DOAGYN DET INTIMO 250ML
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DOAGYN intimo DETERGENTE DELICATO – Ad azione protettiva, calmante e rinfrescante, è specifico per l’igiene intima femminile e maschile. Formulato con lipoaminoacidi vegetali e tensioattivi derivati da olio di girasole e zuccheri, rispetta il naturale equilibrio delle parti intime. Senza parabeni, …
INDICE
DormiNight, l’integratore per dormire è davvero efficace?
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Per mantenere un corretto stato di benessere psicofisico è molto importante riposarsi correttamente, per un minimo di sette ore al giorno. Il ritmo circadiano scandisce infatti l’orologio biologico del nostro organismo e di tutte le sue funzioni principali. Non è così facile come si pensa riuscire a dormire bene e correttamente, visto che possono presentarsi varie problematiche ad impedire ciò.
Il problema dell’insonnia
Purtroppo, tantissime persone in tutto il mondo soffrono di insonnia, un disturbo che riguarda il sonno e che si manifesta con la difficoltà di addormentarsi o di dormire senza interruzioni nel corso di tutta la notte. Esso può verificarsi per i più svariati motivi, come situazioni di depressione o ansia, obesità, disturbi gastrointestinali, rumori provenienti dall’ambiente esterno ecc. L’insonnia pregiudicherà fortemente le attività quotidiane successive alla notte, con una forte stanchezza fisica e mentale della persona. Dormire bene è fondamentale per far riposare la mente ed i circuiti neuronali, far riposare i muscoli e l’organismo in generale. Dormire poco, o con risvegli frequenti e quindi in modo turbolento, è dannoso per la salute in generale.
Cos’è Dorminight?
Tra le varie soluzioni contro l’insonnia, merita una nota di riguardo Dorminight, un integratore in compresse con una formula completamente naturale che aiuterà a rilassare la persona ed a favorire un sano riposo notturno, senza difficoltà ad addormentarsi o risvegli frequenti. I risultati sono pressoché immediati e molto comodi da ottenere. Fare sedute da uno specialista o psicologo, oltre a essere duraturo nel tempo, comporta anche un dispendio economico non da poco. Anche l’utilizzo di farmaci appositi non è positivo, visto gli effetti negativi ed il rischio di dipendenza che si può sviluppare.
Ingredienti del Dorminight
Questo utile integratore deve il suo funzionamento ed efficacia a tre ingredienti nello specifico, tutti molto utili per favorire il sonno. Essi sono completamente naturali, senza nessun trattamento chimico e pertanto il Dorminight non presenta controindicazioni, se assunto nelle dosi prefissate. Ecco gli ingredienti contenuti:
- passiflora, un ingrediente botanico che aiuta a rilassare in generale l’organismo;
- melatonina, il principio attivo primario del sonno naturale;
- valeriana, con forti azioni calmanti e rilassanti sul cervello.
A cosa serve l’integratore Dorminight
Appare evidente come questo prodotto sia consigliato a tutte le persone che, per un motivo o per l’altro, hanno difficoltà a dormire la notte, pregiudicando le attività quotidiane e lavorative del giorno seguente. Può essere utile anche per chi soffre in generale di forte stress psico emotivo accumulato durante l’arco della giornata, e vuole ricercare un momento di totale rilassamento senza pensieri negativi in testa.
I vantaggi del Dorminight
Ecco tutti i principali benefici che possiede questo prodotto:
- favorisce il sonno notturno, combattendo l’insonnia;
- rilassa la persona dallo stress accumulato;
- è un prodotto molto comodo da assumere, con efficacia immediata;
- supportato da pareri positivi di esperti del settore;
- ottimo rapporto qualità-prezzo.
Come si prende l’integratore Dorminight
L’assunzione del prodotto è molto semplice e comoda, senza neanche l’utilizzo di acqua. Basta assumere due compresse al giorno, o dopo i pasti principali o prima di andare a dormire, e si noterà poco dopo gli effetti calmanti e rilassanti sull’intero organismo. Tante persone hanno già acquistato e testato Dorminight, rimanendo molto soddisfatte ed anche sorprese dell’ottima e veloce efficacia.
Ci capita spesso di ricevere domande del tipo “Come fare l’Olio Essenziale in casa?” o “come fare gli oli essenziali fai da te?”.e allora ci siamo chiesti perché non realizzare una piccola guida semplificata su come fare gli oli essenziali fai da te?Bene, ora immaginate gli occhi dei miei colleghi puntati su di me… ed io intimorito che rispondo, va bene ho capito la faccio io! 😀 (rimanga tra noi, lasciamogli pensare che abbia paura di loro, ma la verità è che mi piace parlare di questo argomento).Beh a questo punto, se stai leggendo questa pagina sicuramente anche tu ti sarai posto la stessa domanda e se sei approdato qui è perché vuoi saperne di più anche tu sul procedimento su come fare l’olio essenziale di un certo tipo di pianta che può essere ad esempio di Lavanda, Limone, Rosmarino o tante altre.Fatta questa breve introduzione passiamo ai fatti! ed entriamo nel vivo della nostra guida “come fare l’olio essenziale di…”
Estrazione oli essenziali: Cosa occorre per la Distillazione?
