CAMOMILLA INFUSO BIO 20BUST
CAMOMILLA INFUSO BIO 20BUST
4,13 €
camomilla – Descrizione Infuso di camomilla per un momento di pace, grazie alle sue proprietà calmanti e digestive. Ingredienti 100% camomilla (Matricaria chamomilla L.) capolini. Modalità d’uso Infondere una bustina in una tazza di acqua bollente, riposare per 5 – 10 minuti. Bere preferibilmente l…
INDICE
Molte persone sono frenate dall’utilizzare gli oli essenziali perché dubbiosi sui fattori di sicurezza.
Perché bisogna essere così cauti utilizzando gli oli essenziali?
Gli oli essenziali sono delle sostanze altamente concentrate
Questo significa che, ad esempio, una goccia di olio essenziale di menta piperita corrisponde all’incirca a ventotto tazze di tè di menta piperita. Una sola goccia di olio essenziale ha, quindi, un grande valore medicinale. E’ per questo che bisogna utilizzarli con parsimonia e diluirli opportunamente.
Alcuni oli essenziali possono essere tossici se ingeriti
Per questo motivo, bisogna fare molta attenzione a non lasciarli in giro per casa. Considerate che possono rompersi facilmente e chiunque potrebbe prenderli, soprattutto i bambini. L’ingestione di oli essenziali non è una cosa da prendere con leggerezza: essi contengono potenti componenti chimici e il fegato deve lavorare parecchio per smaltirli! I bambini, che hanno gli organi ancora in via di sviluppo, farebbero molta più fatica, il che porterebbe a diverse complicazioni, come ad esempio danni agli organi.
Precauzioni per l’utilizzo degli oli essenziali
Di seguito, vi mostreremo alcune precauzioni che dovreste prendere prima di utilizzare gli oli essenziali:
Acquistate solo oli puri
Vi raccomandiamo di acquistare sempre degli oli puri al 100% e, se possibile, organici. Sarebbe consigliabile, inoltre, acquistare oli essenziali che si trovano in flaconi di vetro ambrato con contagocce all’interno.
Reazioni allergiche
Prima di utilizzare gli oli essenziali, vi raccomandiamo di fare un piccolo test per accertarvi di non essere allergici. Per farlo, basta applicare una goccia di olio essenziale sulla parte interna del gomito e attendere per 30 minuti/1 ora. Se la pelle risulta irritata, lavate immediatamente l’area e non utilizzate gli oli essenziali.
Conservazione degli oli essenziali
E’ molto importante che gli oli essenziali vengano conservati in un luogo fresco, asciutto e buio, poiché calore e luce tendono a degradarli. Inoltre, gli oli essenziali “mangiano” la plastica, quindi vi raccomandiamo di non conservarli in contenitori di plastica. Questo tipo di contenitori può andar bene soltanto in caso di miscele di oli essenziali diluiti. Per gli oli puri o comunque non diluiti, la scelta migliore sono i contenitori di vetro ambrati o blu cobalto.
Diluizione
Prima di essere utilizzati, gli oli essenziali devono essere opportunamente diluiti in un ingrediente base, come un olio vettore (ad esempio oliva, cocco, girasole, ecc).Andiamo a vedere come diluire gli oli essenziali in base alle fasce di età :
- Neonati da 0 a 3 mesi:In questa fascia di età , gli oli essenziali non devono essere assolutamente usati.
- Neonati da 3 mesi a 2 anni: Diluizione dello 0,25%, cioè 1 goccia in 4 cucchiaini di olio vettore.
- Bambini da 2 a 6 anni: Diluizione dello 0,5%, cioè 1 goccia in 2 cucchiaini di olio vettore.
- Bambini da 6 a 15 anni: Diluizione dell’1%, cioè 1 goccia in 1 cucchiaino di olio vettore.
- Adulti: Diluizione del 2%, cioè 2 gocce in 1 cucchiaino di olio vettore.
Ingestione
Ci sono diverse scuole di pensiero riguardo all’ingestione degli oli essenziali. Alcuni ritengono che non debbano assolutamente essere ingeriti, altri invece sono convinti che, se puri al 100%, sia possibile ingerirli.Ad ogni modo, è molto importante che consultiate un medico prima di compiere questo passo. Inoltre, dovrete accertarvi che l’olio essenziale che volete ingerire sia di buona qualità , verificando che sia puro al 100%, certificato USDA biologico e senza OGM, senza metalli, GRAS (generalmente riconosciuto come sicuro da ingerire).
Persone con problemi di salute
Le persone che presentano cardiopatia, epilessia, asma, ipertensione e/o altre condizioni di salute gravi, devono assolutamente consultare un medico prima di utilizzare gli oli essenziali.
Gravidanza e allattamento
In gravidanza e allattamento, l’ideale sarebbe astenersi dall’utilizzare gli oli essenziali. Questo perché le molecole degli oli viaggiano nelle profondità del corpo, entrando nel flusso sanguigno ed arrivando alla placenta.E’ possibile, comunque, utilizzare gli oli essenziali in gravidanza e allattamento sotto la supervisione di un medico qualificato.
Bambini
Prestate attenzione a tenere gli oli essenziali fuori dalla portata dei bambini.
Animali
E’ importante tenere lontani gli oli essenziali anche dai nostri animali domestici, poiché i loro organi non sono abbastanza complessi da poterli smaltire in maniera adeguata . L’ingestione di questi oli, quindi, potrebbe portarli alla morte.
Esposizione al sole
Alcuni oli essenziali sono fototossici, cioè reagiscono all’esposizione solare. Si tratta principalmente di oli di agrumi. Dunque, quando utilizziamo questi oli è importante evitare l’esposizione al sole.
Contatto con le membrane mucose
E’ molto rischioso mettere gli oli essenziali negli occhi, nel naso o nelle orecchie, poiché possono causare ustioni chimiche e danni al corpo. Nel caso in cui gli oli essenziali finiscano nelle mucose, sciacquatele con un liquido grasso (ad esempio con il latte intero). Gli oli essenziali sono attratti dalle molecole di grasso e respinti dall’acqua. Quindi, utilizzando l’acqua, gli oli essenziali si aggrapperebbero maggiormente alla mucosa e non riuscireste a sciacquarli.
InfiammabilitÃ
Tutti gli oli essenziali sono infiammabili, con varie gradazioni. E’ quindi necessario che non entrino in contatto con fiamme libere, come candele, fornelli a gas, fiammiferi, ecc. Clicca qui per vedere l’elenco degli oli essenziali con gli utilizzi e i benefici.
Molte persone sono frenate dall’utilizzare gli oli essenziali perché dubbiosi sui fattori di sicurezza.
Perché bisogna essere così cauti utilizzando gli oli essenziali?
Gli oli essenziali sono delle sostanze altamente concentrate
Questo significa che, ad esempio, una goccia di olio essenziale di menta piperita corrisponde all’incirca a ventotto tazze di tè di menta piperita. Una sola goccia di olio essenziale ha, quindi, un grande valore medicinale. E’ per questo che bisogna utilizzarli con parsimonia e diluirli opportunamente.
Alcuni oli essenziali possono essere tossici se ingeriti
Per questo motivo, bisogna fare molta attenzione a non lasciarli in giro per casa. Considerate che possono rompersi facilmente e chiunque potrebbe prenderli, soprattutto i bambini. L’ingestione di oli essenziali non è una cosa da prendere con leggerezza: essi contengono potenti componenti chimici e il fegato deve lavorare parecchio per smaltirli! I bambini, che hanno gli organi ancora in via di sviluppo, farebbero molta più fatica, il che porterebbe a diverse complicazioni, come ad esempio danni agli organi.
Precauzioni per l’utilizzo degli oli essenziali
Di seguito, vi mostreremo alcune precauzioni che dovreste prendere prima di utilizzare gli oli essenziali:
Acquistate solo oli puri
Vi raccomandiamo di acquistare sempre degli oli puri al 100% e, se possibile, organici. Sarebbe consigliabile, inoltre, acquistare oli essenziali che si trovano in flaconi di vetro ambrato con contagocce all’interno.
