato alla nostra capacità di fare affidamento sulla nostra intuizione e di avere una percezione più profonda della realtà. Quando questo chakra è equilibrato, siamo in grado di fare affidamento sulla nostra intuizione e di avere una percezione più profonda della realtà. Siamo anche in grado di avere una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda. Quando il chakra terzo occhio è squilibrato, potremmo avere difficoltà a fare affidamento sulla nostra intuizione o a trovare un senso più profondo alla nostra vita. Potremmo anche avere problemi di scarsa consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda. L’equilibrio del chakra terzo occhio è importante per la nostra capacità di fare affidamento sulla nostra intuizione e di avere una percezione più profonda della realtà.
Chakra della corona (Sahasrara)
Situato nella parte superiore della testa, ed è associato alla connessione con qualcosa di più grande di noi stessi e al senso di scopo e significato nella vita. Questo chakra è associato alla nostra capacità di sentirci connessi con qualcosa di più grande di noi stessi e di trovare un senso di scopo e significato nella vita. Quando questo chakra è equilibrato, ci sentiamo connessi con qualcosa di più grande di noi stessi e siamo in grado di trovare un senso di scopo e significato nella vita. Siamo anche in grado di avere una maggiore consapevolezza spirituale e di avere una prospettiva più ampia sulla vita. Quando il chakra della corona è squilibrato, potremmo avere difficoltà a sentirci connessi con qualcosa di più grande di noi stessi o a trovare un senso di scopo e significato nella vita. Potremmo anche avere problemi di scarsa consapevolezza spirituale o di avere una prospettiva ristretta sulla vita. L’equilibrio del chakra della corona è importante per la nostra capacità di sentirci connessi con qualcosa di più grande di noi stessi e di trovare un senso di scopo e significato nella vita.
Cosa succede quando i chakra non sono equilibrati?
Quando i chakra non sono equilibrati, possono manifestarsi sintomi fisici o emotivi che possono influire negativamente sulla nostra qualità della vita. Ad esempio, se il chakra della radice non è equilibrato, potremmo sentirci insicuri o privi di radici, oppure potremmo avere difficoltà a mantenere un lavoro o a gestire le finanze. Se il chakra sacro non è equilibrato, potremmo avere difficoltà ad esprimere noi stessi o ad avere relazioni intime soddisfacenti. Se il chakra del plesso solare non è equilibrato, potremmo avere difficoltà a prendere decisioni o ad essere assertivi.
I chakra squilibrati possono anche influire sulla nostra salute mentale. Ad esempio, se il chakra del cuore non è equilibrato, potremmo avere difficoltà ad amare noi stessi o ad avere relazioni significative. Se il chakra della gola non è equilibrato, potremmo avere difficoltà a comunicare in modo efficace o ad esprimere la nostra creatività. Se il chakra terzo occhio non è equilibrato, potremmo avere difficoltà a fare affidamento sulla nostra intuizione o a trovare un senso più profondo alla nostra vita. Se il chakra della corona non è equilibrato, potremmo avere difficoltà a sentirci connessi con qualcosa di più grande di noi stessi o a trovare un senso di scopo e significato nella vita.
Per riequilibrare i chakra, ci sono diverse tecniche che possiamo utilizzare, come la meditazione, lo yoga, il massaggio e il lavoro con i colori e i cristalli. Fare attenzione ai sintomi fisici e emotivi che potrebbero essere associati a un chakra squilibrato può aiutarci a individuare i chakra che potrebbero aver bisogno di maggiore attenzione e a lavorare su di essi per raggiungere un maggiore equilibrio. Inoltre, considerare la possibilità di lavorare con un terapista o un insegnante esperto nella gestione dei chakra può essere molto utile per comprendere meglio come questi punti di energia possono influire sulla nostra vita e per sviluppare una pratica personalizzata per riequilibrare i chakra.