La Materia Prima
Partiamo dalla problematica che vogliamo risolvere! ciò significa che per individuare la materia prima da utilizzare, bisogna partire dal beneficio che si vuole ottenere.Ad esempio ci sono degli oli essenziali più adatti per ottenere benefici sulla persona altri invece per profumare l’ambiente ma che allo stesso tempo incidono sul benessere psicofisico della persona.In ogni caso ti consiglio di consultare la nostra sezione “Rimedi per” individuando la problematica che intendi risolvere ed in base a quella scegliere l’olio essenziale o gli oli essenziali più adatti e poi passare al resto.Dopo aver fatto questo ti sarai fatto un’idea del tipo di piante di cui hai bisogno, ad esempio Lavanda, Menta, Rosmarino, Limone o altri… qualsiasi sarà la vostra scelta cercate di pretendere solo il meglio e pertanto pretendete un prodotto di qualità!
Un Distillatore per oli essenziali
La tecnica più utilizzata per la distillazione degli oli essenziali, detta anche estrazione, è quella in corrente di vapore.Quindi dovrai dotarti di un Distillatore per oli essenziali, detto anche alambicco, che sia adatto all’estrazione degli stessi utilizzando la tecnica citata sopra.Alcuni preferiscono costruisti un distillatore fai da te, ma secondo il nostro punto di vista, questo può rappresentare alcune difficoltà non proprio semplici, sia nel reperire alcuni materiali, che hanno comunque un costo, e sia perché bisogna avere una certa manualità e non è detto che il risultato sia sempre ottimale!Da considerare sono inoltre i pericoli che possono derivare dall’utilizzo. Infatti il distillatore dovrà supportare anche una pressione abbastanza elevata e una tecnica costruttiva inesperta potrebbe non tenere conto di alcuni accorgimenti che possono determinare il successo o l’insuccesso dell’operazione.Per le ragioni indicate sopra ti consiglio di acquistare un distillatore in corrente di vapore già bello e pronto all’uso, puoi scegliere se di rame o di acciaio inox (quest’ultimo molto più costoso).Gli alambicchi classici sono realizzati in rame perché si tratta di un materiale che si presta particolarmente all’utilizzo per la costruzione di strumenti di cottura. Questo per via dell’elevata conducibilità termica che lo rende superiore sia all’acciaio inox che all’alluminio.Diversi studi hanno inoltre dimostrato che l’utilizzo del rame in cucina non costituisce un rischio per la salute.Il contro di questo tipo di materiale è la sua delicatezza. Sarà necessario infatti prestare particolarmente cura in fase di lavaggio e asciugatura per evitare ossidazioni.Tieni conto che se se sei amante dei distillati in genere potresti sfruttarlo anche per fare la grappa, o altri distillati.Allo stesso tempo tieni presente che se hai in mente di farla diventare una attività professionale una buona idea è quella di non cimentarti nella costruzione fai da te, cercando di realizzare qualcosa che probabilmente ti farà perdere solo denaro e tempo.Scegline uno già pronto, e qualunque sarà la scelta del materiale, intendo rame o acciaio, non sbaglierete di sicuro. Noi siamo più tradizionalisti e preferiamo l’alambicco per oli essenziali fai da te costruito in rame.
Imbuto Separatore in vetro
L’imbuto separatore è uno strumento solitamente utilizzato in laboratorio e si compone di un’ampolla in vetro sul cui fondo è previsto un canale con valvola (rubinetto) in teflon, il tutto sorretto da una struttura in ferro.Il principio su cui si basa è semplice e riguarda lo sfruttamento del peso specifico di due elementi.In termini pratici si tratta di un attrezzo che ha la funzione di favorire la separazione di due liquidi. Ciò è possibile, come già accennato, per via del peso specifico differente.Come sappiamo, il risultato della distillazione delle erbe è l’idrolato, ossia un mix di acqua aromatizzata ed olio essenziale. Questo necessita di riposare affinché i due elementi si separino per via del peso specifico differente.L’imbuto separatore interviene in questa fase e consente un facile scarico dell’acqua aromatizzata semplicemente agendo sulla valvola che si trova posta in basso. Una volta giunti al livello di inizio dell’olio essenziale si chiuderà semplicemente il piccolo rubinetto. L’alternativa consiste nell’aspirare l’olio con una pompetta impiegando molto più tempo.
