eos marsiglia vero oleato300ml
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8,90 € Il prezzo originale era: 8,90 €.7,57 €Il prezzo attuale è: 7,57 €.
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INDICE
La meditazione mindfulness è una pratica che consiste nel prestare attenzione al momento presente in modo non giudicante. Si tratta di una tecnica di meditazione che ha come obiettivo quello di portare l’attenzione al respiro e ai sensi, in modo da aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. In questo articolo esamineremo in dettaglio cos’è la meditazione mindfulness, come praticarla e quali sono i suoi benefici per la salute mentale e fisica.
Cos’è la meditazione mindfulness: un po’ di storia
La meditazione mindfulness ha le sue radici nella pratica del Buddhismo, dove è conosciuta come “vipassana” o “sati”. La parola “vipassana” significa “vedere chiaramente” o “comprendere profondamente”, mentre “sati” significa “essere presenti” o “ricordarsi di”. La meditazione mindfulness è stata poi introdotta in occidente negli anni ’70 dallo psicologo statunitense Jon Kabat-Zinn, che ha sviluppato il programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (Mindfulness-Based Stress Reduction, MBSR) presso l’Università del Massachusetts. Il programma MBSR è stato progettato per aiutare le persone a gestire lo stress, il dolore e altre condizioni di salute attraverso la pratica della meditazione mindfulness e di altre tecniche di consapevolezza. Da allora, la meditazione mindfulness è diventata sempre più popolare in occidente e viene utilizzata in molti contesti, come ad esempio la terapia, la scuola e il lavoro. Oggi, la meditazione mindfulness è riconosciuta come una pratica efficace per ridurre lo stress e l’ansia e migliorare la salute mentale e fisica.
Tipi di meditazione mindfulness
Esistono diversi tipi di meditazione mindfulness, ognuno dei quali si concentra su un aspetto specifico della consapevolezza. Ecco alcuni dei tipi di meditazione mindfulness più comuni:
- Meditazione della consapevolezza del respiro: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione al respiro, osservando il movimento dell’aria che entra e esce dai polmoni. Si tratta di una tecnica di base della meditazione mindfulness e può essere utilizzata come punto di partenza per altre tecniche.
- Meditazione della consapevolezza del corpo: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione alle sensazioni del corpo, come ad esempio il contatto dei piedi con il pavimento o il movimento della respirazione. Si tratta di una tecnica utile per rilassare il corpo e la mente.
- Meditazione della gratitudine: in questo tipo di meditazione, si cerca di concentrarsi sulla gratitudine, riflettendo su ciò per cui si è grati nella vita. Si tratta di una tecnica utile per migliorare l’atteggiamento mentale e aumentare il benessere.
- Meditazione della compassione: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione sulla compassione e sulla gentilezza verso se stessi e gli altri. Si tratta di una tecnica utile per aumentare l’empatia e la comprensione verso gli altri.
- Meditazione della consapevolezza dei pensieri: in questo tipo di meditazione, si osservano i pensieri senza giudicarli né reagire ad essi. Si tratta di una tecnica utile per gestire i pensieri negativi e aumentare la consapevolezza di se stessi.
Questi sono solo alcuni esempi dei tipi di meditazione mindfulness che esistono. La scelta del tipo di meditazione dipende dalle proprie preferenze e dalle proprie esigenze. È importante sperimentare diversi tipi di meditazione per trovare quello che funziona meglio per sé.
Come praticare la meditazione mindfulness
La meditazione mindfulness può essere praticata in molti modi diversi, ma in generale si tratta di sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda, chiudere gli occhi e portare l’attenzione al respiro. Quando si pratica la meditazione mindfulness, è importante cercare di essere presenti al momento presente e non distrarsi con i pensieri o con i rumori esterni. Se si viene distratti, basta gentilmente riportare l’attenzione al respiro. La meditazione mindfulness può essere praticata per pochi minuti al giorno, ma anche per periodi più lunghi, come ad esempio 30 o 40 minuti.
È importante trovare il tempo e il luogo adeguato per praticare, in modo da poter concentrarsi al meglio. A volte può essere utile utilizzare una guida audio o un’app per la meditazione per aiutare a concentrarsi. La meditazione mindfulness può essere praticata da chiunque, indipendentemente dal livello di esperienza o dalla propria fede religiosa.
I benefici della meditazione mindfulness
La meditazione mindfulness può avere molti benefici per la salute mentale e fisica. Alcuni studi hanno dimostrato che la pratica della meditazione mindfulness può aiutare a ridurre lo stress, l’ansia, la depressione e il dolore cronico. Inoltre, la meditazione mindfulness può migliorare la concentrazione, la memoria e la capacità di prendere decisioni.
La meditazione mindfulness può anche avere benefici per il corpo fisico. Alcuni studi hanno dimostrato che la pratica della meditazione mindfulness può ridurre la pressione sanguigna, abbassare il colesterolo e aiutare a gestire il peso. Inoltre, la meditazione mindfulness può aumentare il sistema immunitario e ridurre il rischio di malattie come il diabete e le malattie cardiovascolari.
Ecco alcuni dei benefici scientificamente dimostrati della meditazione mindfulness:
- Riduzione dello stress e dell’ansia: diverse ricerche hanno dimostrato che la pratica regolare della meditazione mindfulness può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) ha portato a una significativa riduzione dello stress e dell’ansia nei partecipanti.
- Riduzione della depressione: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può essere efficace nel trattamento della depressione. Uno studio del 2016 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione dei sintomi depressivi nei partecipanti.
- Miglioramento della memoria e della concentrazione: la meditazione mindfulness può aiutare a migliorare la memoria e la concentrazione. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che la pratica della meditazione mindfulness ha portato a un significativo miglioramento della memoria di lavoro nei partecipanti.
- Riduzione del dolore cronico: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può essere efficace nel gestire il dolore cronico. Uno studio del 2016 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione del dolore e dell’impatto del dolore sulla qualità della vita nei partecipanti con dolore cronico.
- Riduzione della pressione sanguigna: alcune ricerche hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può aiutare a ridurre la pressione sanguigna. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione della pressione sanguigna sistolica (la pressione sanguigna massima) nei partecipanti con pressione sanguigna elevata.
- Miglioramento del sistema immunitario: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può aiutare a migliorare il sistema immunitario. Uno studio del 2003 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a un aumento dei livelli di immunoglobuline A (un tipo di anticorpo) nei partecipanti, indicando un miglioramento del sistema immunitario.
Questi sono solo alcuni esempi dei benefici scientificamente dimostrati della meditazione mindfulness. La ricerca sui benefici della meditazione mindfulness è ancora in corso e sono stati ottenuti molti altri risultati interessanti.
Come integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana
La meditazione mindfulness può essere praticata in molti modi diversi, non solo seduti o sdraiati in una posizione di meditazione. Ad esempio, è possibile praticare la meditazione mindfulness camminando, facendo yoga o anche mentre si fa un’attività semplice come lavare i piatti. L’importante è cercare di essere presenti al momento presente e portare l’attenzione al respiro e ai sensi. Si può anche cercare di integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana, ad esempio prestando attenzione ai sapori e agli odori del cibo che si sta mangiando o cercando di essere presenti alle sensazioni del corpo mentre si fa un’attività fisica.
Integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana può essere un modo efficace per trarre beneficio dalla pratica anche nei momenti della giornata in cui non si è seduti a meditare. Ecco alcuni consigli per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana:
- Inizia la giornata con una meditazione: un modo semplice per iniziare a integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è dedicare alcuni minuti al risveglio a una breve meditazione. Si può sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda e portare l’attenzione al respiro.
- Sii presente durante le attività quotidiane: un altro modo per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è cercare di essere presenti durante le attività quotidiane, come ad esempio fare la doccia o cucinare. Si può cercare di prestare attenzione ai sensi e alle sensazioni del corpo mentre si svolge l’attività .
- Usa i segnali per ricordarti di essere presente: si può utilizzare un oggetto o una parola come segnale per ricordarsi di essere presenti durante la giornata. Ad esempio, si può posare una pietra sulla scrivania come promemoria per prendersi un momento per concentrarsi sul respiro o si può usare una parola come “consapevolezza” come segnale per ricordarsi di prestare attenzione alle sensazioni del momento.
- Pratica la meditazione mindfulness durante i momenti di attesa: ad esempio in fila al supermercato o in attesa che il semaforo diventi verde, possono essere utilizzati per praticare la meditazione mindfulness. Si può cercare di portare l’attenzione al respiro o alle sensazioni del corpo in quel momento.
- Pratica la meditazione mindfulness prima di andare a dormire: un’altra opportunità per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è dedicare alcuni minuti prima di andare a dormire a una breve meditazione. Si può sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda e portare l’attenzione al respiro, aiutando a rilassare il corpo e la mente per un sonno riposante.
Questi sono solo alcuni esempi di come integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana. L’importante è trovare il modo che funziona meglio per sé e fare in modo che la pratica diventi una parte naturale della vita.
