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INDICE
- INDICE
- Ingredienti essenziali per un porridge invernale ricco di sapore
- La preparazione perfetta: tecniche e tempi di cottura
- Abbinamenti di frutta secca e spezie per un gusto equilibrato
- Suggerimenti per una presentazione invitante e originale
- In Conclusione
- Cos’è l’Olio di Argan
- Composizione e proprietà dell’olio di argan
- Quali benefici si possono ottenere utilizzando l’olio di argan?
- Usi e funzioni nel campo cosmetico
- Campo alimentare
- Perché bisogna diluirli?
- Come diluire gli oli essenziali?
- Ingredienti freschi per un piatto ricco di sapore e nutrimento
- Preparazione e cottura della polenta: tecniche e varianti
- Abbinamenti ideali di verdure invernali per un pasto equilibrato
- Benefici nutrizionali di polenta e verdure per la salute durante linverno
- Conclusione
- Estrazione oli essenziali: Cosa occorre per la Distillazione?
- Quanto olio essenziale posso ricavare da una pianta?
- Materie prime: gli aspetti fondamentali da tenere conto
- Come fare l’olio essenziale: Passo dopo Passo
- Tempo Balsamico delle Piante
- Ecco quali sono i migliori oli essenziali anticellulite:
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In un periodo in cui le temperature calano e le giornate si accorciano, la ricerca di piatti caldi e confortanti diventa una priorità per molti. Tra le opzioni più deliziose e nutrienti, il porridge invernale si distingue come una scelta ideale per una colazione o uno spuntino rigenerante. questo piatto, a base di cereali e acqua o latte, si presta a numerose varianti, ma è nella combinazione con frutta secca e spezie che rivela il suo vero potenziale. In questo articolo, esploreremo le diverse modalità di preparazione di un porridge invernale, arricchito da ingredienti naturali che non solo esaltano il sapore, ma offrono anche innumerevoli benefici per la salute. Scopriremo insieme le migliori accoppiate di frutta secca e spezie che trasformeranno un semplice piatto in un’esperienza gastronomica avvolgente e soddisfacente.
Ingredienti essenziali per un porridge invernale ricco di sapore
Per creare un porridge invernale che riscaldi il cuore e sprigioni sapori avvolgenti, è fondamentale scegliere ingredienti di qualità. Ecco un elenco di ingredienti essenziali che porteranno il tuo porridge a un livello superiore:
- Avena: La base del porridge, ideale per una consistenza cremosa e un apporto energetico duraturo.
- Latte o latte vegetale: Aggiungere una nota di cremosità; il latte di mandorla o di cocco sono ottime scelte per un tocco esotico.
- Frutta secca: Noci, mandorle e nocciole donano croccantezza e nutrienti preziosi per affrontare il freddo invernale.
- Spezie: Cannella, zenzero e un pizzico di noce moscata trasformano il porridge in un’esperienza aromatica e calda.
- Miele o sciroppo d’acero: aggiungi dolcezza naturale per bilanciare il sapore delle spezie e della frutta secca.
Se desideri un porridge ancora più nutriente, considera di aggiungere un paio di cucchiai di semi di chia o lino. Questi semi non solo arricchiscono il piatto di omega-3, ma offrono anche una consistenza interessante. Per un tocco finale, guarnisci con pezzi di frutta fresca come mele o banane, che oltre a dare dolcezza, regalano freschezza e colori vivaci al tuo piatto invernale.
La preparazione perfetta: tecniche e tempi di cottura
Per preparare un porridge invernale davvero perfetto, è fondamentale prestare attenzione alle tecniche di cottura e ai tempi. Iniziate scegliendo i giusti ingredienti: la base di avena è essenziale, e potete optare per fiocchi d’avena piccoli o grandi in base alla consistenza desiderata. Versate in un pentolino la quantità di avena che preferite e aggiungete il liquido, che può essere acqua o latte (vegetale o animale) per un risultato più cremoso. Un buon rapporto è di 1 parte di avena per 2 o 3 parti di liquido.
portate a ebollizione e, una volta raggiunta, abbassate la fiamma per far cuocere a fuoco lento per circa 10-15 minuti se usate fiocchi d’avena piccoli, o fino a 20-25 minuti per quelli grandi. Durante la cottura, è importante mescolare di tanto in tanto per evitare che si attacchi e per garantire una cottura uniforme. Aggiungere un pizzico di sale puo’ esaltare il sapore. Non dimenticate di personalizzare il vostro porridge aggiungendo frutta secca, semi o spezie come cannella o noce moscata nei ultimi minuti di cottura.