Reazioni allergiche
Prima di utilizzare gli oli essenziali, vi raccomandiamo di fare un piccolo test per accertarvi di non essere allergici. Per farlo, basta applicare una goccia di olio essenziale sulla parte interna del gomito e attendere per 30 minuti/1 ora. Se la pelle risulta irritata, lavate immediatamente l’area e non utilizzate gli oli essenziali.
Conservazione degli oli essenziali
E’ molto importante che gli oli essenziali vengano conservati in un luogo fresco, asciutto e buio, poiché calore e luce tendono a degradarli. Inoltre, gli oli essenziali “mangiano” la plastica, quindi vi raccomandiamo di non conservarli in contenitori di plastica. Questo tipo di contenitori può andar bene soltanto in caso di miscele di oli essenziali diluiti. Per gli oli puri o comunque non diluiti, la scelta migliore sono i contenitori di vetro ambrati o blu cobalto.
Diluizione
Prima di essere utilizzati, gli oli essenziali devono essere opportunamente diluiti in un ingrediente base, come un olio vettore (ad esempio oliva, cocco, girasole, ecc).Andiamo a vedere come diluire gli oli essenziali in base alle fasce di età :
- Neonati da 0 a 3 mesi:In questa fascia di età , gli oli essenziali non devono essere assolutamente usati.
- Neonati da 3 mesi a 2 anni: Diluizione dello 0,25%, cioè 1 goccia in 4 cucchiaini di olio vettore.
- Bambini da 2 a 6 anni: Diluizione dello 0,5%, cioè 1 goccia in 2 cucchiaini di olio vettore.
- Bambini da 6 a 15 anni: Diluizione dell’1%, cioè 1 goccia in 1 cucchiaino di olio vettore.
- Adulti: Diluizione del 2%, cioè 2 gocce in 1 cucchiaino di olio vettore.
Ingestione
Ci sono diverse scuole di pensiero riguardo all’ingestione degli oli essenziali. Alcuni ritengono che non debbano assolutamente essere ingeriti, altri invece sono convinti che, se puri al 100%, sia possibile ingerirli.Ad ogni modo, è molto importante che consultiate un medico prima di compiere questo passo. Inoltre, dovrete accertarvi che l’olio essenziale che volete ingerire sia di buona qualità , verificando che sia puro al 100%, certificato USDA biologico e senza OGM, senza metalli, GRAS (generalmente riconosciuto come sicuro da ingerire).
Persone con problemi di salute
Le persone che presentano cardiopatia, epilessia, asma, ipertensione e/o altre condizioni di salute gravi, devono assolutamente consultare un medico prima di utilizzare gli oli essenziali.
Gravidanza e allattamento
In gravidanza e allattamento, l’ideale sarebbe astenersi dall’utilizzare gli oli essenziali. Questo perché le molecole degli oli viaggiano nelle profondità del corpo, entrando nel flusso sanguigno ed arrivando alla placenta.E’ possibile, comunque, utilizzare gli oli essenziali in gravidanza e allattamento sotto la supervisione di un medico qualificato.
Bambini
Prestate attenzione a tenere gli oli essenziali fuori dalla portata dei bambini.
Animali
E’ importante tenere lontani gli oli essenziali anche dai nostri animali domestici, poiché i loro organi non sono abbastanza complessi da poterli smaltire in maniera adeguata . L’ingestione di questi oli, quindi, potrebbe portarli alla morte.
Esposizione al sole
Alcuni oli essenziali sono fototossici, cioè reagiscono all’esposizione solare. Si tratta principalmente di oli di agrumi. Dunque, quando utilizziamo questi oli è importante evitare l’esposizione al sole.
Contatto con le membrane mucose
E’ molto rischioso mettere gli oli essenziali negli occhi, nel naso o nelle orecchie, poiché possono causare ustioni chimiche e danni al corpo. Nel caso in cui gli oli essenziali finiscano nelle mucose, sciacquatele con un liquido grasso (ad esempio con il latte intero). Gli oli essenziali sono attratti dalle molecole di grasso e respinti dall’acqua. Quindi, utilizzando l’acqua, gli oli essenziali si aggrapperebbero maggiormente alla mucosa e non riuscireste a sciacquarli.
InfiammabilitÃ
Tutti gli oli essenziali sono infiammabili, con varie gradazioni. E’ quindi necessario che non entrino in contatto con fiamme libere, come candele, fornelli a gas, fiammiferi, ecc. Clicca qui per vedere l’elenco degli oli essenziali con gli utilizzi e i benefici.
In questo articolo voglio fornirti le informazioni necessarie su quali sono gli oli essenziali per dormire bene.Se stai leggendo questa pagina probabilmente sei il diretto interessato a soffrire d’insonnia e pertanto sei alla ricerca di rimedi per dormire o per essere più precisi sei alla ricerca di rimedi naturali per dormire bene favorendo il sonno.Prima però vorrei fare una breve premessa sull’insonnia.
Disturbi del sonno: Cos’è l’insonnia?
L’insonnia è un disturbo in cui le persone hanno difficoltà a dormire.Si ha difficoltà nell’addormentarsi, il sonno è leggero e irrequieto, piuttosto che profondo e pacifico.L’insonnia può causare irritabilità , stanchezza fisica e mentale, mancanza di energia, depressione, ecc.Questo tipo di disturbo del sonno colpisce oltre il 30% della popolazione.
Alcune cause che favoriscono l’insonnia:
- Stress mentale
- Ansia
- Eccessivo consumo di alcol
- Eccessiva assunzione di caffeina
- Assunzione di alcuni farmaci
- Stato d’agitazione
Molte volte presi dallo sconforto si è tentati ad assumere, o si assumono già , farmaci come i sonniferi. Purtroppo alcune volte questi possono causare pericolosi effetti collaterali e dipendenza.Allora la domanda è perché non utilizzare gli oli essenziali per dormire meglio?Perché non utilizzare rimedi naturali senza pericolosi effetti dannosi per la salute?Prima di pensare ad assumere medicinali proviamo ad usare le essenze che la natura ci mette a disposizione per curare l’insonnia e che ci permettono di stimolare il sonno.
Come possono aiutarci gli oli essenziali contro l’insonnia?
Alcuni oli essenziali sono utili a ridurre lo stress, rilassare la mente, abbassare il livello di ansia e agitazione, calmare i nervi, favorire pace, tranquillità e pensieri positivi.
Rimedi Insonnia: quali sono gli Oli essenziali per dormire meglio?
Cliccando su ognuno degli oli elencati qui sotto potrai trovare il nostro consiglio su dove acquistarli.
- Lavanda
- Ylang Ylang
- Sandalo
- Cedro
- Bergamotto
- Camomilla
- Incenso
- Vetiver
- Melissa
- Rosa
Oppure acquistare un set di bottiglie da 10 ml per contenere la spesa. Un esempio è questo set da 20 pezzi di Oli Essenziali.[go_pricing id=”kitcofanetto_oliessenziali”]
Quali sono i metodi di utilizzo degli oli essenziali per dormire bene?
Diffusione degli oli essenziali
Il metodo di diffusione degli oli essenziali contro l’insonnia è molto semplice, e realizzabile in pochi semplici passi.
Cosa occorre:
- Diffusore di oli essenziali: un consiglio per la scelta di un buon e silenzioso diffusore di oli essenziali lo puoi trovare in questa guida:Â Diffusori per oli essenziali: i migliori vaporizzatori;
- Almeno uno degli oli sopra elencati;
- Acqua distillata.
Procedimento:
- Aggiungi dell’acqua distillata all’interno del serbatoio del tuo diffusore di oli essenziali, la quantità dipende dalla capienza del serbatoio;
- Aggiungi qualche goccia di olio essenziale di lavanda (o gli altri consigliati).
Utilizzo:
Lasciare che l’essenza si diffondi nella camera da letto per almeno 15 minuti prima di andare a dormire.