I colori dei chakra
I chakra sono spesso rappresentati con dei colori specifici, ognuno dei quali rappresenta un’energia o un’attributo specifico. Ecco i colori comunemente associati ai chakra:
- Chakra della radice (Muladhara): rosso
- Chakra sacro (Svadhishthana): arancione
- Chakra del plesso solare (Manipura): giallo
- Chakra del cuore (Anahata): verde o rosa
- Chakra della gola (Vishuddha): blu
- Chakra terzo occhio (Ajna): indaco
- Chakra della corona (Sahasrara): viola o bianco
È importante notare che questi colori sono solo una rappresentazione simbolica dei chakra e che i chakra stessi non hanno un colore fisico. I colori possono essere utilizzati come un modo per concentrarsi e visualizzare l’energia dei chakra durante la meditazione o la pratica spirituale.
Come lavorare con i chakra
Ci sono diversi modi per lavorare con i chakra, come la meditazione, il massaggio, lo yoga e il lavoro sui colori e sui cristalli. Fare attenzione ai chakra può aiutarci a raggiungere un equilibrio emotivo e fisico e a sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del nostro posto nel mondo.
Alcuni suggerimenti per lavorare sui chakra per sbloccarli e/o aprirli:
- Praticare la meditazione può aiutare a rilassare la mente e il corpo e a concentrarsi sui chakra, favorendone l’equilibrio. Ci sono diverse tecniche di meditazione specifiche per i chakra, come la meditazione sui colori o sui mantra associati a ciascun chakra.
- Praticare lo yoga o altre discipline corporee: alcuni asana (posizioni) dello yoga sono specificamente progettati per aprire e riequilibrare i chakra. Inoltre, lo yoga può aiutare a rilassare la mente e il corpo e a concentrarsi sulla respirazione, favorendo l’equilibrio dei chakra.
- Usare il massaggio può aiutare a rilassare i muscoli e a stimolare la circolazione sanguigna intorno ai chakra, favorendo il loro equilibrio. Alcune tecniche di massaggio, come il massaggio ayurvedico o il massaggio cranio-sacrale, sono specificamente progettate per lavorare sui chakra.
- Lavorare con i colori: ogni chakra è associato a un colore specifico, e usare questi colori nell’abbigliamento, nell’arredamento o nell’arte può aiutare a riequilibrare i chakra. Ad esempio, indossare il rosso può aiutare a riequilibrare il chakra della radice, mentre il viola può aiutare a riequilibrare il chakra della corona.
- Lavorare con i cristalli: alcuni cristalli sono specificamente associati ai chakra e possono essere usati durante la meditazione o portati come gioielli per aiutare a riequilibrare i chakra. Ad esempio, si può utilizzare l’ambra per riequilibrare il chakra della radice, mentre lo zaffiro può essere usato per riequilibrare il chakra della corona. È importante fare attenzione a scegliere cristalli di alta qualità e a pulirli regolarmente per mantenere il loro potere energetico.
Prima di addentrarci nel procedimento su come fare l’olio essenziale di Rosmarino, ti consigliamo di leggere la nostra guida su “come fare l’olio essenziale a casa”.
Cos’è il Rosmarino?
Il Rosmarino è un’erba officinale aromatica tra le più conosciute, ed il suo nome scientifico è Rosmarinus Officinalis.Appartiene alla stessa famiglia del basilico, della lavanda e del mirto, cioè alle Lamiaceae.È un’erba originaria del Mediterraneo che cresce liberamente in vaste aree dell’Europa meridionale, ma può essere coltivata, infatti è possibile trovarla facilmente in tutti i paesi a clima mite.L’aspetto della pianta di Rosmarino è caratterizzata da aghi di pino piatto.