Per rendere il vostro porridge ancora più special, potete preparare una tabella di abbinamenti di ingredienti che esaltano il gusto e i nutrienti. Ecco alcune combinazioni consigliate:
Frutta secca | Spezie | Benefici |
---|---|---|
noci | Cannella | Ricche di omega-3 |
Mandorle | Noce moscata | Antiossidanti e fibre |
Uvetta | Zenzero | Rinforza il sistema immunitario |
Abbinamenti di frutta secca e spezie per un gusto equilibrato
Per un porridge invernale che sorprenda per il suo equilibrio di sapori, l’abbinamento di frutta secca e spezie è fondamentale. La frutta secca non solo arricchisce il piatto di nutrienti, ma offre anche una dolcezza naturale che si sposa perfettamente con le note aromatiche delle spezie. Alcuni accostamenti ideali includono:
- Mandorle e cannella: la croccantezza delle mandorle unita alla calda dolcezza della cannella crea un’armonia di sapori che ricorda le festività invernali.
- Noci e noce moscata: la sapidità delle noci accompagna splendidamente la freschezza della noce moscata, rendendo ogni cucchiaio di porridge ricco e avvolgente.
- Uvetta e zenzero: l’uvetta, morbida e dolce, si arricchisce del calore piccante dello zenzero, portando un tocco di esotismo al tuo piatto.
Non dimenticare di includere altre spezie come il cardamomo, che può dare un carattere unico se abbinato a nocciole. Inoltre, creando una piccola tabella per tenere traccia degli abbinamenti, puoi facilmente sperimentare diverse combinazioni e trovare quella che soddisfa maggiormente i tuoi gusti:
Frutta Secca | Spezie | Gusto |
---|---|---|
Mandorle | Cannella | Caldo e avvolgente |
Noci | Noce moscata | Ricco e cremoso |
Uvetta | Zenzero | Dolce e piccante |
Nocciole | Cardamomo | Unico e fresco |
Provando questi accostamenti, il tuo porridge non solo sarà nutriente, ma anche un vero e proprio viaggio di sapori, capace di scaldare il cuore nelle fredde mattine invernali.
Suggerimenti per una presentazione invitante e originale
Quando si tratta di presentare il porridge invernale, ogni dettaglio conta per attirare l’attenzione dei tuoi ospiti e rendere l’esperienza memorabile. Un’idea originale è quella di servire il porridge in ciotole colorate o in barattoli di vetro trasparente, che mostrano i diversi strati di ingredienti. Questo non solo rende il piatto visivamente accattivante, ma invita anche a esplorare i sapori e le consistenze. Considera l’aggiunta di un bel tovagliato e di posate in legno per un tocco rustico che richiama la tradizione.
Per rendere il tuo porridge un vero capolavoro, puoi decorarlo con ingredienti freschi e originali. Ecco alcune idee per creare un piatto invitante:
- Cubetti di frutta secca, come albicocche o prugne, disposti artisticamente sulla superficie.
- Una spolverata di cannella o di cacao amaro per un tocco di colore e sapore.
- Noci e semi, come mandorle e semi di chia, per aggiungere croccantezza.
Non dimenticare di accompagnare il tuo porridge con una selezione di sciroppi e dolcificanti, come miele o sciroppo d’acero, presentati in caraffe piccole. Ti proponiamo una semplice tabella di abbinamenti di ingredienti per rendere il tuo porridge ancora più goloso:
Ingrediente | Gusto | Benefici nutrizionali |
---|---|---|
Uvetta | Dolce | Ricca di antiossidanti e ferro |
Zenzero grattugiato | Piccante | Antinfiammatorio e digestivo |
Fiocchi d’avena | Neutro | Fonte di fibre e proteine |
In Conclusione
Il porridge invernale si presenta come una scelta versatile e nutriente per le colazioni nelle fredde matinée. Preparato con frutta secca e spezie, non solo offre un comfort avvolgente, ma arricchisce anche il nostro regime alimentare con ingredienti sani e gustosi. La combinazione di cereali caldi, dolcezza naturale della frutta e aroma delle spezie crea un equilibrio perfetto tra sapore e benessere. Sperimentate con diverse varietà di frutta secca e spezie per personalizzare la vostra ricetta e scoprire nuovi abbinamenti, che si tratti di una coccola per voi stessi o di un modo per iniziare la giornata con energia, il porridge invernale è un piatto che merita un posto nella vostra cucina durante la stagione fredda. Buon appetito!