Un fornello/fornellone a gas
Se hai in mente di dotarti di un distillatore di grandi dimensioni avrai potresti sentire la necessità anche di un fornellone a gas. Per intenderci sono quelli che si poggiano a terra, mentre i distillatori più piccoli possono essere posti direttamente sui fornelli di casa, puoi tranquillamente utilizzare la tua cucina!Tieni presente che il distillatore di rame non può essere utilizzato su piani di cottura ad induzione o vetro ceramica e che è una prassi corretta quella di lavorare a fiamma lenta. Ciò darà modo al rame di dilatarsi autosigillando il distillatore e migliorerà la qualità del processo di distillazione.
Vasetti/Contenitori per la conservazione
Procuratevi dei contenitori (boccette) in vetro preferibilmente di colore scuro per proteggere il contenuto dalla luce che abbiamo il tappo ermetico.Un imbuto per riempimento dei vasetti, Imbuto in plastica adatto al foro del contenitore in vetro. Ovviamente tutto questo comporta dei costi iniziali, ma per i benefici che gli oli essenziali sono in grado di offrire per il nostro benessere sono soldi veramente ben spesi, lo definirei un investimento per la salute!Qui alcuni consigli dove puoi reperire i distillatori per oli essenziali e l’altra attrezzatura necessaria:[go_pricing id=”attrezzatura_oli_essenziali”]
Quanto olio essenziale posso ricavare da una pianta?
Spesso ci viene posta questa domanda, ma non esiste una risposta esatta perché ogni pianta ha una sua quantità di olio, che dipende molto dal ciclo vitale cui sta vivendo.Ciò significa che il momento della raccolta incide molto sulla quantità di olio che è possibile estrarre dalla stessa.Per fare un esempio la Lavanda sarebbe meglio raccoglierla quando parte dei fiori è appassita, al contrario il rosmarino va raccolto quando è fiorente, la menta invece qualche giorno prima della fioritura.Tuttavia, a scopo puramente indicativo, posso dirti che andrai a ricavare tra l’1 e il 3% della capacità del distillatore.
Materie prime: gli aspetti fondamentali da tenere conto
La scelta delle Piante
Produci o acquisti le piante? se le piante sono di tua produzione, sicuramente adotterai tutti gli accorgimenti necessari per avere un prodotto biologico, ma se decidi di acquistarle assicurati che provengano da una coltivazione naturale bio.
Tempo di Raccolta
Come detto in precedenza il periodo di raccolta, noto anche come tempo balsamico, incide sulla quantità di olio essenziale che è possibile ricavare. Questo varia a seconda del tipo di pianta ed incide anche la fase della giornata in cui si raccoglie: mattina, pomeriggio, sera.In fondo alla pagina troverai una tabella dove saranno indicati i periodi ottimali per ogni pianta.
Metodo di Raccolta
Anche per questo passaggio come per i tempi, il metodo di raccolta è fondamentale per eseguire una corretta distillazione e ottenere un olio di qualità, ma anche per ricavare una quantità maggiore.
Essiccazione
Come per gli altri, anche questo step è variabile a seconda del tipo di pianta. Infatti ognuna ha modalità e tempistica diversa di essiccazione. Evita comunque la luce diretta del sole, e preferisci luoghi al buio o all’ombra.Alcune piante, invece, non necessitano di questa fase, e vanno distillate subito dopo la raccolta.Prima di passare al procedimento di estrazione degli oli essenziali, ci tengo a fare un ulteriore chiarimento.Probabilmente, anzi sono sicuro che otterrai meno olio essenziale di quanto ti aspettavi!È una cosa normalissima, e questo non deve preoccuparti in nessun modo.La resa varia da pianta a pianta e dai singoli fattori di cui abbiamo discusso precedentemente.Ho voluto precisare questa cosa per evitare di farti sentire deluso! Se sei preparato a questo, puoi goderti al meglio il risultato delle tue distillazioni.
Come fare l’olio essenziale: Passo dopo Passo
1. Sicuramente a molti risulterà scontato questo passaggio, ma ti assicuro che non lo è così tanto.In molti lo ignorano ma una buona pulizia generale del tuo distillatore prima dell’utilizzo può essere una mossa vincente!
2. Lava e lascia asciugare bene anche i contenitori (boccette) che utilizzerai per la conservazione.
3. Versa dell’acqua nella caldaia del (alambicco). Meglio se distillata o quantomeno esegui prima un filtraggio, l’acqua deve essere pulita, pura e con poco calcare! La quantità di acqua da inserire nel serbatoio dipende molto dalla capacità dello stesso.
4. Porta ad ebollizione l’acqua
5. Inserisci le tue piante all’interno del distillatore, cerca di non compattare molto per evitare l’effetto tappo durante la distillazione, ed aspetto molto importante non tagliuzzarle, spezzettarle.