Realizzazione di uno spray rilassante
Cosa occorre:
- Acqua distillata;
- Olio essenziale di lavanda (o altri);
- Amamelide;
- Bottiglietta spray di vetro ambrata
Procedimento:
- Inserisci mezza tazza di acqua distillata nella bottiglietta spray;
- Aggiungi 7 gocce dell’olio essenziale che hai scelto e un cucchiaino di amamelide;
- Inserisci il tappo alla bottiglietta e agita bene per qualche istante.
Utilizzo:
Spruzzalo sul cuscino, sulle lenzuola e nella stanza qualche minuto prima di andare a dormire.
Bagno rilassante con un mix di oli essenziali
Cosa occorre:
- Latte intero;
- Sali di Epsom;
- Olio essenziale di lavanda, camomilla, ylang ylang, rosa e cedro;
- Contenitore per miscelare
Procedimento:
- Riempire la vasca da bagno con acqua calda ed inserire una tazza di sali di epsom e lasciare che si sciolgano.
- Inserire in un contenitore 2 tazze di latte intero, 10 gocce di olio essenziale di lavanda, 5 di camomilla, 5 di ylang ylang, 5 di rosa e 5 di cedro e mescolare bene.
- Versare il tutto nella vasca da bagno.
Utilizzo:
Immergiti nella vasca, restaci per tutto il tempo che desideri, noterai un favoloso rilassamento della mente e del corpo. Effettuando una di queste operazioni non solo avrai un rimedio contro l’insonnia a portata di mano, ma potrai migliorare la qualità del sonno e finalmente dormire bene.Mi auguro che questa guida sui rimedi contro l’insonnia sia di tuo gradimento. Se ritieni che possa essere migliorata aggiungendo altre importanti informazioni commenta l’articolo.
In questo articolo voglio fornirti le informazioni necessarie su quali sono gli oli essenziali per dormire bene.Se stai leggendo questa pagina probabilmente sei il diretto interessato a soffrire d’insonnia e pertanto sei alla ricerca di rimedi per dormire o per essere più precisi sei alla ricerca di rimedi naturali per dormire bene favorendo il sonno.Prima però vorrei fare una breve premessa sull’insonnia.
Disturbi del sonno: Cos’è l’insonnia?
L’insonnia è un disturbo in cui le persone hanno difficoltà a dormire.Si ha difficoltà nell’addormentarsi, il sonno è leggero e irrequieto, piuttosto che profondo e pacifico.L’insonnia può causare irritabilità , stanchezza fisica e mentale, mancanza di energia, depressione, ecc.Questo tipo di disturbo del sonno colpisce oltre il 30% della popolazione.
Alcune cause che favoriscono l’insonnia:
- Stress mentale
- Ansia
- Eccessivo consumo di alcol
- Eccessiva assunzione di caffeina
- Assunzione di alcuni farmaci
- Stato d’agitazione
Molte volte presi dallo sconforto si è tentati ad assumere, o si assumono già , farmaci come i sonniferi. Purtroppo alcune volte questi possono causare pericolosi effetti collaterali e dipendenza.Allora la domanda è perché non utilizzare gli oli essenziali per dormire meglio?Perché non utilizzare rimedi naturali senza pericolosi effetti dannosi per la salute?Prima di pensare ad assumere medicinali proviamo ad usare le essenze che la natura ci mette a disposizione per curare l’insonnia e che ci permettono di stimolare il sonno.
Come possono aiutarci gli oli essenziali contro l’insonnia?
Alcuni oli essenziali sono utili a ridurre lo stress, rilassare la mente, abbassare il livello di ansia e agitazione, calmare i nervi, favorire pace, tranquillità e pensieri positivi.
Rimedi Insonnia: quali sono gli Oli essenziali per dormire meglio?
Cliccando su ognuno degli oli elencati qui sotto potrai trovare il nostro consiglio su dove acquistarli.
- Lavanda
- Ylang Ylang
- Sandalo
- Cedro
- Bergamotto
- Camomilla
- Incenso
- Vetiver
- Melissa
- Rosa
Oppure acquistare un set di bottiglie da 10 ml per contenere la spesa. Un esempio è questo set da 20 pezzi di Oli Essenziali.[go_pricing id=”kitcofanetto_oliessenziali”]
Quali sono i metodi di utilizzo degli oli essenziali per dormire bene?
Diffusione degli oli essenziali
Il metodo di diffusione degli oli essenziali contro l’insonnia è molto semplice, e realizzabile in pochi semplici passi.
Cosa occorre:
- Diffusore di oli essenziali: un consiglio per la scelta di un buon e silenzioso diffusore di oli essenziali lo puoi trovare in questa guida:Â Diffusori per oli essenziali: i migliori vaporizzatori;
- Almeno uno degli oli sopra elencati;
- Acqua distillata.
Procedimento:
- Aggiungi dell’acqua distillata all’interno del serbatoio del tuo diffusore di oli essenziali, la quantità dipende dalla capienza del serbatoio;
- Aggiungi qualche goccia di olio essenziale di lavanda (o gli altri consigliati).
Utilizzo:
Lasciare che l’essenza si diffondi nella camera da letto per almeno 15 minuti prima di andare a dormire.
Realizzazione di uno spray rilassante
Cosa occorre:
- Acqua distillata;
- Olio essenziale di lavanda (o altri);
- Amamelide;
- Bottiglietta spray di vetro ambrata
Procedimento:
- Inserisci mezza tazza di acqua distillata nella bottiglietta spray;
- Aggiungi 7 gocce dell’olio essenziale che hai scelto e un cucchiaino di amamelide;
- Inserisci il tappo alla bottiglietta e agita bene per qualche istante.
Utilizzo:
Spruzzalo sul cuscino, sulle lenzuola e nella stanza qualche minuto prima di andare a dormire.
Bagno rilassante con un mix di oli essenziali
Cosa occorre:
- Latte intero;
- Sali di Epsom;
- Olio essenziale di lavanda, camomilla, ylang ylang, rosa e cedro;
- Contenitore per miscelare
Procedimento:
- Riempire la vasca da bagno con acqua calda ed inserire una tazza di sali di epsom e lasciare che si sciolgano.
- Inserire in un contenitore 2 tazze di latte intero, 10 gocce di olio essenziale di lavanda, 5 di camomilla, 5 di ylang ylang, 5 di rosa e 5 di cedro e mescolare bene.
- Versare il tutto nella vasca da bagno.
Utilizzo:
Immergiti nella vasca, restaci per tutto il tempo che desideri, noterai un favoloso rilassamento della mente e del corpo. Effettuando una di queste operazioni non solo avrai un rimedio contro l’insonnia a portata di mano, ma potrai migliorare la qualità del sonno e finalmente dormire bene.Mi auguro che questa guida sui rimedi contro l’insonnia sia di tuo gradimento. Se ritieni che possa essere migliorata aggiungendo altre importanti informazioni commenta l’articolo.
La tosse è causata da batteri o virus che infettano il sistema respiratorio.Un colpo di tosse non è nient’altro che un riflesso improvviso: l’aria viene rilasciata violentemente dai polmoni emettendo appunto questo suono.Possiamo avere diversi tipi di tosse. Tra i principali, ricordiamo:
- Tosse grassa. Questo tipo di tosse proviene da un’infezione delle vie respiratorie inferiori ed è caratterizzata dalla presenza di muco.
- Tosse secca. E’ un tipo di tosse persistente che di solito peggiora durante la notte. Può causare dolore, ma non è caratterizzata dalla presenza di muco.
- Pertosse. La pertosse è caratterizzata da frequenti attacchi di tosse in sequenza. Può causare mancanza di respiro ed è altamente contagiosa.
Avere la tosse è parecchio fastidioso per noi adulti, immaginiamo quindi quanto potrà esserlo per i nostri bambini! Essi possono venire contagiati in modo davvero molto facile, soprattutto a scuola.
Quali sono i rimedi che possiamo usare per combattere la tosse?