Tempo e Modalità di raccolta
per ottenere un olio essenziale di rosmarino di alta qualità, la raccolta dovrebbe essere effettuata quando la pianta è in fiore, ed in teoria soltanto le cime fiorite dovrebbero essere raccolte per la distillazione.Per evitare, però, l’effetto tappo durante il processo di estrazione e meglio se durante la raccolta scendiamo un pochino di più oltre la cima per far sì che ci sia un po’ di parte legnosa, ma senza esagerare.È preferibile raccogliere il rosmarino al mattino
Benefici dell’olio essenziale di Rosmarino:
Questa pianta offre davvero tantissime possibilità di utilizzo sia in campo della cosmetica che della salute, ed è un vero toccasana sia per la mente che per il corpo.L’olio di rosmarino è molto rinomato per le sue proprietà antisettiche, antimicrobiche, antinfiammatorie e anti-ossidanti.Ti consigliamo di approfondire l’argomento sui benefici e sui possibili utilizzi leggendo l’articolo sull’Olio Essenziale di Rosmarino.
Come fare l’olio essenziale di Rosmarino: Materiale necessario
- Rametti di Rosmarino
- Distillatore in corrente di vapore modello a fungo o a serpentina
- Tubo in gomma da collegare al distillatore per l’acqua corrente
- Tubo in gomma da collegare al distillatore per il troppo pieno
- Fornello a gas
- Contenitore di raccoglimento (Cilindro graduato)
- Boccette in vetro di colore scuro e con tappo ermetico per la conservazione.
Per la quantità di materia prima da reperire tieni conto che in un distillatore da 5 litri puoi inserirci circa 1 kg di rametti.Permettici di consigliarti l’attrezzatura che riteniamo utile e idonea allo scopo sia qualitativamente che come rapporto qualità/prezzo.Dopo aver parlato dell’origine della pianta, del materiale che ci occorre è giunto il momento di passare alla nostra guida su come fare l’olio essenziale di Rosmarino fai da te.
Procediamo passo dopo passo alla guida dell’olio essenziale di rosmarino fatto in casa
Passo 1: Pulizia generale degli strumenti da utilizzare
Una cosa scontata, lo sappiamo, ma vi assicuriamo che non lo è per tutti! Pertanto, procediamo al lavaggio del distillatore con acqua e sapone e poi asciugarlo bene con un panno.
Passo 2: Preparazione della materia prima
Nota importante di cui tenere conto è che non bisogna tagliuzzare la materia prima in quanto l’olio essenziale, nella pianta di Rosmarino, si trova sulla superficie delle foglie (peli ghiandolari).Inoltre, come anticipato nella sezione “tempo e modalità di raccolta” è sempre meglio avere un po’ di parte legnosa per evitare spiacevoli inconvenienti come l’otturazione della caldaia.Detto questo possiamo procedere al passo successivo.
Passo 3: Riempimento del distillatore
Procediamo, anzitutto, al riempimento della caldaia con acqua pulita e con poca presenza di calcare, meglio se distillata!Per una corretta distillazione dell’olio essenziale di rosmarino è bene evitare che si formino delle camere d’aria tra la materia prima all’interno della colonna filtro del distillatore, in quanto ne consegue l’impedimento del passaggio del vapore senza un efficace contatto con i rametti.Per evitarlo bisognerà creare degli strati uniformi dei rametti di rosmarino all’interno della colonna filtro, assicurandoci di apportare una buona pressione del materiale, soprattutto attorno alle pareti della stessa.Procedere al posizionamento della testa del distillatore sulla colonna filtro.
Passo 4: Preparazione del distillatore
Collegare il tubo in gomma al distillatore per fornire acqua corrente al sistema di raffreddamento, è necessario giusto un filo d’acqua costante. Si tratta del primo attacco a partire dal basso posizionato sul condensatore (cono di raffreddamento) del distillatore.Collegare il tubo in gomma al distillatore per l’uscita di acqua, che ha la funzione di troppo pieno. È il secondo attacco a partire dal basso sempre sul condensatore.
Passo 5: Contenitore di raccoglimento
Posizionare, al di sotto del tubo di fuoriuscita del distillato, per intenderci quello più lungo, un contenitore (cilindro graduato) per la raccolta dell’estratto della nostra distillazione.