Difficoltà nella pratica della meditazione mindfulness e come superarle
La meditazione mindfulness può presentare alcune difficoltà quando si inizia a praticarla, ma con il tempo e la pratica, queste difficoltà tendono a diminuire. Ecco alcune delle difficoltà più comuni nella pratica della meditazione mindfulness e alcuni consigli su come superarle:
- Attenzione che continua a vagare: durante la meditazione, è normale che la mente vada da un pensiero all’altro. Se l’attenzione continua a vagare, basta gentilmente riportarla al respiro o alla sensazione del corpo senza giudicarsi. Con il tempo e la pratica, la mente diventerà più concentrata.
- Impazienza: durante la meditazione, è normale che si possa sentire impazienti o annoiati. In questi casi, può essere utile ricordare che la meditazione non è un modo per ottenere qualcosa, ma un modo per essere presenti al momento. Si può anche cercare di accettare l’impazienza senza giudicarla, osservandola come un’altra sensazione temporanea nel corpo.
- Giudizio: durante la meditazione, può essere facile giudicare se stessi o la propria pratica. Si può cercare di lasciare andare questo giudizio e ricordare che la meditazione è un modo per prendersi cura di se stessi, non per raggiungere un certo obiettivo o per essere perfetti.
- Sonnolenza: durante la meditazione, è normale che si possa sentire sonnolenti o assonnati. Si può cercare di mantenere una posizione comoda ma sveglia e, se necessario, aprire gli occhi per un momento per stimolare la mente.
- Distrazioni esterne: durante la meditazione, può essere difficile ignorare le distrazioni esterne come il rumore o il telefono che suona. Si può cercare di accettare queste distrazioni senza reagire e gentilmente riportare l’attenzione al respiro o alla sensazione del corpo.
- Mancanza di tempo: può essere difficile trovare il tempo per praticare la meditazione mindfulness, soprattutto se si ha una vita molto impegnata. In questi casi, può essere utile cercare di integrare la meditazione nella vita quotidiana come suggerito in precedenza, o di scegliere una meditazione breve ma intensa al giorno invece di una lunga ma meno frequente.
Con il tempo e la pratica, queste difficoltà tendono a diminuire e la meditazione diventerà sempre più facile e piacevole. È importante essere pazienti con se stessi e ricordare che la meditazione è un processo continuo e non un risultato da raggiungere.
Consigli per iniziare a praticare la meditazione mindfulness
Se vuoi iniziare a praticare la meditazione mindfulness, ecco alcuni consigli che potrebbero esserti utili:
- Trova un luogo tranquillo: cerca un luogo tranquillo dove praticare la meditazione, lontano da distrazioni esterne come il rumore o il traffico.
- Scegli una posizione comoda: scegli una posizione comoda per la meditazione, seduto su una sedia o sdraiato su un tappetino. Da seduto assicurati di avere una buona postura, con la schiena dritta ma rilassata.
- Scegli una durata adeguata: inizia con una durata breve per la tua meditazione, ad esempio 5 o 10 minuti, e aumenta gradualmente la durata man mano che ti senti più a tuo agio.
- Scegli una frequenza adeguata: inizia con una frequenza di meditazione adeguata per te, ad esempio una volta al giorno o una volta alla settimana, e aumenta gradualmente la frequenza man mano che ti senti più a tuo agio.
- Scegli un tipo di meditazione adeguato: esistono diversi tipi di meditazione mindfulness, come quelli che ho descritto in precedenza. Scegli quello che ritieni più adeguato per te e non esitare a sperimentare diversi tipi per trovare quello che funziona meglio per te.
- Sii paziente: la meditazione richiede tempo e pratica per diventare più facile e piacevole. Sii paziente con te stesso e ricorda che è normale che la mente vada da un pensiero all’altro durante la meditazione. Con il tempo e la pratica, la mente diventerà più concentrata.
La meditazione mindfulness è una pratica che consiste nel prestare attenzione al momento presente in modo non giudicante. Si tratta di una tecnica di meditazione che ha come obiettivo quello di portare l’attenzione al respiro e ai sensi, in modo da aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. In questo articolo esamineremo in dettaglio cos’è la meditazione mindfulness, come praticarla e quali sono i suoi benefici per la salute mentale e fisica.
Cos’è la meditazione mindfulness: un po’ di storia
La meditazione mindfulness ha le sue radici nella pratica del Buddhismo, dove è conosciuta come “vipassana” o “sati”. La parola “vipassana” significa “vedere chiaramente” o “comprendere profondamente”, mentre “sati” significa “essere presenti” o “ricordarsi di”. La meditazione mindfulness è stata poi introdotta in occidente negli anni ’70 dallo psicologo statunitense Jon Kabat-Zinn, che ha sviluppato il programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (Mindfulness-Based Stress Reduction, MBSR) presso l’Università del Massachusetts. Il programma MBSR è stato progettato per aiutare le persone a gestire lo stress, il dolore e altre condizioni di salute attraverso la pratica della meditazione mindfulness e di altre tecniche di consapevolezza. Da allora, la meditazione mindfulness è diventata sempre più popolare in occidente e viene utilizzata in molti contesti, come ad esempio la terapia, la scuola e il lavoro. Oggi, la meditazione mindfulness è riconosciuta come una pratica efficace per ridurre lo stress e l’ansia e migliorare la salute mentale e fisica.
Tipi di meditazione mindfulness
Esistono diversi tipi di meditazione mindfulness, ognuno dei quali si concentra su un aspetto specifico della consapevolezza. Ecco alcuni dei tipi di meditazione mindfulness più comuni:
- Meditazione della consapevolezza del respiro: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione al respiro, osservando il movimento dell’aria che entra e esce dai polmoni. Si tratta di una tecnica di base della meditazione mindfulness e può essere utilizzata come punto di partenza per altre tecniche.
- Meditazione della consapevolezza del corpo: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione alle sensazioni del corpo, come ad esempio il contatto dei piedi con il pavimento o il movimento della respirazione. Si tratta di una tecnica utile per rilassare il corpo e la mente.
- Meditazione della gratitudine: in questo tipo di meditazione, si cerca di concentrarsi sulla gratitudine, riflettendo su ciò per cui si è grati nella vita. Si tratta di una tecnica utile per migliorare l’atteggiamento mentale e aumentare il benessere.
- Meditazione della compassione: questo tipo di meditazione consiste nel portare l’attenzione sulla compassione e sulla gentilezza verso se stessi e gli altri. Si tratta di una tecnica utile per aumentare l’empatia e la comprensione verso gli altri.
- Meditazione della consapevolezza dei pensieri: in questo tipo di meditazione, si osservano i pensieri senza giudicarli né reagire ad essi. Si tratta di una tecnica utile per gestire i pensieri negativi e aumentare la consapevolezza di se stessi.
Questi sono solo alcuni esempi dei tipi di meditazione mindfulness che esistono. La scelta del tipo di meditazione dipende dalle proprie preferenze e dalle proprie esigenze. È importante sperimentare diversi tipi di meditazione per trovare quello che funziona meglio per sé.
Come praticare la meditazione mindfulness
La meditazione mindfulness può essere praticata in molti modi diversi, ma in generale si tratta di sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda, chiudere gli occhi e portare l’attenzione al respiro. Quando si pratica la meditazione mindfulness, è importante cercare di essere presenti al momento presente e non distrarsi con i pensieri o con i rumori esterni. Se si viene distratti, basta gentilmente riportare l’attenzione al respiro. La meditazione mindfulness può essere praticata per pochi minuti al giorno, ma anche per periodi più lunghi, come ad esempio 30 o 40 minuti.
È importante trovare il tempo e il luogo adeguato per praticare, in modo da poter concentrarsi al meglio. A volte può essere utile utilizzare una guida audio o un’app per la meditazione per aiutare a concentrarsi. La meditazione mindfulness può essere praticata da chiunque, indipendentemente dal livello di esperienza o dalla propria fede religiosa.
I benefici della meditazione mindfulness
La meditazione mindfulness può avere molti benefici per la salute mentale e fisica. Alcuni studi hanno dimostrato che la pratica della meditazione mindfulness può aiutare a ridurre lo stress, l’ansia, la depressione e il dolore cronico. Inoltre, la meditazione mindfulness può migliorare la concentrazione, la memoria e la capacità di prendere decisioni.
La meditazione mindfulness può anche avere benefici per il corpo fisico. Alcuni studi hanno dimostrato che la pratica della meditazione mindfulness può ridurre la pressione sanguigna, abbassare il colesterolo e aiutare a gestire il peso. Inoltre, la meditazione mindfulness può aumentare il sistema immunitario e ridurre il rischio di malattie come il diabete e le malattie cardiovascolari.
Ecco alcuni dei benefici scientificamente dimostrati della meditazione mindfulness:
- Riduzione dello stress e dell’ansia: diverse ricerche hanno dimostrato che la pratica regolare della meditazione mindfulness può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) ha portato a una significativa riduzione dello stress e dell’ansia nei partecipanti.
- Riduzione della depressione: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può essere efficace nel trattamento della depressione. Uno studio del 2016 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione dei sintomi depressivi nei partecipanti.
- Miglioramento della memoria e della concentrazione: la meditazione mindfulness può aiutare a migliorare la memoria e la concentrazione. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che la pratica della meditazione mindfulness ha portato a un significativo miglioramento della memoria di lavoro nei partecipanti.
- Riduzione del dolore cronico: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può essere efficace nel gestire il dolore cronico. Uno studio del 2016 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione del dolore e dell’impatto del dolore sulla qualità della vita nei partecipanti con dolore cronico.