Esistono diversi rimedi naturali che possono aiutare contro la tosse. Ad esempio mangiare cibi che stimolano un rinforzamento del sistema immunitario, oppure mangiare cibi antibatterici, come il miele e l’aglio.Naturalmente, un altra soluzione contro la tosse è costituita dagli oli essenziali.Di solito, quando i nostri bambini hanno la tosse, i medici tendono a riempirli di antibiotici e sciroppi vari.Bisogna però considerare che l’eccessiva prescrizione di antibiotici sta causando la comparsa di batteri contagiosi e potenzialmente letali. Inoltre, gli antibiotici uccidono tutti i batteri, senza fare distinzione tra quelli “buoni” e quelli “cattivi”. Spazzando via indistintamente tutti i batteri, gli antibiotici lasciano il corpo più vulnerabile a malattie e disturbi.Gli sciroppi per la tosse, invece, contengono alte dosi di zucchero, coloranti e profumi sintetici, che non fanno certo bene alla salute dei nostri bambini.Al contrario, gli oli essenziali sono di origine vegetale e quindi completamente naturali. Molti di essi combattono batteri che persino gli antibiotici non riescono ad uccidere. L’efficacia di questi oli contro i batteri che causano la tosse, è stata dimostrata da diversi studi.Naturalmente questo non significa non portare i nostri bambini dal dottore. E’ anzi importante che ricevano una diagnosi da persone competenti per un adeguato trattamento per la tosse. Gli oli essenziali, come già detto, possono costituire un validissimo aiuto, ma bisogna usarli soltanto dopo aver consultato il medico dei nostri piccoli.
Quali sono i migliori oli essenziali per combattere la tosse dei bambini?
- Olio essenziale di menta piperita
- Olio essenziale di eucalipto
- Olio essenziale di lavanda
- Olio essenziale di basilico
- Olio essenziale di origano
- Olio essenziale di tea tree
- Olio essenziale di limone
- Olio essenziale di timo
- Olio essenziale di rosmarino
[go_pricing id=”kitcofanetto_oliessenziali”]
Come utilizzarli?
Esistono due modi efficaci per utilizzare questi oli:
- Ungente fai da te
- Inalazioni
- Diffusione
Ungente Balsamico fai da te
L’ungente funge da ottimo decongestionante, specialmente per i bambini più piccoli. Naturalmente vi ricordiamo di consultare il medico prima di utilizzarlo sui bambini, soprattutto su quelli di età inferiore ai tre anni.Vediamo come possiamo realizzarlo…Cosa occorre:
- 2 cucchiai di burro di karitè crudo e spremuto a freddo
- 5 gocce di olio essenziale di incenso
- 2 gocce di olio essenziale di eucalipto
- 2 gocce di olio essenziale di lavanda
- 3 gocce di olio essenziale di basilico
Indicazioni:
- Sciogliete i burro di karitè a bagnomaria, mescolando delicatamente con una spatola.
- Una volta sciolto, togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
- Una volta raffreddato, aggiungete gli oli essenziali. Fate attenzione affinché, anche se raffreddato, il burro di karitè sia ancora in stato liquido.
- Versate il composto in un contenitore e lasciatelo in frigorifero per una notte. Questo aiuterà a solidificare il nostro ungente.
- Applicate a piccole dosi sul petto dei vostri bambini (mattina e sera).
Inalazioni
Le inalazioni aiutano a pulire le vie respiratorie, favorendo una più facile espulsione del muco e combattendo i batteri che causano la tosse.Cosa occorre:
- Acqua calda
- Una ciotola
- 1 goccia di olio essenziale di menta piperita
Indicazioni:
- Portate l’acqua ad ebollizione e versatela in una ciotola.
- Aggiungete l’olio essenziale di menta piperita.
- Aiutate il vostro bambino a porre la testa sopra l’acqua, facendo in modo che respiri profondamente i vapori. Per i bambini al di sopra dei 7 anni, è possibile creare una sorta di tenda con l’asciugamano, in modo da coprire la sua testa e la ciotola. Ricordate che per i bambini le inalazioni potrebbero risultare troppo intense, soprattutto inizialmente. Perciò abbiate cura di lasciarli uscire ogni tanto per respirare aria fresca.
Diffusione tramite diffusore di oli essenziali
Prima miscela
- 2 gocce di olio essenziale di eucalipto
- 1 goccia di olio essenziale di limone
- 2 gocce di olio essenziale di menta piperita
- 2 gocce di olio essenziale di rosmarino
Seconda miscela
- 2 gocce di olio essenziale di limone
- 2 gocce di olio essenziale di eucalipto
- 2 gocce di olio essenziale di rosmarino
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La tosse è causata da batteri o virus che infettano il sistema respiratorio.Un colpo di tosse non è nient’altro che un riflesso improvviso: l’aria viene rilasciata violentemente dai polmoni emettendo appunto questo suono.Possiamo avere diversi tipi di tosse. Tra i principali, ricordiamo:
- Tosse grassa. Questo tipo di tosse proviene da un’infezione delle vie respiratorie inferiori ed è caratterizzata dalla presenza di muco.
- Tosse secca. E’ un tipo di tosse persistente che di solito peggiora durante la notte. Può causare dolore, ma non è caratterizzata dalla presenza di muco.
- Pertosse. La pertosse è caratterizzata da frequenti attacchi di tosse in sequenza. Può causare mancanza di respiro ed è altamente contagiosa.
Avere la tosse è parecchio fastidioso per noi adulti, immaginiamo quindi quanto potrà esserlo per i nostri bambini! Essi possono venire contagiati in modo davvero molto facile, soprattutto a scuola.
Quali sono i rimedi che possiamo usare per combattere la tosse?
Esistono diversi rimedi naturali che possono aiutare contro la tosse. Ad esempio mangiare cibi che stimolano un rinforzamento del sistema immunitario, oppure mangiare cibi antibatterici, come il miele e l’aglio.Naturalmente, un altra soluzione contro la tosse è costituita dagli oli essenziali.Di solito, quando i nostri bambini hanno la tosse, i medici tendono a riempirli di antibiotici e sciroppi vari.Bisogna però considerare che l’eccessiva prescrizione di antibiotici sta causando la comparsa di batteri contagiosi e potenzialmente letali. Inoltre, gli antibiotici uccidono tutti i batteri, senza fare distinzione tra quelli “buoni” e quelli “cattivi”. Spazzando via indistintamente tutti i batteri, gli antibiotici lasciano il corpo più vulnerabile a malattie e disturbi.Gli sciroppi per la tosse, invece, contengono alte dosi di zucchero, coloranti e profumi sintetici, che non fanno certo bene alla salute dei nostri bambini.Al contrario, gli oli essenziali sono di origine vegetale e quindi completamente naturali. Molti di essi combattono batteri che persino gli antibiotici non riescono ad uccidere. L’efficacia di questi oli contro i batteri che causano la tosse, è stata dimostrata da diversi studi.Naturalmente questo non significa non portare i nostri bambini dal dottore. E’ anzi importante che ricevano una diagnosi da persone competenti per un adeguato trattamento per la tosse. Gli oli essenziali, come già detto, possono costituire un validissimo aiuto, ma bisogna usarli soltanto dopo aver consultato il medico dei nostri piccoli.
Quali sono i migliori oli essenziali per combattere la tosse dei bambini?
- Olio essenziale di menta piperita
- Olio essenziale di eucalipto
- Olio essenziale di lavanda
- Olio essenziale di basilico
- Olio essenziale di origano
- Olio essenziale di tea tree
- Olio essenziale di limone
- Olio essenziale di timo
- Olio essenziale di rosmarino
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Come utilizzarli?
Esistono due modi efficaci per utilizzare questi oli:
- Ungente fai da te
- Inalazioni
- Diffusione
Ungente Balsamico fai da te
L’ungente funge da ottimo decongestionante, specialmente per i bambini più piccoli. Naturalmente vi ricordiamo di consultare il medico prima di utilizzarlo sui bambini, soprattutto su quelli di età inferiore ai tre anni.Vediamo come possiamo realizzarlo…Cosa occorre:
- 2 cucchiai di burro di karitè crudo e spremuto a freddo
- 5 gocce di olio essenziale di incenso
- 2 gocce di olio essenziale di eucalipto
- 2 gocce di olio essenziale di lavanda
- 3 gocce di olio essenziale di basilico
Indicazioni:
- Sciogliete i burro di karitè a bagnomaria, mescolando delicatamente con una spatola.