6. Chiudi il distillatore e attendi che la temperatura arrivi intorno ai 78 °C, soglia nella quale le piante iniziano a rilasciare l’olio che contengono.
7. Tieni sotto controllo il processo di estrazione. Nello specifico la temperatura, l’acqua nel sistema di raffreddamento, se non collegata direttamente alla fontana tramite tubo, probabilmente sarà necessario sostituirla, altrimenti il processo di condensazione potrebbe interrompersi.
8. Esegui un filtraggio dell’olio essenziale appena distillato. In questa fase puoi utilizzare l’imbuto separatore, noi lo consigliamo vivamente! in alternativa puoi utilizzare un contenitore in vetro, un panno di cotone rigorosamente pulito e asciutto, si rischia di contaminare l’estratto.
9. Terminato il processo di filtraggio, versa l’olio essenziale nei vasetti/boccette di vetro di colore scuro che hai precedentemente pulito. E’ bene conservali in stanze buie e fresche, evitando l’esposizione al calore o ai raggi solari.
La conservazione è molto importante in quanto gli oli essenziali sono molto delicati e possono alterare la loro struttura perdendo i loro benefici, alcune volte è possibile che sviluppino sostanze che possono essere dannose, pertanto prestate attenzione alla conservazione osservando i consigli forniti.
10. Tempo di maturazione: tieni presente che alcuni tipi di oli essenziali hanno bisogno di un tempo di maturazione che come puoi immaginare varia da olio a olio.
Siamo giunti alla fine della guida su “come fare l’olio essenziale” in casa!Ma prima di concludere e salutarci, ci teniamo a fornirti altre informazioni utili:
- Il processo di Distillazione degli Oli Essenziali può variare da mezz’ora a oltre le 6 ore
- La conservazione degli oli essenziali può variare a seconda dell’essenza prodotta, in linea di massima può durare per qualche mese ma anche uno o più anni.
- La parte che resta nel serbatoio, cioè l’acqua a contatto con le piante, viene definita acqua aromatizzata. Puoi scegliere di riutilizzarlo se hai altre piante dello stesso tipo da distillare, puoi smaltirlo, oppure per alcuni tipi di piante tipo la lavanda può essere utilizzato in cosmetica.
Tempo Balsamico delle Piante
In un mondo in continua evoluzione, dove la nostra salute è messa alla prova da una serie di fattori esterni e interni, il mantenimento di un sistema immunitario robusto è diventato più importante che mai. Le scelte alimentari che facciamo quotidianamente possono influenzare significativamente la nostra salute generale e la capacità del nostro corpo di difendersi da malattie e infezioni. In questo articolo, esploreremo i migliori cibi per aumentare le difese immunitarie, analizzando le loro proprietà nutritive e i benefici che apportano al nostro organismo. Dalle vitamine essenziali ai micronutrienti fondamentali, scopriremo come un’alimentazione equilibrata e mirata possa rappresentare una strategia efficace per sostenere il nostro benessere e promuovere una vita sana e attiva.
Cibi ricchi di antiossidanti per potenziare il sistema immunitario
Per rafforzare il sistema immunitario, è fondamentale includere nella propria dieta cibi ricchi di antiossidanti. Questi nutrienti aiutano a combattere i radicali liberi, riducendo lo stress ossidativo e migliorando la risposta immunitaria. Tra i più potenti alleati della salute, troviamo:
- Frutti di bosco: Mirtilli, lamponi e more sono carichi di antiossidanti come la vitamina C e i flavonoidi, che supportano le difese naturali dell’organismo.
- Spinaci: Grazie alla loro ricchezza in carotenoidi e vitamina E, gli spinaci sono un alimento eccellente per proteggere il sistema immunitario.
- Noci e semi: Questi snack salutari forniscono vitamina E, zinco e selenio, minerali essenziali per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
È importante anche considerare le spezie e le erbe aromatiche, che non solo rendono i piatti più gustosi, ma apportano anche notevoli benefici. Alcuni di questi alimenti includono:
Spezia/Erba | Antiossidante Principale | Benefici |
---|---|---|
Curcuma | Cucurmina | Antinfiammatoria e immunomodulante |
Oregano | Acido rosmarino | Antibatterico e antiossidante |
Zenzero | Gingerolo | Stimola la circolazione e migliora le difese |
Integrando questi alimenti nella propria dieta quotidiana, è possibile favorire un sistema immunitario più forte e resiliente, in grado di affrontare le sfide quotidiane e mantenere una salute ottimale.
Il ruolo delle vitamine e minerali essenziali nella salute delle difese naturali
Le vitamine e i minerali essenziali svolgono un ruolo cruciale nel sostenere il sistema immunitario, contribuendo a mantenere le difese naturali del nostro organismo. Questi nutrienti non solo favoriscono la produzione di cellule immunitarie, ma migliorano anche la funzione di questi elementi, rendendo il corpo più resistente alle infezioni. Tra i più importanti troviamo:
- Vitamina C: Fondamentale per la produzione di globuli bianchi e per la funzione degli anticorpi.