- Riduzione della pressione sanguigna: alcune ricerche hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può aiutare a ridurre la pressione sanguigna. Uno studio del 2014 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a una significativa riduzione della pressione sanguigna sistolica (la pressione sanguigna massima) nei partecipanti con pressione sanguigna elevata.
- Miglioramento del sistema immunitario: alcuni studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness può aiutare a migliorare il sistema immunitario. Uno studio del 2003 ha ad esempio mostrato che il programma MBSR ha portato a un aumento dei livelli di immunoglobuline A (un tipo di anticorpo) nei partecipanti, indicando un miglioramento del sistema immunitario.
Questi sono solo alcuni esempi dei benefici scientificamente dimostrati della meditazione mindfulness. La ricerca sui benefici della meditazione mindfulness è ancora in corso e sono stati ottenuti molti altri risultati interessanti.
Come integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana
La meditazione mindfulness può essere praticata in molti modi diversi, non solo seduti o sdraiati in una posizione di meditazione. Ad esempio, è possibile praticare la meditazione mindfulness camminando, facendo yoga o anche mentre si fa un’attività semplice come lavare i piatti. L’importante è cercare di essere presenti al momento presente e portare l’attenzione al respiro e ai sensi. Si può anche cercare di integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana, ad esempio prestando attenzione ai sapori e agli odori del cibo che si sta mangiando o cercando di essere presenti alle sensazioni del corpo mentre si fa un’attività fisica.
Integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana può essere un modo efficace per trarre beneficio dalla pratica anche nei momenti della giornata in cui non si è seduti a meditare. Ecco alcuni consigli per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana:
- Inizia la giornata con una meditazione: un modo semplice per iniziare a integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è dedicare alcuni minuti al risveglio a una breve meditazione. Si può sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda e portare l’attenzione al respiro.
- Sii presente durante le attività quotidiane: un altro modo per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è cercare di essere presenti durante le attività quotidiane, come ad esempio fare la doccia o cucinare. Si può cercare di prestare attenzione ai sensi e alle sensazioni del corpo mentre si svolge l’attività .
- Usa i segnali per ricordarti di essere presente: si può utilizzare un oggetto o una parola come segnale per ricordarsi di essere presenti durante la giornata. Ad esempio, si può posare una pietra sulla scrivania come promemoria per prendersi un momento per concentrarsi sul respiro o si può usare una parola come “consapevolezza” come segnale per ricordarsi di prestare attenzione alle sensazioni del momento.
- Pratica la meditazione mindfulness durante i momenti di attesa: ad esempio in fila al supermercato o in attesa che il semaforo diventi verde, possono essere utilizzati per praticare la meditazione mindfulness. Si può cercare di portare l’attenzione al respiro o alle sensazioni del corpo in quel momento.
- Pratica la meditazione mindfulness prima di andare a dormire: un’altra opportunità per integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana è dedicare alcuni minuti prima di andare a dormire a una breve meditazione. Si può sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda e portare l’attenzione al respiro, aiutando a rilassare il corpo e la mente per un sonno riposante.
Questi sono solo alcuni esempi di come integrare la meditazione mindfulness nella vita quotidiana. L’importante è trovare il modo che funziona meglio per sé e fare in modo che la pratica diventi una parte naturale della vita.
Difficoltà nella pratica della meditazione mindfulness e come superarle
La meditazione mindfulness può presentare alcune difficoltà quando si inizia a praticarla, ma con il tempo e la pratica, queste difficoltà tendono a diminuire. Ecco alcune delle difficoltà più comuni nella pratica della meditazione mindfulness e alcuni consigli su come superarle:
- Attenzione che continua a vagare: durante la meditazione, è normale che la mente vada da un pensiero all’altro. Se l’attenzione continua a vagare, basta gentilmente riportarla al respiro o alla sensazione del corpo senza giudicarsi. Con il tempo e la pratica, la mente diventerà più concentrata.
- Impazienza: durante la meditazione, è normale che si possa sentire impazienti o annoiati. In questi casi, può essere utile ricordare che la meditazione non è un modo per ottenere qualcosa, ma un modo per essere presenti al momento. Si può anche cercare di accettare l’impazienza senza giudicarla, osservandola come un’altra sensazione temporanea nel corpo.
- Giudizio: durante la meditazione, può essere facile giudicare se stessi o la propria pratica. Si può cercare di lasciare andare questo giudizio e ricordare che la meditazione è un modo per prendersi cura di se stessi, non per raggiungere un certo obiettivo o per essere perfetti.
- Sonnolenza: durante la meditazione, è normale che si possa sentire sonnolenti o assonnati. Si può cercare di mantenere una posizione comoda ma sveglia e, se necessario, aprire gli occhi per un momento per stimolare la mente.
- Distrazioni esterne: durante la meditazione, può essere difficile ignorare le distrazioni esterne come il rumore o il telefono che suona. Si può cercare di accettare queste distrazioni senza reagire e gentilmente riportare l’attenzione al respiro o alla sensazione del corpo.
- Mancanza di tempo: può essere difficile trovare il tempo per praticare la meditazione mindfulness, soprattutto se si ha una vita molto impegnata. In questi casi, può essere utile cercare di integrare la meditazione nella vita quotidiana come suggerito in precedenza, o di scegliere una meditazione breve ma intensa al giorno invece di una lunga ma meno frequente.
Con il tempo e la pratica, queste difficoltà tendono a diminuire e la meditazione diventerà sempre più facile e piacevole. È importante essere pazienti con se stessi e ricordare che la meditazione è un processo continuo e non un risultato da raggiungere.
Consigli per iniziare a praticare la meditazione mindfulness
Se vuoi iniziare a praticare la meditazione mindfulness, ecco alcuni consigli che potrebbero esserti utili:
- Trova un luogo tranquillo: cerca un luogo tranquillo dove praticare la meditazione, lontano da distrazioni esterne come il rumore o il traffico.
- Scegli una posizione comoda: scegli una posizione comoda per la meditazione, seduto su una sedia o sdraiato su un tappetino. Da seduto assicurati di avere una buona postura, con la schiena dritta ma rilassata.
- Scegli una durata adeguata: inizia con una durata breve per la tua meditazione, ad esempio 5 o 10 minuti, e aumenta gradualmente la durata man mano che ti senti più a tuo agio.
- Scegli una frequenza adeguata: inizia con una frequenza di meditazione adeguata per te, ad esempio una volta al giorno o una volta alla settimana, e aumenta gradualmente la frequenza man mano che ti senti più a tuo agio.
- Scegli un tipo di meditazione adeguato: esistono diversi tipi di meditazione mindfulness, come quelli che ho descritto in precedenza. Scegli quello che ritieni più adeguato per te e non esitare a sperimentare diversi tipi per trovare quello che funziona meglio per te.
- Sii paziente: la meditazione richiede tempo e pratica per diventare più facile e piacevole. Sii paziente con te stesso e ricorda che è normale che la mente vada da un pensiero all’altro durante la meditazione. Con il tempo e la pratica, la mente diventerà più concentrata.
L’idea di distillare gli oli e l’invenzione della distillazione a vapore fu attribuita all’alchimista arabo Ibn Sina. Gli aromaterapeuti gli sono debitori dal momento che la sua innovazione ha permesso a diverse persone di acquisire gli oli naturali presenti nei materiali vegetali naturali e usarli nella sua forma liquida per facilitare le varie attività di guarigione.Gli oli essenziali vengono estratti dai materiali vegetali mediante metodi di rimozione adatti alla specifica parte vegetale contenente gli oli. In sostanza gli oli essenziali sono i liquidi che vengono isolati dalle piante quando vengono introdotti nei solventi – sono versioni liquefatte delle piante!I metodi di estrazione più diffusi includono: Distillazione di vapore, Estrazione di solventi, Estrazione di CO2, Macerazione, Enfleurage, Estrazione a freddo e Distillazione di acqua. Il metodo di estrazione influisce sulla qualità dell’olio essenziale mediante pressione e temperature applicate.Le estrazioni vengono utilizzate per ottenere i costituenti botanici attivi di una pianta che fungono da “forza vitale”. Essenzialmente sono la versione liquefatta di una pianta, e consentono efficacemente ai suoi composti benefici di raggiungere il flusso sanguigno più velocemente di quanto non farebbero semplicemente consumando la pianta.Un estratto di erbe viene prodotto quando un materiale botanico viene introdotto in un solvente in cui alcuni componenti del materiale vegetale si dissolvono. In definitiva, il solvente viene infuso con i materiali botanici che ha estratto dalla pianta di origine, e questo è ciò che viene definito “estratto”. La soluzione che rimane alla fine del processo può essere liquida, o il liquido può essere rimosso per trasformare i resti del botanico in un solido. I solventi possono agire come conservanti o agenti che aiutano le cellule vegetali a disgregarsi e a rilasciare il loro contenuto. Analizziamo uno di questi processi di estrazione degli oli essenziali, quello della distillazione in corrente di vapore: vediamo nello specifico in che cosa consiste e come funziona.