- Una volta sciolto, togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
- Una volta raffreddato, aggiungete gli oli essenziali. Fate attenzione affinché, anche se raffreddato, il burro di karitè sia ancora in stato liquido.
- Versate il composto in un contenitore e lasciatelo in frigorifero per una notte. Questo aiuterà a solidificare il nostro ungente.
- Applicate a piccole dosi sul petto dei vostri bambini (mattina e sera).
Inalazioni
Le inalazioni aiutano a pulire le vie respiratorie, favorendo una più facile espulsione del muco e combattendo i batteri che causano la tosse.Cosa occorre:
- Acqua calda
- Una ciotola
- 1 goccia di olio essenziale di menta piperita
Indicazioni:
- Portate l’acqua ad ebollizione e versatela in una ciotola.
- Aggiungete l’olio essenziale di menta piperita.
- Aiutate il vostro bambino a porre la testa sopra l’acqua, facendo in modo che respiri profondamente i vapori. Per i bambini al di sopra dei 7 anni, è possibile creare una sorta di tenda con l’asciugamano, in modo da coprire la sua testa e la ciotola. Ricordate che per i bambini le inalazioni potrebbero risultare troppo intense, soprattutto inizialmente. Perciò abbiate cura di lasciarli uscire ogni tanto per respirare aria fresca.
Diffusione tramite diffusore di oli essenziali
Prima miscela
- 2 gocce di olio essenziale di eucalipto
- 1 goccia di olio essenziale di limone
- 2 gocce di olio essenziale di menta piperita
- 2 gocce di olio essenziale di rosmarino
Seconda miscela
- 2 gocce di olio essenziale di limone
- 2 gocce di olio essenziale di eucalipto
- 2 gocce di olio essenziale di rosmarino
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La meditazione è una pratica antichissima per rilassarsi, mettere in contatto corpo e mente e raggiungere una maggiore serenità . Anche se inizialmente era soltanto una disciplina di tipo orientale, sempre più persone scelgono di praticarla anche in Occidente.
Non si tratta di una pratica che necessita di sforzi fisici di nessun tipo o di conoscenze particolarmente difficili. Per questo motivo, nel tempo si è dimostrata adatta a tutti coloro che vogliono raggiungere dei buoni risultati, ottenendo il benessere psicofisico.
Ci sono però tante cose da sapere per quanto riguarda la meditazione, come le sue origini i tipi più praticati e i benefici. Scopriamoli insieme.
Meditazione: le origini e la storia
La meditazione è estremamente antica e già nel 1500 A.C. sono state trovate delle documentazioni che provavano come alcune persone già iniziavano a cercare il rilassamento mettendo in collegamento corpo e mente con discipline analoghe. Anche se può sembrare improbabile, in parte la meditazione è nata e si è sviluppata in America Latina, dove ancora oggi è molto praticata. Inizialmente la pratica, però, è stata introdotta in Asia ed era strettamente collegata allo sciamanesimo e all’induismo vedico.
Nel primo caso, doveva essere però presente uno sciamano che doveva mettere in collegamento il mondo dei vivi con quello degli spiriti. La meditazione era una sorta di mezzo per raggiungere l’altro mondo e ricevere tutte le risposte alle domande che ci si poneva sulla propria esistenza.
Successivamente, nel Punjab, tra India e Pakistan, la meditazione ha acquisito un altro significato. Tralasciando la presenza di sciamani, infatti, la meditazione era utile per interrogarsi sulla relazione che esiste tra l’esistenza ed il dolore e trovare delle risposte a domande così complesse.
Successivamente la pratica meditativa è entrata in collegamento con molte delle pratiche di filosofia di vita che esistono ancora oggi. Nel Buddhismo ad esempio la meditazione viene vista come un percorso ricco di esperienze per raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e per ottenere la saggezza. Chi riesce ad ottenere questi obiettivi deve poi viaggiare ed esportare la propria conoscenza agli altri, perché tutti possano raggiungere la consapevolezza.
In Occidente la meditazione ha acquisito un valore diverso, è quasi vista come una mera pratica di rilassamento e non di crescita personale interiore e di elevamento dello spirito e di ricarica di energie.
Nel 1979 si diffonde anche la Mindfulness, una tecnica che ha molto a che vedere con la meditazione e dagli indubbi benefici anche su vere e proprie patologie come l’ansia o gli attacchi di panico.
Come si pratica la meditazione
Per meditare, sin dalle origini della nascita di questa disciplina vengono considerati quattro passaggi che chi si approccia a questo mondo deve attraversare.
Le quattro fasi iniziali della meditazione da cui si passa sono:
- la ritrazione,
- la concentrazione,
- la contemplazione
- l’estasi.
Con la ritrazione, chi pratica la meditazione deve riuscire ad estraniarsi dal resto del mondo e concentrarsi solo sulla propria mente. E’ un passaggio difficoltoso in quanto si è abituati a fare molte cose insieme e non solo una alla volta e in modo concentrato.
La concentrazione prevede poi il doversi concentrare su un unico punto ed è una sorta di conseguenza della ritrazione. Tale punto viene chiamato il simbolo interiore che è a scelta di chi sta meditando.
Con la contemplazione, il soggetto si distacca dai rumori, dall’ambiente circostante e da tutto ciò che è materiale, rimanendo in collegamento soltanto con la propria mente e con l’essenziale.
Una volta ottenuto il silenzio interiore, chi medita può raggiungere l’ultimo passaggio, ossia l’estasi, in cui tutti i pezzi vengono rimessi insieme e c’è nuovamente consapevolezza.
Dal punto di vista pratico, è bene scegliere un orario mattutino, il più silenzioso possibile per partire con una meditazione che dia l’energia necessaria per partire con la giornata lavorativa. La meditazione serale invece è ottimale dopo una giornata impegnativa, stancante e stressante per ritrovare il proprio centro rilassarsi e favorire il riposo ristoratore di cui si ha bisogno.
Anche la scelta della posizione è importante e normalmente si predilige quella del fiore di loto.
Tipi di meditazione
Esistono vari tipi di meditazione e ciascuno ha la libertà di scegliere quello più appropriato a sé e quello che ritiene essere più adeguati per raggiungere il proprio benessere. Il consiglio se siete all’inizio della pratica meditativa è quello di provarne diverse e poi proseguire quella che sentite a voi più adeguata e che vi porta maggior benefici in termini psico-fisici.
La meditazione zen o zazen è la classica meditazione buddhista ed è quella che tutti hanno ben presente nell’immaginario. Ci si siede a gambe incrociate e ci si concentra sul respiro e sulla staticità , raggiungendo consapevolezza ed autocontrollo.
Esiste poi la meditazione trascendentale che invece si pratica attraverso la ripetizione di un mantra. Bisogna trovare il mantra più adeguato e recitarlo ad occhi chiusi ogni giorno.
La meditazione vipassana invece prevede il doversi concentrare totalmente su un unico oggetto, materiale o immateriale, e su tutti i suoi movimenti e dettagli.
La meditazione camminata è l’unica tra i tipi di meditazione che si può praticare camminando e che secondo la tradizione, praticava anche Buddha. Consiste nel fare delle passeggiate a piedi nudi, concentrandosi sull’esperienza sensoriale che si sta vivendo e dimenticando tutto il resto. E’ un modo di riorganizzare i pensieri al meglio e favorire il rilassamento.
Infine, sta prendendo sempre più piede la moderna meditazione Mindfulness, che consiste nell’osservare, nel concentrarsi sul qui ed ora e sulla trasparenza emotiva (analizzare senza preconcetti).
Tutti i benefici della meditazione
Dal punto di vista dei benefici della meditazione, questi sono moltissimi da quelli psicologici a quelli fisici.
Innanzitutto si ottiene un maggiore autocontrollo che scaturisce dalla consapevolezza totale del proprio corpo.