- Vitamina D: Contribuisce a modulare la risposta immunitaria e può ridurre il rischio di infezioni respiratorie.
- Zinco: Aiuta nella produzione e nella funzione delle cellule T, un tipo di globuli bianchi essenziali per l’immunità.
- Vitamina A: Protegge le mucose e supporta la risposta immunitaria innata.
Un’alimentazione ricca di questi nutrienti può migliorare significativamente la nostra immunità. Ecco alcuni cibi ricchi di vitamine e minerali che dovrebbero essere inclusi nella vostra dieta:
Alimento | Vitamine/Minerali | Benefici |
---|---|---|
Arance | Vitamina C | Rinforza il sistema immunitario |
Pesce grasso (salmone, sgombro) | Vitamina D | Supporta le difese immunitarie |
Carote | Vitamina A | Migliora la salute delle mucose |
Legumi | Zinco | Essenziale per la funzione immunitaria |
Integrare questi alimenti nella dieta quotidiana non solo favorisce il benessere generale, ma può anche rappresentare una strategia efficace per prevenire malattie e rafforzare le difese immunitarie. Assicurarsi di avere un apporto equilibrato di questi micronutrienti può fare la differenza nella salute a lungo termine.
Alimenti fermentati e il loro impatto sulla flora intestinale e limmunità
Gli alimenti fermentati hanno guadagnato un’attenzione crescente negli ultimi anni grazie ai loro effetti positivi sulla salute. Questi cibi, come yogurt, kefir, kimchi e crauti, sono ricchi di probiotici, microrganismi che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale. La flora intestinale sana non solo facilita la digestione, ma gioca un ruolo cruciale nel sostenere il sistema immunitario. Infatti, una parte significativa delle cellule immunitarie risiede nell’intestino, il che sottolinea l’importanza di un microbioma equilibrato.
Includere alimenti fermentati nella propria alimentazione può portare a vari benefici, tra cui:
- Miglioramento della digestione: i probiotici aiutano a scomporre i nutrienti, rendendo il cibo più digeribile.
- Regolazione del sistema immunitario: un microbioma sano contribuisce alla produzione di anticorpi e alla risposta immunitaria generale.
- Riduzione dell’infiammazione: gli alimenti fermentati possono modulare le risposte infiammatorie del corpo.
Un consumo regolare di cibi fermentati può anche contribuire a una maggiore diversità del microbioma intestinale, elemento chiave per il benessere generale. Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile variare le fonti di probiotici e integrarli con una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali, che forniscono prebiotici, nutrienti fondamentali per sostenere la crescita dei probiotici.
Strategie alimentari per una dieta equilibrata e sostenibile per il benessere immunitario
- Frutta e verdura fresca: Ricche di antiossidanti, vitamine e minerali, aiutano a ridurre l’infiammazione e a supportare la funzione immunitaria.
- Proteine di alta qualità: Fonti come pesce, carne magra, legumi e uova forniscono aminoacidi essenziali per la sintesi degli anticorpi.
- Grassi sani: Gli acidi grassi omega-3 presenti in pesci come il salmone e in semi di lino favoriscono la salute cellulare e riducono l’infiammazione.
- Cereali integrali: Fonte di fibra e nutrienti che sostengono la salute dell’intestino, contribuendo a una buona risposta immunitaria.
Oltre a questi alimenti, è fondamentale prestare attenzione alle modalità di preparazione e al consumo di acqua. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno aiuta a mantenere l’idratazione e supporta le funzioni cellulari. Qui di seguito, una breve tabella che riassume alcuni cibi chiave e i loro benefici:
Cibo | Beneficio Immunitario |
---|---|
Agli | Aumenta le difese naturali grazie alle sue proprietà antimicrobiche. |
Yogurt | Contiene probiotici che favoriscono la salute intestinale. |
Citrus | Ricco di vitamina C, importante per la produzione di globuli bianchi. |
Noci e semi | Fonte di vitamina E e antiossidanti, supportano la salute della pelle e del sistema immunitario. |
In Conclusione
è evidente che l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel rafforzare le difese immunitarie del nostro organismo. I cibi ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti non solo contribuiscono a mantenere il sistema immunitario in salute, ma favoriscono anche il benessere generale, sostenendo energia e vitalità. Incorporare nella propria dieta alimenti come agrumi, verdure a foglia verde, frutta secca e semi, così come spezie come curcuma e zenzero, può rappresentare un passo significativo verso uno stile di vita più sano e protettivo. Ricordiamo che una dieta equilibrata, abbinata a uno stile di vita attivo e a buone abitudini igieniche, è la chiave per un sistema immunitario forte. Investire nella qualità della nostra alimentazione significa investire nel nostro futuro, garantendo non solo una miglior salute fisica, ma anche un equilibrio mentale e emotivo.