Distillazione in corrente di vapore: cos’è e come funziona
La distillazione tramite vapore è il metodo più popolare utilizzato per estrarre e isolare gli oli essenziali dalle piante per l’uso e gli stessi in prodotti naturali. Questo accade quando il vapore vaporizza i composti volatili del materiale vegetale, che alla fine passano attraverso un processo di condensazione e raccolta.Alcuni oli, come la lavanda sono sensibili al calore (termolabile) e con questo metodo di estrazione, l’olio non viene danneggiato e gli ingredienti come l’acetato di linalile non si decompongono in linalolo e acido acetico.Le dimensioni e il materiale della camera di cottura, iltipo di condensatore e il separatore possono modificare il risultato.Ad esempio, le camere di cottura migliori sono realizzate in metallo non reattivo, ciò minimizza l’adulterazione dell’olio essenziale (modificato) da metalli reattivi come rame e alluminio.Il miglior metallo che non è reattivo è l’ acciaio inossidabile! Inoltre, la distillazione verticale del vapore sembra produrre l ‘olio della migliore qualità durante la distillazione degli oli essenziali. Non c’è il rischio di surriscaldamento del materiale vegetale!
Estrazione degli oli essenziali: ecco le fasi del processo di distillazione:
- Il materiale vegetale viene raccolto in un grande contenitore in acciaio inossidabile, o ancora più diffuso è il distillatore per gli oli essenziali in rame.
- Il vapore generato dall’ebollizione dell’acqua viene iniettato nella pareti cellulari della pianta (materiale vegetale contenente gli oli desiderati) fino a provocarne la rottura e la fuoriuscita dell’essenza, che viene prima vaporizzata e poi trasportata in un condensatore, infine riportata allo stato liquido. L’acqua e l’olio vengono quindi separati in olio essenziale, che galleggia in superficie poichè ha una densità inferiore, e acqua distillata.
- I composti della pianta vaporizzata viaggiano nel pallone di condensazione o condensatore. Qui, due tubi separati rendono possibile l’uscita dell’acqua calda e l’ingresso di acqua fredda nel condensatore. Questo trasforma il vapore freddo di nuovo in forma liquida.
- Il sottoprodotto liquido aromatico scende dal condensatore e si raccoglie all’interno di un recipiente sottostante, chiamato Separatore. Poiché l’acqua e l’olio non si mescolano, l’olio essenziale galleggia sopra l’acqua. Da qui, viene sottratto. Alcuni oli essenziali sono più pesanti dell’acqua, come l’olio essenziale di chiodi di garofano, quindi in questo caso restano sul fondo del separatore.
La distillazione è riservata alle piante che sono in grado di produrre un olio essenziale e non sono facilmente danneggiabili dal calore. Il gelsomino, ad esempio, è uno degli oli aromatici più ambiti al mondo ma non può essere distillato senza un grave degrado termico che distrugge le proprietà aromatiche che lo rendono così prezioso.La quantità di tempo per la distillazione per lotto di materiale vegetale ha una vasta gamma che dipende dalla qualità dell’olio richiesto e dal materiale vegetale stesso.Ad esempio, la lavanda può essere distillata in una o due ore a seconda delle dimensioni del lotto, mentre il chiodo di garofano o la cannella impiegano molto più tempo.I diversi tempi di distillazione di una particolare pianta creeranno diversi gradi. Ylang Ylang, un olio aromatico pregiato, ha diversi gradi (extra, 1, 2, 3 e scuro) che sono indicativi del tempo di distillazione:con “extra” e 1 si indica il tempo più breve, che produce il rendimento più basso, le migliori proprietà aromatiche e il prezzo più alto. Il grado 3 e lo scuro producono più olio a causa del tempo di distillazione più lungo, ma non sono considerati fragranti, questi gradi sono solitamente destinati a scopi industriali.La temperatura per la distillazione del vapore è di solito compresa tra 140-212 gradi Fahrenheit. Poiché diverse piante richiedono pressioni, tempi e temperature differenti, l’utilizzo di questo particolare metodo di distillazione consente di regolare la temperatura in base al tipo di pianta, permettendo cosi di ottenere composti purissimi.Ad esempio l’olio essenziale di sandalo hawaiano subisce una procedura laboriosa e tempestiva. Per raccogliere l’olio dal legno attuale, gli strati esterni del legno vengono strappati dal durame.Il durame viene quindi scheggiato, filtrato e quindi nuovamente scheggiato in pezzi più fini prima di sottoporsi a un processo di distillazione a vapore di 36 ore di alta pressione e calore elevato.L’intero processo richiede enormi quantità di carburante, energia e tempo, rendendo così prezioso questo olio essenziale. In confronto, il processo di distillazione a vapore della menta richiede in genere meno di due ore, con calore e pressione molto bassi.Quasi tutti gli oli essenziali sono distillati in un unico processo, ad eccezione è dell’ylang ylang perché è molto apprezzato nell’industria dei profumi, dove si desiderano diversi composti aromatici dipendenti dal loro peso molecolare e dal loro aroma. In questo caso i fiori vengono distillati a vapore in un unico processo in modo che tutti i composti aromatici provenienti dal materiale vegetale vengano raccolti.
I nostri consigli:
L’idea di distillare gli oli e l’invenzione della distillazione a vapore fu attribuita all’alchimista arabo Ibn Sina. Gli aromaterapeuti gli sono debitori dal momento che la sua innovazione ha permesso a diverse persone di acquisire gli oli naturali presenti nei materiali vegetali naturali e usarli nella sua forma liquida per facilitare le varie attività di guarigione.Gli oli essenziali vengono estratti dai materiali vegetali mediante metodi di rimozione adatti alla specifica parte vegetale contenente gli oli. In sostanza gli oli essenziali sono i liquidi che vengono isolati dalle piante quando vengono introdotti nei solventi – sono versioni liquefatte delle piante!I metodi di estrazione più diffusi includono: Distillazione di vapore, Estrazione di solventi, Estrazione di CO2, Macerazione, Enfleurage, Estrazione a freddo e Distillazione di acqua. Il metodo di estrazione influisce sulla qualità dell’olio essenziale mediante pressione e temperature applicate.Le estrazioni vengono utilizzate per ottenere i costituenti botanici attivi di una pianta che fungono da “forza vitale”. Essenzialmente sono la versione liquefatta di una pianta, e consentono efficacemente ai suoi composti benefici di raggiungere il flusso sanguigno più velocemente di quanto non farebbero semplicemente consumando la pianta.Un estratto di erbe viene prodotto quando un materiale botanico viene introdotto in un solvente in cui alcuni componenti del materiale vegetale si dissolvono. In definitiva, il solvente viene infuso con i materiali botanici che ha estratto dalla pianta di origine, e questo è ciò che viene definito “estratto”. La soluzione che rimane alla fine del processo può essere liquida, o il liquido può essere rimosso per trasformare i resti del botanico in un solido. I solventi possono agire come conservanti o agenti che aiutano le cellule vegetali a disgregarsi e a rilasciare il loro contenuto. Analizziamo uno di questi processi di estrazione degli oli essenziali, quello della distillazione in corrente di vapore: vediamo nello specifico in che cosa consiste e come funziona.
Distillazione in corrente di vapore: cos’è e come funziona
La distillazione tramite vapore è il metodo più popolare utilizzato per estrarre e isolare gli oli essenziali dalle piante per l’uso e gli stessi in prodotti naturali. Questo accade quando il vapore vaporizza i composti volatili del materiale vegetale, che alla fine passano attraverso un processo di condensazione e raccolta.Alcuni oli, come la lavanda sono sensibili al calore (termolabile) e con questo metodo di estrazione, l’olio non viene danneggiato e gli ingredienti come l’acetato di linalile non si decompongono in linalolo e acido acetico.Le dimensioni e il materiale della camera di cottura, iltipo di condensatore e il separatore possono modificare il risultato.Ad esempio, le camere di cottura migliori sono realizzate in metallo non reattivo, ciò minimizza l’adulterazione dell’olio essenziale (modificato) da metalli reattivi come rame e alluminio.Il miglior metallo che non è reattivo è l’ acciaio inossidabile! Inoltre, la distillazione verticale del vapore sembra produrre l ‘olio della migliore qualità durante la distillazione degli oli essenziali. Non c’è il rischio di surriscaldamento del materiale vegetale!
Estrazione degli oli essenziali: ecco le fasi del processo di distillazione:
- Il materiale vegetale viene raccolto in un grande contenitore in acciaio inossidabile, o ancora più diffuso è il distillatore per gli oli essenziali in rame.
- Il vapore generato dall’ebollizione dell’acqua viene iniettato nella pareti cellulari della pianta (materiale vegetale contenente gli oli desiderati) fino a provocarne la rottura e la fuoriuscita dell’essenza, che viene prima vaporizzata e poi trasportata in un condensatore, infine riportata allo stato liquido. L’acqua e l’olio vengono quindi separati in olio essenziale, che galleggia in superficie poichè ha una densità inferiore, e acqua distillata.
- I composti della pianta vaporizzata viaggiano nel pallone di condensazione o condensatore. Qui, due tubi separati rendono possibile l’uscita dell’acqua calda e l’ingresso di acqua fredda nel condensatore. Questo trasforma il vapore freddo di nuovo in forma liquida.