Inoltre, c’è anche un aumento dell’autostima perché non si ha più la tendenza a voler essere giudicati dall’esterno, ma ci si basa sull’essenziale e sulle cose che sono veramente importanti. Come è stato anche dimostrato dalla scienza, la meditazione (soprattutto alcune tipologie) offre un valido aiuto contro ansia ed attacchi di panico ed aiuta quindi a trovare una maggiore serenità .
A livello fisico, la meditazione stimola la concentrazione e riduce l’ormone dello stress, ed anche altre sostanze potenzialmente dannose per il nostro corpo come la dopamina.
Il rilassamento che consegue dalla meditazione aiuta nell’abbassamento nella pressione e nella prevenzione di disturbi cardiovascolari.
Ritrovando energia dal punto di vista psicologico, anche il benessere fisico ne risente in positivo, e ad esempio secondo alcuni studi la meditazione ha un effetto anche sul dolore cronico. Si tratta quindi di una semplice pratica per ottenere tanti vantaggi senza controindicazioni.
La meditazione è una pratica antichissima per rilassarsi, mettere in contatto corpo e mente e raggiungere una maggiore serenità . Anche se inizialmente era soltanto una disciplina di tipo orientale, sempre più persone scelgono di praticarla anche in Occidente.
Non si tratta di una pratica che necessita di sforzi fisici di nessun tipo o di conoscenze particolarmente difficili. Per questo motivo, nel tempo si è dimostrata adatta a tutti coloro che vogliono raggiungere dei buoni risultati, ottenendo il benessere psicofisico.
Ci sono però tante cose da sapere per quanto riguarda la meditazione, come le sue origini i tipi più praticati e i benefici. Scopriamoli insieme.
Meditazione: le origini e la storia
La meditazione è estremamente antica e già nel 1500 A.C. sono state trovate delle documentazioni che provavano come alcune persone già iniziavano a cercare il rilassamento mettendo in collegamento corpo e mente con discipline analoghe. Anche se può sembrare improbabile, in parte la meditazione è nata e si è sviluppata in America Latina, dove ancora oggi è molto praticata. Inizialmente la pratica, però, è stata introdotta in Asia ed era strettamente collegata allo sciamanesimo e all’induismo vedico.
Nel primo caso, doveva essere però presente uno sciamano che doveva mettere in collegamento il mondo dei vivi con quello degli spiriti. La meditazione era una sorta di mezzo per raggiungere l’altro mondo e ricevere tutte le risposte alle domande che ci si poneva sulla propria esistenza.
Successivamente, nel Punjab, tra India e Pakistan, la meditazione ha acquisito un altro significato. Tralasciando la presenza di sciamani, infatti, la meditazione era utile per interrogarsi sulla relazione che esiste tra l’esistenza ed il dolore e trovare delle risposte a domande così complesse.
Successivamente la pratica meditativa è entrata in collegamento con molte delle pratiche di filosofia di vita che esistono ancora oggi. Nel Buddhismo ad esempio la meditazione viene vista come un percorso ricco di esperienze per raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e per ottenere la saggezza. Chi riesce ad ottenere questi obiettivi deve poi viaggiare ed esportare la propria conoscenza agli altri, perché tutti possano raggiungere la consapevolezza.
In Occidente la meditazione ha acquisito un valore diverso, è quasi vista come una mera pratica di rilassamento e non di crescita personale interiore e di elevamento dello spirito e di ricarica di energie.
Nel 1979 si diffonde anche la Mindfulness, una tecnica che ha molto a che vedere con la meditazione e dagli indubbi benefici anche su vere e proprie patologie come l’ansia o gli attacchi di panico.
Come si pratica la meditazione
Per meditare, sin dalle origini della nascita di questa disciplina vengono considerati quattro passaggi che chi si approccia a questo mondo deve attraversare.
Le quattro fasi iniziali della meditazione da cui si passa sono:
- la ritrazione,
- la concentrazione,
- la contemplazione
- l’estasi.
Con la ritrazione, chi pratica la meditazione deve riuscire ad estraniarsi dal resto del mondo e concentrarsi solo sulla propria mente. E’ un passaggio difficoltoso in quanto si è abituati a fare molte cose insieme e non solo una alla volta e in modo concentrato.
La concentrazione prevede poi il doversi concentrare su un unico punto ed è una sorta di conseguenza della ritrazione. Tale punto viene chiamato il simbolo interiore che è a scelta di chi sta meditando.
Con la contemplazione, il soggetto si distacca dai rumori, dall’ambiente circostante e da tutto ciò che è materiale, rimanendo in collegamento soltanto con la propria mente e con l’essenziale.
Una volta ottenuto il silenzio interiore, chi medita può raggiungere l’ultimo passaggio, ossia l’estasi, in cui tutti i pezzi vengono rimessi insieme e c’è nuovamente consapevolezza.
Dal punto di vista pratico, è bene scegliere un orario mattutino, il più silenzioso possibile per partire con una meditazione che dia l’energia necessaria per partire con la giornata lavorativa. La meditazione serale invece è ottimale dopo una giornata impegnativa, stancante e stressante per ritrovare il proprio centro rilassarsi e favorire il riposo ristoratore di cui si ha bisogno.
Anche la scelta della posizione è importante e normalmente si predilige quella del fiore di loto.
Tipi di meditazione
Esistono vari tipi di meditazione e ciascuno ha la libertà di scegliere quello più appropriato a sé e quello che ritiene essere più adeguati per raggiungere il proprio benessere. Il consiglio se siete all’inizio della pratica meditativa è quello di provarne diverse e poi proseguire quella che sentite a voi più adeguata e che vi porta maggior benefici in termini psico-fisici.
La meditazione zen o zazen è la classica meditazione buddhista ed è quella che tutti hanno ben presente nell’immaginario. Ci si siede a gambe incrociate e ci si concentra sul respiro e sulla staticità , raggiungendo consapevolezza ed autocontrollo.
Esiste poi la meditazione trascendentale che invece si pratica attraverso la ripetizione di un mantra. Bisogna trovare il mantra più adeguato e recitarlo ad occhi chiusi ogni giorno.
La meditazione vipassana invece prevede il doversi concentrare totalmente su un unico oggetto, materiale o immateriale, e su tutti i suoi movimenti e dettagli.
La meditazione camminata è l’unica tra i tipi di meditazione che si può praticare camminando e che secondo la tradizione, praticava anche Buddha. Consiste nel fare delle passeggiate a piedi nudi, concentrandosi sull’esperienza sensoriale che si sta vivendo e dimenticando tutto il resto. E’ un modo di riorganizzare i pensieri al meglio e favorire il rilassamento.
Infine, sta prendendo sempre più piede la moderna meditazione Mindfulness, che consiste nell’osservare, nel concentrarsi sul qui ed ora e sulla trasparenza emotiva (analizzare senza preconcetti).
Tutti i benefici della meditazione
Dal punto di vista dei benefici della meditazione, questi sono moltissimi da quelli psicologici a quelli fisici.
Innanzitutto si ottiene un maggiore autocontrollo che scaturisce dalla consapevolezza totale del proprio corpo.
Inoltre, c’è anche un aumento dell’autostima perché non si ha più la tendenza a voler essere giudicati dall’esterno, ma ci si basa sull’essenziale e sulle cose che sono veramente importanti. Come è stato anche dimostrato dalla scienza, la meditazione (soprattutto alcune tipologie) offre un valido aiuto contro ansia ed attacchi di panico ed aiuta quindi a trovare una maggiore serenità .
A livello fisico, la meditazione stimola la concentrazione e riduce l’ormone dello stress, ed anche altre sostanze potenzialmente dannose per il nostro corpo come la dopamina.
Il rilassamento che consegue dalla meditazione aiuta nell’abbassamento nella pressione e nella prevenzione di disturbi cardiovascolari.
Ritrovando energia dal punto di vista psicologico, anche il benessere fisico ne risente in positivo, e ad esempio secondo alcuni studi la meditazione ha un effetto anche sul dolore cronico. Si tratta quindi di una semplice pratica per ottenere tanti vantaggi senza controindicazioni.