L’Ashwagandha, conosciuta scientificamente come Withania somnifera, è una pianta adattogena dalle radici antiche nella medicina ayurvedica, apprezzata per le sue numerose proprietà benefiche sul benessere umano. Negli ultimi anni, l’interesse verso questo integratore naturale è cresciuto notevolmente, specialmente in relazione alla gestione dello stress e dell’ansia. Con un mondo sempre più frenetico e impegnativo, sempre più persone si rivolgono a soluzioni naturali per trovare equilibrio e serenità nella propria vita quotidiana. Questo articolo esplorerà come l’Ashwagandha si posizioni come uno dei migliori alleati nella lotta contro lo stress, analizzando le sue origini, le modalità di azione e i benefici che può offrire a chi desidera migliorare la propria salute mentale e fisica.
I benefici dellAshwagandha per la gestione dello stress
L’Ashwagandha, nota anche come Withania somnifera, è un’erba adattogena che si è guadagnata un’ottima reputazione per le sue proprietà nel gestire lo stress e promuovere il benessere mentale. Questo potente integratore naturale agisce equilibrando i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che può accumularsi nel nostro corpo a causa di fattori come la vita frenetica e le pressioni quotidiane. Integrare l’Ashwagandha nella propria routine può portare a significativi miglioramenti nel nostro stato d’animo e nella nostra capacità di affrontare le sfide quotidiane.
I benefici di questo straordinario rimedio naturale sono numerosi e possono trasformare la nostra qualità della vita. Ecco alcuni dei più importanti:
- Riduzione dell’ansia: L’Ashwagandha aiuta a calmare la mente e a ridurre i sintomi ansiosi, permettendo una maggiore serenità.
- Maggiore energia: Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo adattogeno non solo allevia lo stress, ma contribuisce anche a migliorare i livelli energetici, mantenendo alta la motivazione.
- Miglioramento del sonno: Aiuta a regolare il ciclo del sonno, promuovendo un riposo più profondo e ristorativo, fondamentale per la gestione dello stress.
Inoltre, diversi studi hanno dimostrato che l’uso regolare di Ashwagandha può contribuire a migliorare la salute generale, supportando il sistema immunitario e aumentando la resistenza fisica. Questi benefici collaterali rendono l’Ashwagandha un integratore prezioso non solo per chi cerca di gestire lo stress, ma anche per chi desidera migliorare il proprio benessere complessivo.
Meccanismi dazione dellAshwagandha nel sistema nervoso
L’Ashwagandha, un’erba adattogena ampiamente utilizzata nella medicina Ayurvedica, esercita i suoi effetti sul sistema nervoso attraverso diversi meccanismi d’azione. Questa pianta ha dimostrato di modulare il sistema endocrino, influenzando la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress. Una diminuzione del cortisolo può contribuire a una riduzione dei sintomi legati all’ansia e allo stress, migliorando così il benessere mentale.
Inoltre, l’Ashwagandha agisce come un antinfiammatorio naturale, riducendo l’infiammazione nel cervello, che è spesso correlata a stati di stress cronico. Questa erba favorisce la neuroplasticità, aiutando il cervello a riparare e rigenerare le cellule nervose. Alcuni studi suggeriscono che l’Ashwagandha può anche aumentare i livelli di serotonina e dopamina, neurotrasmettitori chiave nel mantenimento dell’umore e nel controllo dell’ansia.
Meccanismi d’Azione | Effetti sul Sistema Nervoso |
---|---|
Diminuzione del cortisolo | Riduzione dello stress e dell’ansia |
Proprietà antinfiammatorie | Minor infiammazione cerebrale |
Aumento di serotonina e dopamina | Miglioramento dell’umore |
Promozione della neuroplasticità | Riparazione delle cellule nervose |
Modalità di assunzione e dosaggi consigliati
Quando si tratta di assumere l’Ashwagandha, è fondamentale seguire le indicazioni appropriate per ottenere i migliori risultati. Questo adattogeno può essere assunto in diverse forme, tra cui capsule, polvere e estratti liquidi. La scelta della modalità di assunzione dipende dalle preferenze personali e dalle necessità specifiche. Ecco alcune opzioni comuni:
- Capsule: la forma più conveniente, che permette un dosaggio preciso e facile da trasportare.
- Polvere: può essere aggiunta a smoothie, tè o succo. È ideale per chi ama sperimentare in cucina.
- Estratti liquidi: offre un’assimilazione rapida e può essere aggiunto a bevande o consumato direttamente.