- Il sottoprodotto liquido aromatico scende dal condensatore e si raccoglie all’interno di un recipiente sottostante, chiamato Separatore. Poiché l’acqua e l’olio non si mescolano, l’olio essenziale galleggia sopra l’acqua. Da qui, viene sottratto. Alcuni oli essenziali sono più pesanti dell’acqua, come l’olio essenziale di chiodi di garofano, quindi in questo caso restano sul fondo del separatore.
La distillazione è riservata alle piante che sono in grado di produrre un olio essenziale e non sono facilmente danneggiabili dal calore. Il gelsomino, ad esempio, è uno degli oli aromatici più ambiti al mondo ma non può essere distillato senza un grave degrado termico che distrugge le proprietà aromatiche che lo rendono così prezioso.La quantità di tempo per la distillazione per lotto di materiale vegetale ha una vasta gamma che dipende dalla qualità dell’olio richiesto e dal materiale vegetale stesso.Ad esempio, la lavanda può essere distillata in una o due ore a seconda delle dimensioni del lotto, mentre il chiodo di garofano o la cannella impiegano molto più tempo.I diversi tempi di distillazione di una particolare pianta creeranno diversi gradi. Ylang Ylang, un olio aromatico pregiato, ha diversi gradi (extra, 1, 2, 3 e scuro) che sono indicativi del tempo di distillazione:con “extra” e 1 si indica il tempo più breve, che produce il rendimento più basso, le migliori proprietà aromatiche e il prezzo più alto. Il grado 3 e lo scuro producono più olio a causa del tempo di distillazione più lungo, ma non sono considerati fragranti, questi gradi sono solitamente destinati a scopi industriali.La temperatura per la distillazione del vapore è di solito compresa tra 140-212 gradi Fahrenheit. Poiché diverse piante richiedono pressioni, tempi e temperature differenti, l’utilizzo di questo particolare metodo di distillazione consente di regolare la temperatura in base al tipo di pianta, permettendo cosi di ottenere composti purissimi.Ad esempio l’olio essenziale di sandalo hawaiano subisce una procedura laboriosa e tempestiva. Per raccogliere l’olio dal legno attuale, gli strati esterni del legno vengono strappati dal durame.Il durame viene quindi scheggiato, filtrato e quindi nuovamente scheggiato in pezzi più fini prima di sottoporsi a un processo di distillazione a vapore di 36 ore di alta pressione e calore elevato.L’intero processo richiede enormi quantità di carburante, energia e tempo, rendendo così prezioso questo olio essenziale. In confronto, il processo di distillazione a vapore della menta richiede in genere meno di due ore, con calore e pressione molto bassi.Quasi tutti gli oli essenziali sono distillati in un unico processo, ad eccezione è dell’ylang ylang perché è molto apprezzato nell’industria dei profumi, dove si desiderano diversi composti aromatici dipendenti dal loro peso molecolare e dal loro aroma. In questo caso i fiori vengono distillati a vapore in un unico processo in modo che tutti i composti aromatici provenienti dal materiale vegetale vengano raccolti.
I nostri consigli:
Oggi parlerò degli oli essenziali per raffreddore, che per mia esperienza personale, sono tra i migliori rimedi naturali in grado di aiutarci a migliorare, o meglio, a combattere più velocemente possibile e quindi a liberarci dal fastidiosissimo raffreddore che tanto ci tormenta.
Cos’è un raffreddore?
E’ un infezione virale contagiosa tra le più comuni. Influenza l’apparato respiratorio superiore, incluso gola, naso, laringe e seni paranasali.Mediamente una persona adulta può raffreddarsi dalle 2 alle 3 volte all’anno, mentre i bambini possono arrivare a 6-8.Il raffreddore è più comune nei mesi freddi e umidi.
Quali sono i sintomi del raffreddore?
Alcuni dei sintomi più comuni sono:
- Starnuti
- Congestione
- Prurito agli occhi
- Naso chiuso
- Naso che cola
- Mal di testa
- Gola infiammata
- Febbre
- Stanchezza
- Dolori muscolari
La durata di un raffreddore può arrivare anche a 10 giorni, e gli oli essenziali appunto possono aiutarci ad alleviare i sintomi e a liberarcene più velocemente.
Utilizzo degli oli essenziali per il raffreddore
Gli oli essenziali per raffreddore, quelli di cui parlerò, sono sostanze potenti dotate di proprietà antivirali, antisettiche, disinfettanti, antinfiammatorie, analgesiche, antistatiche, ecc. Dunque ottimi rimedi naturali contro il raffreddore i quali ci aiuteranno a trattare appunto naturalmente l’infezione virale.
Oli essenziali per raffreddore: Cosa occorre per sfruttarli al meglio?
Oltre alle miscele di cui parlerò di seguito dovrai munirti di un buon diffusore di oli essenziali! Ritengo che questa guida ti aiuterà ad individuare quello più adatto alle tue esigenze: Diffusori per oli essenziali: i migliori vaporizzatoriIo personalmente utilizzo il modello Aiho da 500ml di cui mi ritengo molto soddisfatta, funziona benissimo, è molto efficace, silenzioso e può essere utilizzato in qualsiasi stanza ottenendo il massimo dagli oli.Qui puoi trovare il modello che ho scelto: diffusore di aromi Aiho
Gli oli essenziali adatti a curare il raffreddore
Origano
L’olio essenziale di Origano è fantastico per liberarsi dai raffreddori. Diffondendolo tramite diffusore distruggerai i germi, purificando l’aria e consentendoti di alleviare il raffreddore e respirare meglio.
Albero del tè (Tea Tree)
L’albero del tè è un potente disinfettante, viene derivato dalla pianta della Melaleuca. Ha proprietà antibatteriche, antivirali, antimicotiche e antimicrobiche. Uccide i germi e allevia la congestione.
Eucalipto
L’olio di eucalipto aiuta a liberare il naso ostruito migliorando la respirazione. Ottimo anche per calmare il mal di gola.
Limone
L’olio essenziale di limone ha proprietà disinfettanti, ottimo per purificare l’aria dai germi. Migliora l’umore e riduce il senso di intontimento che genera appunto il raffreddore.
Timo
L’olio essenziale di timo è un altro potente disinfettante adatto a purificare l’aria e ad uccidere i germi.
Incenso
L’olio di incenso è un potente olio essenziale, ottimo per combattere le infezioni e a supportare il sistema respiratorio.
Arancia dolce
L’olio essenziale di arancia dolce ha proprietà antinfiammatorie e antisettiche.Ti segnalo per efficacia anche gli oli essenziali di :Zenzero, Pepe nero, Lavanda e Rosmarino.
Come utilizzare gli oli essenziali contro il raffreddore?
Puoi utilizzare gli oli essenziali singolarmente oppure creando delle miscele. In questo articolo ti proporrò una serie di rimedi naturali da poter utilizzare per combattere il raffreddore.
Cosa occorre:
- Olio essenziale di menta piperita, di tea tree (albero del tè), di eucalipto e di limone;
- Una siringa nuova;
- Una ciotolina;
- Un cucchiaino;
- Uno stuzzicadenti;
- Una bottiglietta vuota in vetro di colore scuro da 15 ml, con contagocce.
Procedimento:
- Versa nella ciotolina ½ cucchiaino di olio essenziale di menta piperita, ½ cucchiaino di olio essenziale di tea tree, ¼ di cucchiaino di olio essenziale di eucalipto e ¼ di cucchiaino di olio essenziale di limone
- Mescola bene gli oli essenziali che hai inserito nella ciotola attraverso uno stuzzicadenti.
- Tramite la siringa nuova trasferisci la miscela all’interno della bottiglietta.
- Ora la miscela è pronta per essere utilizzata.
Come utilizzare questa ricetta?
Per riscaldarsi
Mescola 3 gocce della miscela in un cucchiaio di olio vettore. Applicalo sul petto, sulla schiena, sulla gola, sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi e copriti con una coperta per scaldarti.
Inalazione di vapore
L’inalazione dei vapori degli oli essenziali è una tra le soluzioni più efficaci per combattere il raffreddore.Versa in una ciotola circa 2 tazze di acqua bollente, aggiungi 2 gocce di oli essenziali tra quelli menzionati sopra (in questo caso consiglio di preferire quelli biologici) in alternativa puoi utilizzare la miscela, prendi un asciugamano poggiala sul tuo capo, avvicinati alla bacinella creando una tenda.Inala i vapori per circa 10 minuti otterrai un sollievo immediato, puoi ripetere l’operazione 3-4 volte al giorno.
Diffusore
Inserisci all’interno del serbatoio del diffusore di oli essenziali dell’acqua distillata a seconda della capacità dello stesso e 6 gocce di questa miscela, quindi lascia diffondere l’aroma nella stanza in cui ti trovi per un tempo che va da 15 a 60 minuti.
Bagno caldo
Inserisci in una ciotolina dalle 10 alle 15 gocce della miscela preparata precedentemente e 2 cucchiai di olio di cocco e mescola bene.Riempi la vasca da bagno con acqua calda e versa il composto appena creato e mescola con le mani. Immergiti e goditi il tuo bagno caldo.Passiamo ora alla creazione di altre miscele per combattere il raffreddore da utilizzare tramite diffusore di oli essenziali.