L’alga spirulina contro la cellulite
[toc]
Ultimamente sta crescendo l’interesse verso un’alga antica ma con proprietà utili per le problematiche di questi ultimi tempi, la spirulina. Oggi però prenderemo in esame come questa alga possa essere di aiuto a debellare la cellulite. Vediamo brevemente cos’è la cellulite e a cosa serva l’alga.
Cos’è la cellulite?
Viene anche chiamata comunemente ‘buccia d’arancia’, è un’alterazione del tessuto che è ricco di grasso che si trova sotto la cute, in particolare a livello di cosce, fianche e glutei. Può comparire anche in persone magre poiché la cellulite si innesta in ristagno di liquidi dovuto alla cattiva circolazione venosa, in seguito le cellule adipose si gonfiano e le fibre di comprimono e si possono rompere, formando in questa maniera gonfiori e i noduli sono la causa di questa buccia d’arancia.
Cos’è l’alga Spirulina?
È un’alga che arriva direttamente dalle acque degli antichi Aztechi. La spirulina è considerata come un integratore alimentare vegetale, polifunzionale ed estremamente efficace, ricca di vitamine come calcio, magnesio e ferro, essenziali per il nostro corpo. Negli ultimi anni sta prendendo spazio in molti ambiti, dalla cucina al mondo dello sport, viene anche data come integratore agli astronauti durante le loro missioni e ultimamente le Nazioni Unite hanno suggerito che venga integrata nelle diete. In Italia è nata, come ci fa sapere in un articolo de ‘il Corriere’ la giornalista Marianna Locatelli, un’azienda che si occupa proprio della coltivazione di questa microalga, quindi possiamo essere orgogliosi che il nostro bel paese si metta in gioco con quello che è definito il cibo del futuro.
In un articolo riscontrato su ‘il Fatto quotidiano‘, firmato dalla giornalista ed esperta in alimentazione Emanuela Sacconago, viene detto che l’alga spirulina ha un elevato sostegno vitaminico ed è eccellente per gli sportivi e per chi cerca un’alternativa naturale.
La spirulina può combattere la cellulite?
Come già detto la cellulite si forma in quasi tutti i soggetti, anche tra i più magri, questo perché a causa della rottura delle fibre delle cellule adipose esse si gonfiano e formano dei noduli all’interno della pelle.
Dagli studi si è scoperto che l’alga non solo si trasforma in un ottimo drenante, quindi aiuta il tessuto sotto la pelle a liberarsi dei grassi accumulati, favorendo così l’aumento della metabolizzazione dei lipidi; questo drenaggio, infatti, evita il depositarsi di grassi nelle zone dei fianchi, cosce e in quelle zone dove la maggior parte delle volte si accumulano.
Testimonianze
Sono in molti ad aver provato Spirulina, ed ognuno ha subito riscontrato l’efficienza di questa alga.
Studi condivisi hanno confermato che la spirulina è ottima per combattere e a prevenire la cellulita, nemica temuta da molte donne ma anche da uomini.
Una voce tra tante come quella di Anna Valli, produttrice di Spirulina, orgogliosamente dichiara di farne uso ogni giorno godendo così di tutti i benefici che porta questo dono della natura. (vedere intervista di Marianna locatelli de ‘il Corriere della Sera’.
Conclusioni
Possiamo dubitare quando non abbiamo una perfetta conoscenza di un prodotto o di una materia presa in esame.
Ma gli studi finora condotti, l’iniziativa delle Nazioni Unite (ONU), le assunzioni ormai accertate della Nasa dei suoi astronauti ma soprattutto le testimonianze di molti atleti, mettono la spirulina in una luce che non è una voce a sé stante, ma comincia ad essere un insieme di voci tutti all’unisono che dichiarano apertamente i benefici della spirulina per il corpo, e come nel caso preso in esame anche per combattere e prevenire la fastidiosa cellulite.
Â
Note:
Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni contenute in questo articolo devono considerarsi di tipo puramente informativo.
L’alga spirulina contro la cellulite
[toc]
Ultimamente sta crescendo l’interesse verso un’alga antica ma con proprietà utili per le problematiche di questi ultimi tempi, la spirulina. Oggi però prenderemo in esame come questa alga possa essere di aiuto a debellare la cellulite. Vediamo brevemente cos’è la cellulite e a cosa serva l’alga.
Cos’è la cellulite?
Viene anche chiamata comunemente ‘buccia d’arancia’, è un’alterazione del tessuto che è ricco di grasso che si trova sotto la cute, in particolare a livello di cosce, fianche e glutei. Può comparire anche in persone magre poiché la cellulite si innesta in ristagno di liquidi dovuto alla cattiva circolazione venosa, in seguito le cellule adipose si gonfiano e le fibre di comprimono e si possono rompere, formando in questa maniera gonfiori e i noduli sono la causa di questa buccia d’arancia.
Cos’è l’alga Spirulina?
È un’alga che arriva direttamente dalle acque degli antichi Aztechi. La spirulina è considerata come un integratore alimentare vegetale, polifunzionale ed estremamente efficace, ricca di vitamine come calcio, magnesio e ferro, essenziali per il nostro corpo. Negli ultimi anni sta prendendo spazio in molti ambiti, dalla cucina al mondo dello sport, viene anche data come integratore agli astronauti durante le loro missioni e ultimamente le Nazioni Unite hanno suggerito che venga integrata nelle diete. In Italia è nata, come ci fa sapere in un articolo de ‘il Corriere’ la giornalista Marianna Locatelli, un’azienda che si occupa proprio della coltivazione di questa microalga, quindi possiamo essere orgogliosi che il nostro bel paese si metta in gioco con quello che è definito il cibo del futuro.
In un articolo riscontrato su ‘il Fatto quotidiano‘, firmato dalla giornalista ed esperta in alimentazione Emanuela Sacconago, viene detto che l’alga spirulina ha un elevato sostegno vitaminico ed è eccellente per gli sportivi e per chi cerca un’alternativa naturale.
La spirulina può combattere la cellulite?
Come già detto la cellulite si forma in quasi tutti i soggetti, anche tra i più magri, questo perché a causa della rottura delle fibre delle cellule adipose esse si gonfiano e formano dei noduli all’interno della pelle.
Dagli studi si è scoperto che l’alga non solo si trasforma in un ottimo drenante, quindi aiuta il tessuto sotto la pelle a liberarsi dei grassi accumulati, favorendo così l’aumento della metabolizzazione dei lipidi; questo drenaggio, infatti, evita il depositarsi di grassi nelle zone dei fianchi, cosce e in quelle zone dove la maggior parte delle volte si accumulano.
Testimonianze
Sono in molti ad aver provato Spirulina, ed ognuno ha subito riscontrato l’efficienza di questa alga.
Studi condivisi hanno confermato che la spirulina è ottima per combattere e a prevenire la cellulita, nemica temuta da molte donne ma anche da uomini.
Una voce tra tante come quella di Anna Valli, produttrice di Spirulina, orgogliosamente dichiara di farne uso ogni giorno godendo così di tutti i benefici che porta questo dono della natura. (vedere intervista di Marianna locatelli de ‘il Corriere della Sera’.
Conclusioni
Possiamo dubitare quando non abbiamo una perfetta conoscenza di un prodotto o di una materia presa in esame.
Ma gli studi finora condotti, l’iniziativa delle Nazioni Unite (ONU), le assunzioni ormai accertate della Nasa dei suoi astronauti ma soprattutto le testimonianze di molti atleti, mettono la spirulina in una luce che non è una voce a sé stante, ma comincia ad essere un insieme di voci tutti all’unisono che dichiarano apertamente i benefici della spirulina per il corpo, e come nel caso preso in esame anche per combattere e prevenire la fastidiosa cellulite.
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Note:
Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni contenute in questo articolo devono considerarsi di tipo puramente informativo.
La gravidanza è un periodo molto delicato sia per la vita della madre sia per quella del piccolo in arrivo. Per questo motivo è importante sapere quali oli essenziali vanno scansati durante questo periodo, in modo da evitare pericoli di salute per te e per il tuo bambino.
Gli oli essenziali sono pericolosi?