Per quanto riguarda i dosaggi, le ricerche suggeriscono che per un effetto ottimale, è consigliabile assumere 300-600 mg di estratto standardizzato di Ashwagandha al giorno, suddivisi in dosi. Tuttavia, come per qualsiasi integratore, è importante consultare un professionista della salute per definire il dosaggio più adatto alle proprie esigenze. Di seguito è riportato un riepilogo dei dosaggi suggeriti in base alle diverse formulazioni:
Forma di assunzione | Dosaggio consigliato |
---|---|
Capsule | 300-600 mg al giorno |
Polvere | 1-2 cucchiaini (circa 5-10 g) al giorno |
Estratti liquidi | 1-2 ml al giorno |
Potenziali effetti collaterali e controindicazioni dellAshwagandha
L’Ashwagandha, pur essendo un rimedio naturale noto per i suoi effetti benefici, può presentare alcuni effetti collaterali, soprattutto se assunta in dosi elevate o in combinazione con determinati farmaci. Tra i possibili effetti indesiderati si possono riscontrare:
- Disturbi gastrointestinali: nausea, diarrea o mal di stomaco.
- Sonolenza: in alcuni individui, l’Ashwagandha può causare una sensazione di stanchezza e sonnolenza eccessiva.
- Alterazione della pressione sanguigna: può influenzare i livelli di pressione, specialmente in chi segue terapie per l’ipertensione.
È importante considerare le controindicazioni nel momento in cui si decide di utilizzare questo integratore. Le seguenti categorie di persone dovrebbero prestare particolare attenzione:
- Donne in gravidanza o in allattamento: l’impatto dell’Ashwagandha sulla salute durante queste fasi è ancora poco studiato.
- Persone con malattie autoimmuni: può potenziare l’attività del sistema immunitario, aggravando alcune condizioni.
- Chi assume farmaci sedativi: l’Ashwagandha potrebbe amplificare gli effetti di questi farmaci, portando a una sedazione eccessiva.
Per garantire la sicurezza dell’assunzione, è consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi integrazione con Ashwagandha, soprattutto se si è in trattamento per condizioni mediche preesistenti.
Conclusione
L’Ashwagandha si presenta come un alleato prezioso nella gestione dello stress, grazie alle sue proprietà adattogene che possono sostenere il corpo nell’affrontare situazioni di tensione. Incorporare questo integratore nella propria routine quotidiana potrebbe contribuire a migliorare non solo il benessere mentale, ma anche quello fisico, promuovendo un equilibrio generale. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute prima di intraprendere qualsiasi trattamento a base di erbe. In un mondo in cui lo stress è sempre più presente, strumenti naturali come l’Ashwagandha offrono una via promettente per favorire una vita più serena e armoniosa.
Oggi parleremo degli oli essenziali per smettere di russare in modo naturale, forniremo 5 oli essenziali che aiuteranno te, se sei la persona interessata, e chi dorme al tuo fianco a riposare meglio…Le cause che portano una persona a russare sono molteplici… ad esempio vie respiratorie bloccate, mal di testa, stanchezza, stress, sbalzi d’umore, ipertensione, obesità, problemi cardiaci, allergie stagionali e così via.Si tratta di un problema sicuramente fastidioso, ma oggi vogliamo proporvi una soluzione ovviamente a base di oli essenziali!Gli oli essenziali, quindi, rappresentano una soluzione naturale e senza effetti collaterali gravi per aiutare chi russa, permettendo a voi e al vostro partner di riposare meglio.
Come possono gli oli essenziali aiutare a smettere di russare?
Consideriamo che le persone che russano emettono suoni poiché hanno le vie respiratorie “ostruite”. Ciò significa che esse non ricevono abbastanza ossigeno.Gli oli essenziali agiscono liberando le vie respiratorie, favorendo una migliore respirazione e un profondo sonno ristoratore.
Quali sono gli oli essenziali che aiutano a non russare?
Olio essenziale di lavanda
[sc name=”oelavandabio”]
Olio essenziale di eucalipto
[sc name=”oeeucaliptobio”]
Olio essenziale di menta piperita
[sc name=”oementapiperitabio”]
Olio essenziale di timo
[sc name=”oetimobio”]
Olio essenziale di maggiorana
[sc name=”oemaggioranabio”]
Come vanno utilizzati?
Questi oli possono essere utilizzati in diversi modi:
- applicandoli direttamente su petto e gola prima di coricarsi
- utilizzando un diffusore per diffonderli nella stanza. Qui puoi trovare un articolo su come sceglierne un diffusore.
Diamo un’occhiata ad alcune miscele per smettere di russare in modo naturale che possiamo preparare facilmente ed utilizzare tramite il nostro diffusore di oli essenziali:Prima miscela
- 3 gocce di olio di maggiorana
- 3 gocce di olio di timo
- 3 gocce di olio di lavanda
Seconda miscela
- 3 gocce di olio di menta piperita
- 3 gocce di olio di timo
- 1 goccia di olio di eucalipto
Ci auguriamo che queste poche righe aiutino te o il tuo partner a dormire meglio. Se questa guida per smettere di russare è stata di tuo gradimento ci farebbe piacere ricevere un tuo commento.