Altre miscele di oli essenziali per raffreddore che puoi realizzare:
Supporto stagionale
- 3 gocce di limone
- 3 gocce di menta piperita
- 3 gocce di lavanda
Pulizia dei seni nasali
- 3 gocce di menta piperita
- 3 gocce di limone
- 3 gocce di eucalipto
Distruzione dei germi
- 3 gocce di tea tree
- 2 gocce di lavanda
- 2 gocce di menta piperita
Migliorare la respirazione
- 3 gocce di eucalipto
- 3 gocce di menta piperita
- 3 gocce di rosmarino
Alleviare il raffreddore
- 5 gocce di rosmarino
- 4 gocce di eucalipto
- 4 gocce di menta piperita
- 3 gocce di cipresso
- 2 gocce di limone
Rafforzare il sistema immunitario
- 2 gocce di menta piperita
- 2 gocce di limone
- 2 gocce di eucalipto
- 1 goccia di rosmarino
- 1 goccia di lime
- 1 goccia di chiodi di garofano
Alleviare il mal di testa
- 2 gocce di maggiorana
- 2 gocce di timo
- 2 gocce di rosmarino
- 2 gocce di menta piperita
- 2 gocce di lavanda
Consiglio l’utilizzo di oli essenziali biologici, soprattutto se questi vanno a contatto con la pelle o se inalati direttamente, ma se sei amante del risparmio e non vuoi acquistarli singolarmente spendendo una cifra potresti prendere in considerazione l’acquisto di cofanetti assortiti dove troverai la maggior parte degli oli essenziali menzionati ad un prezzo sicuramente molto più accessibile: Cofanetto da 16 oli essenziali oppure il Cofanetto da 20. Puoi acquistare gli oli essenziali in kit, cosi non spenderai un capitale acquistandoli singolarmente! Ecco i kit che ti consigliamo:[go_pricing id=”kitcofanetto_oliessenziali”]
Come utilizzare queste miscele?
Aggiungi la quantità di acqua distillata all’interno del serbatoio del tuo diffusore (la quantità dipende dalla capienza dello stesso), aggiungi le gocce di olio essenziale a seconda della ricetta che hai scelto di utilizzare e lascia che il diffusore diffonda l’aroma nella stanza per 15-60 minuti.
Oggi parlerò degli oli essenziali per raffreddore, che per mia esperienza personale, sono tra i migliori rimedi naturali in grado di aiutarci a migliorare, o meglio, a combattere più velocemente possibile e quindi a liberarci dal fastidiosissimo raffreddore che tanto ci tormenta.
Cos’è un raffreddore?
E’ un infezione virale contagiosa tra le più comuni. Influenza l’apparato respiratorio superiore, incluso gola, naso, laringe e seni paranasali.Mediamente una persona adulta può raffreddarsi dalle 2 alle 3 volte all’anno, mentre i bambini possono arrivare a 6-8.Il raffreddore è più comune nei mesi freddi e umidi.
Quali sono i sintomi del raffreddore?
Alcuni dei sintomi più comuni sono:
- Starnuti
- Congestione
- Prurito agli occhi
- Naso chiuso
- Naso che cola
- Mal di testa
- Gola infiammata
- Febbre
- Stanchezza
- Dolori muscolari
La durata di un raffreddore può arrivare anche a 10 giorni, e gli oli essenziali appunto possono aiutarci ad alleviare i sintomi e a liberarcene più velocemente.
Utilizzo degli oli essenziali per il raffreddore
Gli oli essenziali per raffreddore, quelli di cui parlerò, sono sostanze potenti dotate di proprietà antivirali, antisettiche, disinfettanti, antinfiammatorie, analgesiche, antistatiche, ecc. Dunque ottimi rimedi naturali contro il raffreddore i quali ci aiuteranno a trattare appunto naturalmente l’infezione virale.
Oli essenziali per raffreddore: Cosa occorre per sfruttarli al meglio?
Oltre alle miscele di cui parlerò di seguito dovrai munirti di un buon diffusore di oli essenziali! Ritengo che questa guida ti aiuterà ad individuare quello più adatto alle tue esigenze: Diffusori per oli essenziali: i migliori vaporizzatoriIo personalmente utilizzo il modello Aiho da 500ml di cui mi ritengo molto soddisfatta, funziona benissimo, è molto efficace, silenzioso e può essere utilizzato in qualsiasi stanza ottenendo il massimo dagli oli.Qui puoi trovare il modello che ho scelto: diffusore di aromi Aiho
Gli oli essenziali adatti a curare il raffreddore
Origano
L’olio essenziale di Origano è fantastico per liberarsi dai raffreddori. Diffondendolo tramite diffusore distruggerai i germi, purificando l’aria e consentendoti di alleviare il raffreddore e respirare meglio.
Albero del tè (Tea Tree)
L’albero del tè è un potente disinfettante, viene derivato dalla pianta della Melaleuca. Ha proprietà antibatteriche, antivirali, antimicotiche e antimicrobiche. Uccide i germi e allevia la congestione.
Eucalipto
L’olio di eucalipto aiuta a liberare il naso ostruito migliorando la respirazione. Ottimo anche per calmare il mal di gola.
Limone
L’olio essenziale di limone ha proprietà disinfettanti, ottimo per purificare l’aria dai germi. Migliora l’umore e riduce il senso di intontimento che genera appunto il raffreddore.
Timo
L’olio essenziale di timo è un altro potente disinfettante adatto a purificare l’aria e ad uccidere i germi.
Incenso
L’olio di incenso è un potente olio essenziale, ottimo per combattere le infezioni e a supportare il sistema respiratorio.
Arancia dolce
L’olio essenziale di arancia dolce ha proprietà antinfiammatorie e antisettiche.Ti segnalo per efficacia anche gli oli essenziali di :Zenzero, Pepe nero, Lavanda e Rosmarino.
Come utilizzare gli oli essenziali contro il raffreddore?
Puoi utilizzare gli oli essenziali singolarmente oppure creando delle miscele. In questo articolo ti proporrò una serie di rimedi naturali da poter utilizzare per combattere il raffreddore.
Cosa occorre:
- Olio essenziale di menta piperita, di tea tree (albero del tè), di eucalipto e di limone;
- Una siringa nuova;
- Una ciotolina;
- Un cucchiaino;
- Uno stuzzicadenti;
- Una bottiglietta vuota in vetro di colore scuro da 15 ml, con contagocce.
Procedimento:
- Versa nella ciotolina ½ cucchiaino di olio essenziale di menta piperita, ½ cucchiaino di olio essenziale di tea tree, ¼ di cucchiaino di olio essenziale di eucalipto e ¼ di cucchiaino di olio essenziale di limone
- Mescola bene gli oli essenziali che hai inserito nella ciotola attraverso uno stuzzicadenti.
- Tramite la siringa nuova trasferisci la miscela all’interno della bottiglietta.
- Ora la miscela è pronta per essere utilizzata.
Come utilizzare questa ricetta?
Per riscaldarsi
Mescola 3 gocce della miscela in un cucchiaio di olio vettore. Applicalo sul petto, sulla schiena, sulla gola, sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi e copriti con una coperta per scaldarti.
Inalazione di vapore
L’inalazione dei vapori degli oli essenziali è una tra le soluzioni più efficaci per combattere il raffreddore.Versa in una ciotola circa 2 tazze di acqua bollente, aggiungi 2 gocce di oli essenziali tra quelli menzionati sopra (in questo caso consiglio di preferire quelli biologici) in alternativa puoi utilizzare la miscela, prendi un asciugamano poggiala sul tuo capo, avvicinati alla bacinella creando una tenda.Inala i vapori per circa 10 minuti otterrai un sollievo immediato, puoi ripetere l’operazione 3-4 volte al giorno.
Diffusore
Inserisci all’interno del serbatoio del diffusore di oli essenziali dell’acqua distillata a seconda della capacità dello stesso e 6 gocce di questa miscela, quindi lascia diffondere l’aroma nella stanza in cui ti trovi per un tempo che va da 15 a 60 minuti.
Bagno caldo
Inserisci in una ciotolina dalle 10 alle 15 gocce della miscela preparata precedentemente e 2 cucchiai di olio di cocco e mescola bene.Riempi la vasca da bagno con acqua calda e versa il composto appena creato e mescola con le mani. Immergiti e goditi il tuo bagno caldo.Passiamo ora alla creazione di altre miscele per combattere il raffreddore da utilizzare tramite diffusore di oli essenziali.