Gli oli essenziali sono sostanze naturali che vengono estratte da materiale vegetale attraverso la spremitura a freddo o la distillazione. Possono essere necessari molti chili di materiale vegetale (ad esempio fiori) per produrre anche solo poche gocce di olio essenziale.Essendo così concentrati, gli oli sono molto potenti. È per questo che bisogna essere molto cauti quando li utilizziamo, a prescindere da una eventuale gravidanza.
Perché ci sono tanti dubbi riguardo agli oli essenziali in gravidanza?
Gli oli essenziali sono delle molecole molto piccole che vengono assorbite quando applicate sulla pelle, e possono quindi entrare facilmente nel flusso sanguigno.Il sangue della mamma, ricco di sostanze nutritive e di ossigeno, viaggia costantemente verso il feto (e viceversa).Allo stesso modo, però, il sangue della mamma può trasportare anche sostanze nocive (come nicotina o alcool), che possono danneggiare il feto. E’ proprio per questo motivo che viene consigliato alle madri di non bere o fumare durante la gravidanza.Lo stesso concetto vale per gli oli essenziali. I composti concentrati che si trovano negli oli essenziali possono viaggiare attraverso il flusso sanguigno della madre e arrivare al bambino, interrompendo la crescita e la formazione del feto.Fortunatamente, però, ci sono diversi oli essenziali completamente sicuri che puoi utilizzare per rendere la gravidanza più piacevole. Alcuni oli essenziali possono aiutare, infatti, ad alleviare disagi come nausea, mal di schiena, edema, mal di testa, e così via.
Possibili ragioni per evitare gli oli essenziali in gravidanza
Ma perché l’uso degli oli essenziali può essere pericoloso durante la gravidanza? Ebbene, il pericolo risiede nei componenti dell’olio e nelle loro proprietà . Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta:
Proprietà estrogeniche
Si pensa che alcuni oli essenziali, come ad esempio la Salvia Sclarea e il timo, possiedano delle proprietà estrogeniche o comportino comportamenti mimetici ormonali.Questo può causare seri squilibri ormonali e disturbi durante la gravidanza.
Alta tossicitÃ
Alcuni oli essenziali hanno un alto indice di tossicità (ad esempio mandorla amara, artemisia e canfora). Di conseguenza, essi possono portare seri danni al feto e, in seguito, al neonato.
Effetti abortivi
Alcuni oli essenziali, come gelsomino e rosmarino, hanno forti proprietà emmenagoghe. Questo significa che possono stimolare il flusso mestruale, che è molto pericoloso durante la gravidanza, poiché può portare all’aborto totale o parziale del feto nell’utero.
Quali sono gli oli essenziali da evitare in gravidanza
Riportiamo di seguito una lista di oli essenziali da evitare durante la gravidanza. Se possiedi un olio essenziale che non è presente nella seguente lista, accertati che sia comunque sicuro prima di utilizzarlo.
- Semi di anice
- Angelica
- Basilico
- Pepe nero
- Betulla
- Mandorla amara
- Foglia di Bolodo
- Canfora
- Calamo
- Cassia
- Cedro
- Cannella
- Camomilla
- Salvia Sclarea
- Chiodi di garofano
- Enula
- Finocchio
- Abete
- Rafano
- Foglia di Jabarandi
- Gelsomino
- Ginepro
- Maggiorana
- Melissa
- Senape
- Artemisia
- Noce moscata
- Origano
- Menta piperita
- Pennyroyal – Menta pulegium
- Pino
- Rosa
- Rosmarino
- Rue
- Salvia
- Sassofrasso
- Ortica
- Tanaceto
- Timo
- Wintergreen
Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e voglio concludere con un consiglio… durante la gravidanza non mettere mai in pericolo la tua salute e quella del tuo bambino. Se vuoi utilizzare un’olio essenziale che non è nella lista degli oli da evitare chiedi comunque parere al tuo medico.Ricorda la sicurezza è sempre al primo posto!Alla prossima
La gravidanza è un periodo molto delicato sia per la vita della madre sia per quella del piccolo in arrivo. Per questo motivo è importante sapere quali oli essenziali vanno scansati durante questo periodo, in modo da evitare pericoli di salute per te e per il tuo bambino.
Gli oli essenziali sono pericolosi?
Gli oli essenziali sono sostanze naturali che vengono estratte da materiale vegetale attraverso la spremitura a freddo o la distillazione. Possono essere necessari molti chili di materiale vegetale (ad esempio fiori) per produrre anche solo poche gocce di olio essenziale.Essendo così concentrati, gli oli sono molto potenti. È per questo che bisogna essere molto cauti quando li utilizziamo, a prescindere da una eventuale gravidanza.
Perché ci sono tanti dubbi riguardo agli oli essenziali in gravidanza?
Gli oli essenziali sono delle molecole molto piccole che vengono assorbite quando applicate sulla pelle, e possono quindi entrare facilmente nel flusso sanguigno.Il sangue della mamma, ricco di sostanze nutritive e di ossigeno, viaggia costantemente verso il feto (e viceversa).Allo stesso modo, però, il sangue della mamma può trasportare anche sostanze nocive (come nicotina o alcool), che possono danneggiare il feto. E’ proprio per questo motivo che viene consigliato alle madri di non bere o fumare durante la gravidanza.Lo stesso concetto vale per gli oli essenziali. I composti concentrati che si trovano negli oli essenziali possono viaggiare attraverso il flusso sanguigno della madre e arrivare al bambino, interrompendo la crescita e la formazione del feto.Fortunatamente, però, ci sono diversi oli essenziali completamente sicuri che puoi utilizzare per rendere la gravidanza più piacevole. Alcuni oli essenziali possono aiutare, infatti, ad alleviare disagi come nausea, mal di schiena, edema, mal di testa, e così via.
Possibili ragioni per evitare gli oli essenziali in gravidanza
Ma perché l’uso degli oli essenziali può essere pericoloso durante la gravidanza? Ebbene, il pericolo risiede nei componenti dell’olio e nelle loro proprietà . Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta:
Proprietà estrogeniche
Si pensa che alcuni oli essenziali, come ad esempio la Salvia Sclarea e il timo, possiedano delle proprietà estrogeniche o comportino comportamenti mimetici ormonali.Questo può causare seri squilibri ormonali e disturbi durante la gravidanza.
Alta tossicitÃ
Alcuni oli essenziali hanno un alto indice di tossicità (ad esempio mandorla amara, artemisia e canfora). Di conseguenza, essi possono portare seri danni al feto e, in seguito, al neonato.
Effetti abortivi
Alcuni oli essenziali, come gelsomino e rosmarino, hanno forti proprietà emmenagoghe. Questo significa che possono stimolare il flusso mestruale, che è molto pericoloso durante la gravidanza, poiché può portare all’aborto totale o parziale del feto nell’utero.
Quali sono gli oli essenziali da evitare in gravidanza
Riportiamo di seguito una lista di oli essenziali da evitare durante la gravidanza. Se possiedi un olio essenziale che non è presente nella seguente lista, accertati che sia comunque sicuro prima di utilizzarlo.
- Semi di anice
- Angelica
- Basilico
- Pepe nero
- Betulla
- Mandorla amara
- Foglia di Bolodo
- Canfora
- Calamo
- Cassia
- Cedro
- Cannella
- Camomilla
- Salvia Sclarea
- Chiodi di garofano
- Enula
- Finocchio
- Abete
- Rafano
- Foglia di Jabarandi
- Gelsomino
- Ginepro
- Maggiorana
- Melissa
- Senape
- Artemisia
- Noce moscata
- Origano
- Menta piperita
- Pennyroyal – Menta pulegium
- Pino
- Rosa
- Rosmarino
- Rue
- Salvia
- Sassofrasso
- Ortica
- Tanaceto
- Timo
- Wintergreen
Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e voglio concludere con un consiglio… durante la gravidanza non mettere mai in pericolo la tua salute e quella del tuo bambino. Se vuoi utilizzare un’olio essenziale che non è nella lista degli oli da evitare chiedi comunque parere al tuo medico.Ricorda la sicurezza è sempre al primo posto!Alla prossima
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