Passo 6: Avvio alla distillazione
Posizionare il distillatore sul fornello a gas, con fiamma bassa e costante, ed attendere che la temperatura interna arrivi sui 78° circa, da questa temperatura in poi fino ad arrivare al massimo a 92°C il prodotto può essere raccolto.In caso la temperatura tendi a salire è buona pratica inserire del ghiaccio all’interno della vaschetta del cono di raffreddamento del distillatore.
Passo 7: Filtraggio e Separazione dell’olio
A distillazione conclusa procedere alla separazione dell’olio essenziale dall’acqua aromatica, a tale scopo è molto utile l’utilizzo di un imbuto separatore. Quindi versare il distillato all’interno dello strumento ed attendere qualche minuto per poi aprire il rubinetto e far fuoriuscire l’idrolato.Un’alternativa all’imbuto separatore è l’utilizzo di una pompetta per aspirare l’olio, operazione che richiede molto tempo e che può avere risultati più scadenti.
Passo 8: Riempimento delle boccette
Conclusa la fuoriuscita dell’idrolato, è ora il momento di far fuoriuscire il nostro elisir, il nostro olio essenziale di rosmarino, il frutto del nostro lavoro, riempiendo le boccette in vetro (rigorosamente di colore scuro).
Passo 9: Conservazione dell’olio essenziale
È necessario conservare l’olio essenziale di rosmarino in un luogo fresco e asciutto e lasciarlo maturare per qualche tempo.È bene evitare fonti di calore, e l’esposizione a luce diretta o a raggi solari.Una volta aperto il contenitore per l’utilizzo del nostro olio di rosmarino, è buona norma chiudere ermeticamente e riporre il prodotto al fresco per prolungare la durata dello stesso.
Passo 10: Pulizia
Terminata la distillazione, procedere nuovamente alla pulizia generale del distillatore e poi asciugare bene il tutto.
Alcune info utili sull’olio essenziale di Rosmarino:
Come mi accorgo se l’olio essenziale è deteriorato?Il deterioramento inizia se il liquido è molto più scuro o più viscoso del normale.Qual è la durata dell’olio?L’olio essenziale di rosmarino può avere una durata che varia da 6 mesi a 2 anni a seconda dello stato e dalla modalità di conservazione.In quali casi deve essere evitato l’utilizzo?L’olio essenziale di rosmarino dovrebbe essere evitato se si soffre di epilessia, pressione alta, e durante la gravidanza.Gli oli essenziali in generale possono essere dannosi se ingeriti. Tenerli, quindi, fuori dalla portata dei bambini. Siamo giunti alla fine della nostra guida su “Come fare l’olio essenziale di Rosmarino” comodamente in casa con la tecnica del fai da te.È il momento di goderti al meglio il frutto del tuo lavoro!Ci auguriamo che la nostra guida sull’olio di rosmarino ti sia stata d’aiuto!Vuoi discutere con noi della tua esperienza?Se hai consigli su come migliorare questa guida, o semplicemente delle domande sul procedimento o qualsiasi altra informazione non esitare a commentare questo articolo.
Oggi parleremo di un rimedio naturale contro i pidocchi che sono un vero e proprio incubo per adulti e bambini. Proprio questi ultimi sono i soggetti più colpiti da pediculosi ed i luoghi più a rischio sono scuole, aree comuni altamente popolate (tipo aree gioco, sportive, ecc.). In questi luoghi i pidocchi trovano terreno fertile diffondendosi in modo epidemico trasferendosi da cute in cute.Trovarli tra i propri capelli o tra quelli dei propri bambini non è mai piacevole: sono difficili da mandare via, e i trattamenti per disfarsene sono lunghi e richiedono una certa costanza.I rimedi tradizionali, i prodotti farmaceutici che tutti conosciamo, contengono sostanze sintetiche dette anche perturbatori ormonali, e queste soluzioni possono perdere di efficacia col tempo. I pidocchi, infatti, potrebbero sviluppare una certa resistenza al trattamento, non morendo e continuando a proliferare nei capelli…Allora come eliminare i pidocchi? Fortunatamente ci vengono in aiuto ancora una volta i rimedi della nonna.Questi rimedi casalinghi per combattere i pidocchi sono fantastici e possono risultare miracolosi. Il tutto dipende dalla consistenza, dalla durata dell’utilizzo e dalla potenza dei rimedi stessi.Perché scegliere i rimedi naturali? semplicemente perché sono meno invasivi e molto efficaci per annientare i parassiti e le uova depositate sulla testa.Alcuni di essi includono l’olio d’oliva, la maionese e… indovinate un po’? gli oli essenziali!