Altre miscele di oli essenziali per raffreddore che puoi realizzare:
Supporto stagionale
- 3 gocce di limone
- 3 gocce di menta piperita
- 3 gocce di lavanda
Pulizia dei seni nasali
- 3 gocce di menta piperita
- 3 gocce di limone
- 3 gocce di eucalipto
Distruzione dei germi
- 3 gocce di tea tree
- 2 gocce di lavanda
- 2 gocce di menta piperita
Migliorare la respirazione
- 3 gocce di eucalipto
- 3 gocce di menta piperita
- 3 gocce di rosmarino
Alleviare il raffreddore
- 5 gocce di rosmarino
- 4 gocce di eucalipto
- 4 gocce di menta piperita
- 3 gocce di cipresso
- 2 gocce di limone
Rafforzare il sistema immunitario
- 2 gocce di menta piperita
- 2 gocce di limone
- 2 gocce di eucalipto
- 1 goccia di rosmarino
- 1 goccia di lime
- 1 goccia di chiodi di garofano
Alleviare il mal di testa
- 2 gocce di maggiorana
- 2 gocce di timo
- 2 gocce di rosmarino
- 2 gocce di menta piperita
- 2 gocce di lavanda
Consiglio l’utilizzo di oli essenziali biologici, soprattutto se questi vanno a contatto con la pelle o se inalati direttamente, ma se sei amante del risparmio e non vuoi acquistarli singolarmente spendendo una cifra potresti prendere in considerazione l’acquisto di cofanetti assortiti dove troverai la maggior parte degli oli essenziali menzionati ad un prezzo sicuramente molto più accessibile: Cofanetto da 16 oli essenziali oppure il Cofanetto da 20. Puoi acquistare gli oli essenziali in kit, cosi non spenderai un capitale acquistandoli singolarmente! Ecco i kit che ti consigliamo:[go_pricing id=”kitcofanetto_oliessenziali”]
Come utilizzare queste miscele?
Aggiungi la quantità di acqua distillata all’interno del serbatoio del tuo diffusore (la quantità dipende dalla capienza dello stesso), aggiungi le gocce di olio essenziale a seconda della ricetta che hai scelto di utilizzare e lascia che il diffusore diffonda l’aroma nella stanza per 15-60 minuti.
Quando si verifica un attacco di panico, il terrore si impadronisce completamente della vittima, che perde il controllo e si sente come se stesse impazzendo. Questi attacchi possono colpire senza una ragione chiara e soprattutto senza preavviso.Molte persone tendono ad associare gli attacchi di panico a quelli di ansia, ma in realtà sono molto diversi. Gli attacchi d’ansia si verificano per una ragione, ad esempio prima di dover parlare in pubblico. Sono, inoltre, meno intensi, possono durare più a lungo e avvengono in maniera più graduale. Gli attacchi di panico, invece, si manifestano all’improvviso, hanno dei sintomi più intensi e durano molto poco, anche se per la povera vittima questo breve lasso di tempo diventa insopportabile.
Cosa provoca un’attacco di panico?
Gli attacchi di panico sono una reazione del corpo avvenuta al momento sbagliato. Normalmente, quando ci troviamo in una situazione pericolosa, il corpo entra in azione aumentando lo stress e l’adrenalina, che aiuta a reagire velocemente al pericolo.In un attacco di panico, questa reazione avviene senza che vi sia nessun pericolo evidente. I sintomi raggiungono in pochi minuti la loro massima intensità e scompaiono gradualmente entro circa 20 minuti.
Alcuni dei sintomi di un attacco di panico includono:
- Aumento del battito cardiaco
- Dolori al petto
- Iperventilazione
- Difficoltà a respirare
- Tremori
- Pallore
- Sudorazione
- Vampate di calore o sensazione di freddo
- Nausa o vomito
- Vertigini
- Debolezza
- Intorpidimento o formicolio
- Paura di morire
Come possono essere d’aiuto gli oli essenziali?
Grazie alle loro proprietà terapeutiche, gli oli essenziali sono molto utili per prevenire e attenuare gli attacchi di panico. Questi oli contribuiscono a ossigenare il cervello, favoriscono la circolazione sanguigna, alleviano paura ed emozioni negative, favoriscono una facile respirazione e frenano la nausea.
Quali sono i migliori oli essenziali contro gli attacchi di panico?
Lavanda
Lenisce la mente e allevia l’agitazione.[sc name=”oelavandabio”]
Menta piperita
Aiuta a respirare facilmente e favorisce la calma.[sc name=”oementapiperitabio”]
Incenso
Aiuta a stabilizzare il corpo e a ridurre il panico.[sc name=”oeincensobio”]
Ylang Ylang
Lenisce la mente e allevia l’agitazione.[sc name=”oeylangylangbio”]
Sandalo
Aiuta a ridurre il panico.[sc name=”oesandalobio”]
Bergamotto
Riduce la nausea e promuove sensazioni positive.[sc name=”oebergamottobio”]
Vetiver
Ossigena il cervello.[sc name=”oevetiverbio”]
In che modo possiamo utilizzare questi oli essenziali?
- Diffusione:Â Con l’ausilio di un diffusore, diffondete nella stanza 6 gocce di ognuno degli oli sopra citati per un’ora al giorno. Qui dei consigli su come scegliere un diffusore di oli essenziali.
- Inalatore per aromaterapia:Cosa serve:
- Inalatore per aromaterapia
- 2 gocce di olio essenziale di lavanda, 2 di menta piperita, 2 di bergamotto
- 1 goccia di olio essenziale di incenso e 1 goccia di Ylang Ylang
Procedimento:
- Rimuovete lo stoppino dall’inalatore e aggiungete gli oli essenziali.
- Ricollocate lo stoppino.
- Inalare profondamente quando necessario.
- Miscela bagno:Â Mescolate poche gocce degli oli essenziali con i sali di Epsom e immettete nella vasca da bagno.
- Miscela per massaggi:Â Realizzate una miscela per massaggi e chiedete al vostro partner di massaggiarvi schiena, piedi, mani e spalle.
Quando si verifica un attacco di panico, il terrore si impadronisce completamente della vittima, che perde il controllo e si sente come se stesse impazzendo. Questi attacchi possono colpire senza una ragione chiara e soprattutto senza preavviso.Molte persone tendono ad associare gli attacchi di panico a quelli di ansia, ma in realtà sono molto diversi. Gli attacchi d’ansia si verificano per una ragione, ad esempio prima di dover parlare in pubblico. Sono, inoltre, meno intensi, possono durare più a lungo e avvengono in maniera più graduale. Gli attacchi di panico, invece, si manifestano all’improvviso, hanno dei sintomi più intensi e durano molto poco, anche se per la povera vittima questo breve lasso di tempo diventa insopportabile.
Cosa provoca un’attacco di panico?
Gli attacchi di panico sono una reazione del corpo avvenuta al momento sbagliato. Normalmente, quando ci troviamo in una situazione pericolosa, il corpo entra in azione aumentando lo stress e l’adrenalina, che aiuta a reagire velocemente al pericolo.In un attacco di panico, questa reazione avviene senza che vi sia nessun pericolo evidente. I sintomi raggiungono in pochi minuti la loro massima intensità e scompaiono gradualmente entro circa 20 minuti.
Alcuni dei sintomi di un attacco di panico includono:
- Aumento del battito cardiaco
- Dolori al petto
- Iperventilazione
- Difficoltà a respirare
- Tremori
- Pallore
- Sudorazione
- Vampate di calore o sensazione di freddo
- Nausa o vomito
- Vertigini
- Debolezza
- Intorpidimento o formicolio
- Paura di morire
Come possono essere d’aiuto gli oli essenziali?
Grazie alle loro proprietà terapeutiche, gli oli essenziali sono molto utili per prevenire e attenuare gli attacchi di panico. Questi oli contribuiscono a ossigenare il cervello, favoriscono la circolazione sanguigna, alleviano paura ed emozioni negative, favoriscono una facile respirazione e frenano la nausea.
Quali sono i migliori oli essenziali contro gli attacchi di panico?
Lavanda
Lenisce la mente e allevia l’agitazione.[sc name=”oelavandabio”]
Menta piperita
Aiuta a respirare facilmente e favorisce la calma.[sc name=”oementapiperitabio”]
Incenso
Aiuta a stabilizzare il corpo e a ridurre il panico.[sc name=”oeincensobio”]
Ylang Ylang
Lenisce la mente e allevia l’agitazione.[sc name=”oeylangylangbio”]
Sandalo
Aiuta a ridurre il panico.[sc name=”oesandalobio”]
Bergamotto
Riduce la nausea e promuove sensazioni positive.[sc name=”oebergamottobio”]
Vetiver
Ossigena il cervello.[sc name=”oevetiverbio”]
In che modo possiamo utilizzare questi oli essenziali?
- Diffusione:Â Con l’ausilio di un diffusore, diffondete nella stanza 6 gocce di ognuno degli oli sopra citati per un’ora al giorno. Qui dei consigli su come scegliere un diffusore di oli essenziali.
- Inalatore per aromaterapia:Cosa serve:
- Inalatore per aromaterapia
- 2 gocce di olio essenziale di lavanda, 2 di menta piperita, 2 di bergamotto
- 1 goccia di olio essenziale di incenso e 1 goccia di Ylang Ylang
Procedimento:
- Rimuovete lo stoppino dall’inalatore e aggiungete gli oli essenziali.
- Ricollocate lo stoppino.
- Inalare profondamente quando necessario.
- Miscela bagno:Â Mescolate poche gocce degli oli essenziali con i sali di Epsom e immettete nella vasca da bagno.
- Miscela per massaggi:Â Realizzate una miscela per massaggi e chiedete al vostro partner di massaggiarvi schiena, piedi, mani e spalle.
Perché “un’elenco Oli essenziali: uso e beneficio”?