Altri metodi naturali
In alternativa o da usare in concomitanza agli oli essenziali è possibile utilizzare durante il sonno un dispositivo antirussamento nasale. Questo permetterà una respirazione migliore che consentirà di smettere di russare in modo naturale e immediato, e eliminerà le apnee notturne per la tua gioia e di quella del tuo partner.
La gravidanza è un periodo molto delicato sia per la vita della madre sia per quella del piccolo in arrivo. Per questo motivo è importante sapere quali oli essenziali vanno scansati durante questo periodo, in modo da evitare pericoli di salute per te e per il tuo bambino.
Gli oli essenziali sono pericolosi?
Gli oli essenziali sono sostanze naturali che vengono estratte da materiale vegetale attraverso la spremitura a freddo o la distillazione. Possono essere necessari molti chili di materiale vegetale (ad esempio fiori) per produrre anche solo poche gocce di olio essenziale.Essendo così concentrati, gli oli sono molto potenti. È per questo che bisogna essere molto cauti quando li utilizziamo, a prescindere da una eventuale gravidanza.
Perché ci sono tanti dubbi riguardo agli oli essenziali in gravidanza?
Gli oli essenziali sono delle molecole molto piccole che vengono assorbite quando applicate sulla pelle, e possono quindi entrare facilmente nel flusso sanguigno.Il sangue della mamma, ricco di sostanze nutritive e di ossigeno, viaggia costantemente verso il feto (e viceversa).Allo stesso modo, però, il sangue della mamma può trasportare anche sostanze nocive (come nicotina o alcool), che possono danneggiare il feto. E’ proprio per questo motivo che viene consigliato alle madri di non bere o fumare durante la gravidanza.Lo stesso concetto vale per gli oli essenziali. I composti concentrati che si trovano negli oli essenziali possono viaggiare attraverso il flusso sanguigno della madre e arrivare al bambino, interrompendo la crescita e la formazione del feto.Fortunatamente, però, ci sono diversi oli essenziali completamente sicuri che puoi utilizzare per rendere la gravidanza più piacevole. Alcuni oli essenziali possono aiutare, infatti, ad alleviare disagi come nausea, mal di schiena, edema, mal di testa, e così via.
Possibili ragioni per evitare gli oli essenziali in gravidanza
Ma perché l’uso degli oli essenziali può essere pericoloso durante la gravidanza? Ebbene, il pericolo risiede nei componenti dell’olio e nelle loro proprietà. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta:
Proprietà estrogeniche
Si pensa che alcuni oli essenziali, come ad esempio la Salvia Sclarea e il timo, possiedano delle proprietà estrogeniche o comportino comportamenti mimetici ormonali.Questo può causare seri squilibri ormonali e disturbi durante la gravidanza.
Alta tossicità
Alcuni oli essenziali hanno un alto indice di tossicità (ad esempio mandorla amara, artemisia e canfora). Di conseguenza, essi possono portare seri danni al feto e, in seguito, al neonato.
Effetti abortivi
Alcuni oli essenziali, come gelsomino e rosmarino, hanno forti proprietà emmenagoghe. Questo significa che possono stimolare il flusso mestruale, che è molto pericoloso durante la gravidanza, poiché può portare all’aborto totale o parziale del feto nell’utero.
Quali sono gli oli essenziali da evitare in gravidanza
Riportiamo di seguito una lista di oli essenziali da evitare durante la gravidanza. Se possiedi un olio essenziale che non è presente nella seguente lista, accertati che sia comunque sicuro prima di utilizzarlo.
- Semi di anice
- Angelica
- Basilico
- Pepe nero
- Betulla
- Mandorla amara
- Foglia di Bolodo
- Canfora
- Calamo
- Cassia
- Cedro
- Cannella
- Camomilla
- Salvia Sclarea
- Chiodi di garofano
- Enula
- Finocchio
- Abete
- Rafano
- Foglia di Jabarandi
- Gelsomino
- Ginepro
- Maggiorana
- Melissa
- Senape
- Artemisia
- Noce moscata
- Origano
- Menta piperita
- Pennyroyal – Menta pulegium
- Pino
- Rosa
- Rosmarino
- Rue
- Salvia
- Sassofrasso
- Ortica
- Tanaceto
- Timo
- Wintergreen
Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e voglio concludere con un consiglio… durante la gravidanza non mettere mai in pericolo la tua salute e quella del tuo bambino. Se vuoi utilizzare un’olio essenziale che non è nella lista degli oli da evitare chiedi comunque parere al tuo medico.Ricorda la sicurezza è sempre al primo posto!Alla prossima
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