In che modo gli oli essenziali possono aiutarci a eliminare i pidocchi?
Dobbiamo sapere che gli oli essenziali sono più efficaci di altri rimedi, in quanto possiedono dei forti componenti chimici che hanno delle incredibili proprietà repellenti contro i pidocchi.Questi componenti fanno sì che gli oli essenziali fungano da ottimi pesticidi e insetticidi. Alcuni di essi includono:
- Linalolo: Il linalolo è utilizzato in molti prodotti per la cura della pelle. E’ un insetticida naturale ed è molto efficace contro i pidocchi, ma anche contro mosche e scarafaggi.
- Eugenolo: E’ un composto vegetale molto usato come repellente naturale contro gli insetti.
- Mentolo: Il mentolo è un potente repellente contro insetti e pidocchi.
Quali sono gli oli essenziali contro i Pidocchi?
Gli oli essenziali che contengono i componenti appena citati, sono i più efficaci per liberarsi dei pidocchi. Ed ecco di quali si tratta:
Eucalipto
[sc name=”oeeucaliptobio”]
Menta piperita
[sc name=”oementapiperitabio”]
Cannella
[sc name=”oecannellabio”]
Timo
[sc name=”oetimobio”]
Rosmarino
[sc name=”oerosmarinobio”]
Lavanda
[sc name=”oelavandabio”]
Geranio
[sc name=”oegeraniobio”]
Limone
[sc name=”oelimonebio”]
Tea tree
[sc name=”oealberodeltebio”]
Noce moscata
Semi d’anice
Malaleuca
Chiodi di garofano
E’ raccomandato di diluire sempre gli oli essenziali prima di utilizzarli. L’uso non diluito, o non sufficientemente diluito, può causare sensazioni di bruciore sul cuoio capelluto.Andiamo ora a vedere come realizzare una miscela di oli essenziali da poter utilizzare in tutta sicurezza per disfarci dei pidocchi:
Rimedio naturale contro i pidocchi
Cosa ti serve:
- ¼ di tazza di olio extravergine d’oliva.
- 4 gocce di olio essenziale di eucalipto, 4 gocce di menta piperita, 4 gocce di lavanda, 4 gocce di limone, 4 gocce di tea tree e 4 di rosmarino.
- Una bottiglia per la conservazione.
- Una cuffia da doccia.
Mescolare l’olio d’oliva, aceto e gli oli essenziali in una bottiglia.Il nostro rimedio naturale contro i pidocchi è pronto all’utilizzo!
Indicazioni:
- Cospargere l’intero cuoio capelluto e la lunghezza dei capelli con il composto.
- Coprire la testa con una cuffia per la doccia.
- Attendere 2-4 ore affinché gli oli facciano effetto.
- Lavare accuratamente due volte.
- Ripetere ogni giorno per 2-3 settimane.
Alcuni consigli che possono tornare utili
E’ utile l’uso di un pettine stretto per la rimozione dei pidocchi, anche se si tratta di una procedura che richiede molto tempo. Quello che possiamo fare per potenziarne l’effetto, è aggiungere al pettine qualche goccia di olio essenziale (a scelta tra quelli citati);Dopo la comparsa della pediculosi, si consiglia di lavare i capelli con una certa periodicità utilizzando la miscela di oli essenziali;Si consiglia di lavare subito anche gli indumenti indossati. Concludendo invitiamo a non esagerare con i lavaggi, essere alla ricerca di una pulizia ossessiva può portare ad un risultato opposto a quello cercato, infatti si pensa, anche se non provato scientificamente, che una cute troppo pulita ed indebolita possano favorire la ricomparsa dei pidocchi.Se hai trovato utile questo articolo o vuoi aiutarci a migliorarlo ti preghiamo di farcelo sapere commentando l’articolo.