Volevamo facilitare la scelta delle essenze raggruppandole per benefici e utilizzi, da qui è nata l’idea di realizzare una tabella degli oli essenziali che riepilogasse per ogni olio essenziale il beneficio e l’utilizzo.Troverai, pertanto, un elenco dettagliato suddiviso in questo modo: oli essenziali uso e beneficio, se adatto alla diffusione e dove acquistare.La lettura è molto semplice, nella prima colonna troverai la lista degli oli essenziali, nella seconda colonna, invece, il relativo uso e beneficio che potrai trarne utilizzandolo, nella terza colonna viene specificato se l’olio essenziale è adatto alla diffusione. Infine nella quarta colonna troverete il nostro consiglio su dove acquistare gli oli essenziali.Gli oli essenziali sono noti per i loro benefici sul benessere fisico, psichico per ridurre ansia, depressione, stress, per migliorare gli odori e ridurre lo stress negli ambienti che viviamo ogni giorno.Alcuni, invece, sono molto efficaci per allontanare fastidiosissimi insetti come mosche, moscerini e zanzare.Se vuoi aiutarci a migliorare il nostro elenco “Oli essenziali uso e beneficio” non ti resta che cliccare qui: segnala uso o beneficio.
Oli Essenziali | Uso e Beneficio | Adatto a diffusione? |
Albero del tè o Tea Tree |
|
Si |
Arancio |
|
Si |
Basilico |
|
|
Bergamotto |
|
|
Cannella |
|
Si |
Cedro |
|
|
Cipresso |
|
|
Citronella o lemongrass |
|
|
Elicrisio |
|
|
Eucalipto |
|
Si |
Finocchio |
|
|
Geranio |
|
|
Ginepro |
|
|
Incenso |
|
|
Lavanda |
|
Si |
Limone |
|
Si |
Maggiorana |
|
|
Melissa |
|
|
Menta piperita |
|
|
Mirra |
|
|
Origano |
|
|
Patchouli |
|
|
Pompelmo |
|
Si |
Rosa |
|
|
Rosmarino |
|
|
Sandalo |
|
Si |
Timo |
|
Si |
Vaniglia |
|
|
Vetiver |
|
|
Ylang Ylang |
|
Si |
Zenzero |
|
Perché “un’elenco Oli essenziali: uso e beneficio”?
Volevamo facilitare la scelta delle essenze raggruppandole per benefici e utilizzi, da qui è nata l’idea di realizzare una tabella degli oli essenziali che riepilogasse per ogni olio essenziale il beneficio e l’utilizzo.Troverai, pertanto, un elenco dettagliato suddiviso in questo modo: oli essenziali uso e beneficio, se adatto alla diffusione e dove acquistare.La lettura è molto semplice, nella prima colonna troverai la lista degli oli essenziali, nella seconda colonna, invece, il relativo uso e beneficio che potrai trarne utilizzandolo, nella terza colonna viene specificato se l’olio essenziale è adatto alla diffusione. Infine nella quarta colonna troverete il nostro consiglio su dove acquistare gli oli essenziali.Gli oli essenziali sono noti per i loro benefici sul benessere fisico, psichico per ridurre ansia, depressione, stress, per migliorare gli odori e ridurre lo stress negli ambienti che viviamo ogni giorno.Alcuni, invece, sono molto efficaci per allontanare fastidiosissimi insetti come mosche, moscerini e zanzare.Se vuoi aiutarci a migliorare il nostro elenco “Oli essenziali uso e beneficio” non ti resta che cliccare qui: segnala uso o beneficio.
Oli Essenziali | Uso e Beneficio | Adatto a diffusione? |
Albero del tè o Tea Tree |
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Si |
Arancio |
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Si |
Basilico |
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Bergamotto |
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Cannella |
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Si |
Cedro |
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Cipresso |
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Citronella o lemongrass |
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Elicrisio |
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Eucalipto |
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Si |
Finocchio |
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Geranio |
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Ginepro |
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Incenso |
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Lavanda |
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Si |
Limone |
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Si |
Maggiorana |
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Melissa |
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Menta piperita |
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Mirra |
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Origano |
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Patchouli |
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Pompelmo |
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Si |
Rosa |
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Rosmarino |
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Sandalo |
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Si |
Timo |
|
Si |
Vaniglia |
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|
Vetiver |
|
|
Ylang Ylang |
|
Si |
Zenzero |
|
Una delle prime cose che bisogna imparare, quando si ha a che fare con gli oli essenziali, è come diluirli in tutta sicurezza.
Perché bisogna diluirli?
Gli oli essenziali sono degli estratti di piante, derivanti dalla spremitura di grandi quantità di materiale vegetale. Questo significa che sono molto concentrati, e non diluirli potrebbe portare a diversi rischi:
- Irritazione: possono provocare irritazioni della pelle o delle mucose.
- Pelle bruciata: Alcuni oli sono molto potenti e possono causare ustioni chimiche.
- Sensibilizzazione: Se gli oli essenziali vengono utilizzati in modo eccessivo, la pelle può sensibilizzarsi.
- Spreco: Gli oli essenziali sono preziosi. Sono necessarie molte risorse per produrne anche solo poche gocce. Usarli senza diluirli è uno spreco di risorse e di denaro.
Come diluire gli oli essenziali?
Il tasso di diluizione degli oli essenziali si misura in percentuale. In questo modo saremo in grado di sapere quante gocce di olio essenziale servono per 100 gocce di olio vettore. Ad esempio, diluire un olio essenziale all’1% significa immettere 1 goccia di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.
Andiamo ora a vedere come diluire gli oli essenziali:
- Diluizione allo 0,25%: Significa aggiungere 0,25 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore. Naturalmente non è possibile misurare 0,25 gocce, dunque si può ovviare il problema aumentando la proporzione: 1 goccia di olio essenziale in 400 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta ai bambini tra i 3 mesi e i 2 anni.
- Diluizione allo 0,50%: Significa aggiungere 0,50 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore. Anche qui, basta aumentare la proporzione immettendo 1 goccia di olio essenziale in 200 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta ai bambini tra i 2 e i 6 anni.
- Diluizione all’1%: Significa immettere 1 goccia di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta per i bambini tra i 6 e i 15 anni, per le donne incinte e in fase di allattamento.
- Diluizione al 2%: Significa immettere 2 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è raccomandata per gli adulti.
- Diluizione al 3%: Significa immettere 3 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è utilizzabile soltanto dagli adulti.
- Diluizione al 25%: Significa immettere 25 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è utilizzabile soltanto dagli adulti.
- Diluizione al 100%: Significa utilizzare gli oli essenziali così come sono, senza diluirli.
Quali sono i migliori oli vettori con i quali diluire gli oli essenziali?
- Olio d’oliva
- Olio di cocco
- Olio di Jojoba
- Olio di mandorle dolci
- Olio di semi d’uva
Oltre agli oli vettori, gli oli essenziali possono essere diluiti anche con il miele, lo yogurt, il latte e altri emulsionanti.
Una delle prime cose che bisogna imparare, quando si ha a che fare con gli oli essenziali, è come diluirli in tutta sicurezza.
Perché bisogna diluirli?
Gli oli essenziali sono degli estratti di piante, derivanti dalla spremitura di grandi quantità di materiale vegetale. Questo significa che sono molto concentrati, e non diluirli potrebbe portare a diversi rischi:
- Irritazione: possono provocare irritazioni della pelle o delle mucose.
- Pelle bruciata: Alcuni oli sono molto potenti e possono causare ustioni chimiche.
- Sensibilizzazione: Se gli oli essenziali vengono utilizzati in modo eccessivo, la pelle può sensibilizzarsi.
- Spreco: Gli oli essenziali sono preziosi. Sono necessarie molte risorse per produrne anche solo poche gocce. Usarli senza diluirli è uno spreco di risorse e di denaro.
Come diluire gli oli essenziali?
Il tasso di diluizione degli oli essenziali si misura in percentuale. In questo modo saremo in grado di sapere quante gocce di olio essenziale servono per 100 gocce di olio vettore. Ad esempio, diluire un olio essenziale all’1% significa immettere 1 goccia di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.
Andiamo ora a vedere come diluire gli oli essenziali:
- Diluizione allo 0,25%: Significa aggiungere 0,25 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore. Naturalmente non è possibile misurare 0,25 gocce, dunque si può ovviare il problema aumentando la proporzione: 1 goccia di olio essenziale in 400 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta ai bambini tra i 3 mesi e i 2 anni.
- Diluizione allo 0,50%: Significa aggiungere 0,50 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore. Anche qui, basta aumentare la proporzione immettendo 1 goccia di olio essenziale in 200 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta ai bambini tra i 2 e i 6 anni.
- Diluizione all’1%: Significa immettere 1 goccia di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta per i bambini tra i 6 e i 15 anni, per le donne incinte e in fase di allattamento.
- Diluizione al 2%: Significa immettere 2 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è raccomandata per gli adulti.
- Diluizione al 3%: Significa immettere 3 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è utilizzabile soltanto dagli adulti.
- Diluizione al 25%: Significa immettere 25 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è utilizzabile soltanto dagli adulti.
- Diluizione al 100%: Significa utilizzare gli oli essenziali così come sono, senza diluirli.
Quali sono i migliori oli vettori con i quali diluire gli oli essenziali?
- Olio d’oliva
- Olio di cocco
- Olio di Jojoba
- Olio di mandorle dolci
- Olio di semi d’uva
Oltre agli oli vettori, gli oli essenziali possono essere diluiti anche con il miele, lo yogurt, il latte e altri emulsionanti.
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