I dolori mestruali, le donne lo sanno bene, possono essere decisamente terrificanti… Molte volte non si limitano soltanto ai dolori addominali, ma portano anche mal di testa, mal di schiena, nausea… Diventano insomma un bel problema! Ecco che l’utilizzo di rimedi naturali contro i dolori mestruali possono aiutarci non poco a superare la fase.Quando i dolori mestruali arrivano, si vorrebbe soltanto stare a letto aspettando che il dolore vada via… Ma purtroppo non sempre si può! Cosa fare allora?
Rimedi naturali dolori Mestruali, quali sono?
Gli oli essenziali possono offrire un valido aiuto anche in questo caso. Questi, infatti, sono in grado di ridurre notevolmente (o eliminare) i crampi mestruali in pochi minuti! Andiamo a vedere quali sono i migliori oli essenziali per alleviare i crampi mestruali:
Menta piperita
[sc name=”oementapiperitabio”]
Eucalipto
[sc name=”oeeucaliptobio”]
Cipresso
[sc name=”eocipressobio”]
Lavanda
[sc name=”oelavandabio”]
Vetiver
[sc name=”oevetiverbio”]
Patchouli
[sc name=”oepatchoulibio”]
Maggiorana
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Legno di cedro
Come utilizzare gli oli essenziali contro i dolori mestruali?
Andiamo a vedere come utilizzare in modo efficace questi rimedi naturali contro i dolori mestruali
Bagno lenitivo
Un bel bagno con i sali di Epsom può essere davvero molto utile. Questi sali, ricchi di minerali, sono in grado di alleviare i dolori e la stanchezza causati dai crampi.Cosa occorre:
- Sali di Epsom (una manciata basterà)
- 1/2 tazza di latte intero
- 10 gocce di olio essenziale di eucalipto e 10 di maggiorana
- 15 gocce di olio essenziale di lavanda
Procedimento:
- Versate i sali di Epsom all’interno della vasca da bagno e lasciate dissolvere nell’acqua.
- Versate gli oli essenziali e il latte.
- Cercate di mescolare con le mani.
- Rilassatevi nella vasca da bagno, prendendovi tutto il tempo che vi serve e respirate profondamente.
Rimedio per prevenire i dolori
Cosa occorre:
- 7 gocce di olio essenziale di Legno di cedro e 7 di Vetiver
- 5 gocce di olio essenziale patchouli
- 4 cucchiai di burro di karitè
- Barattolo in vetro ambrato da 120 ml
Procedimento:
- Immettete il burro di karitè e gli oli essenziali all’interno del barattolo in vetro ambrato
- Miscelate per bene il tutto.
- Applicate la miscela sull’utero durante la settimana precedente e durante i primi giorni del ciclo mestruale. In questo modo potrete ridurre i crampi dolorosi o addirittura evitarli!
Rimedio per alleviare i dolori mestruali
Cosa occorre:
- 5 gocce di olio essenziale di Lavanda, 5 di Menta Piperita e 5 di Vetiver
- 30 ml di un olio vettore a scelta
- Bottiglia contagocce in vetro ambrato da 120 ml
Procedimento:
- Inserite tutti gli ingredienti all’interno della bottiglia contagocce.
- Agitate per bene.
- Per utilizzare, mettete 5 gocce di miscela sul palmo della mano, strofinate entrambi i palmi e massaggiate la zona dolorante.
Attenzione: Prima di utilizzare gli oli essenziali, vi consigliamo sempre di effettuare un piccolo test per verificare di non essere allergici.Per farlo, basta versare una piccola quantità di oli essenziali sulla parte interna del braccio. Se dopo 1-2 ore la pelle presenta irritazioni, sciacquate immediatamente la zona e non utilizzate gli oli essenziali!
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