Olio di argan: Proprietà, Benefici e Usi
[toc]
Cos’è l’Olio di Argan
Quando si parla di olio di argan si fa riferimento all’estratto dell’omonima pianta. Nello specifico, questo composto lipidico è il risultato della lavorazione dei semi dell’Argania Spinosa tipica del Marocco. Grazie alle sue innumerevoli proprietà benefiche e all’impiego per scopi alimentari e cosmetici, l’olio di argan è diventato l’ingrediente principale di creme, sieri, shampoo, balsamo e più in generale di articoli per la cura della persona.
Composizione e proprietà dell’olio di argan
Secondo la tradizione marocchina, avvallata da numerosi studi scientifici, l’uso dell’olio di argan rappresenta un vero e proprio toccasana per il buon funzionamento del corpo. Tradizionalmente, infatti, l’estratto dei semi di argan veniva conosciuto per le sue proprietà cardio protettive. Tuttavia, nel corso degli anni, alcuni studi di natura epidemiologica hanno rilevato che, assumere quotidianamente una piccola quantità di questo prodotto nella sua forma pura garantirebbe effetti protettivi per quanto concerne i tumori che coinvolgono prostata, endometrio, tratto colon-rettale, seno e pancreas. Com’è possibile evincere dalla tabella riportata da https://it.wikipedia.org/wiki/Olio_di_argan, l’olio di argan è ricco di vitamina A e vitamina E ed è composto da acidi grassi quali Omega 3 e Omega 6 e numerosi antiossidanti tra cui tecofenoli e flavonoidi. Questi ultimi sono in grado di contrastare efficacemente il rilassamento cutaneo favorendo idratazione e nutrimento per gli strati più profondi della pelle.
Quali benefici si possono ottenere utilizzando l’olio di argan?
L’olio di argan è noto per i suoi innumerevoli benefici. Questo prodotto, infatti, è in grado di:
- idratare e ammorbidire la pelle del corpo;
- illuminare la pelle del viso;
- rendere la pelle più elastica;
- contrastare la comparsa di rughe e segni del tempo;
- contrastare la comparsa di smagliature in gravidanza;
- lenire le irritazioni post epilazione;
- lenire i rossori causati da scottature solari;
- rendere i capelli più luminosi;
- migliorare l’aspetto del capello rendendolo meno crespo;
- proteggere i capelli dal calore di phon, piastre e ferri;
- idratare il cuoio capelluto;
- contrastare l’acne;
- lenire le irritazioni causate da eczemi e psoriasi;
- regolare i livelli di colesterolo nel sangue;
- ridurre la resistenza all’insulina;
- contrastare l’azione dei radicali liberi;
- svolgere un’azione antiossidante.
Usi e funzioni nel campo cosmetico
E’ opportuno considerare che l’olio di argan può essere impiegato nel campo cosmetico e in quello alimentare. Indubbiamente nell’ambito della bellezza è più comune sentir parlare di questo elemento, infatti, come accennato, è spesso inserito tra gli ingredienti di creme e prodotti per il corpo.
Grazie al potere emolliente e idratante, è in grado di conferire alla pelle morbidezza e ridurre la disidratazione che spesso coinvolge lo strato più superficiale dell’epidermide. Anche le labbra possono essere idratate utilizzando l’estratto di argan nella sua versione pura oppure all’interno di un apposito prodotto a base di emollienti e burri naturali. Allo stesso modo, l’argan viene impiegato per alleviare le rughe e i segni del tempo grazie alle sue potenti proprietà antiossidanti. Migliorando l’elasticità della pelle, infatti, l’olio di argan è altresì in grado di contrastare la formazione di smagliature durante la gravidanza.
Non solo, la sua azione antiossidante permette di ostacolare l’azione dei radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento cellulare e dunque della comparsa di rughe e macchie brune. Come accennato, l’olio di argan è spesso impiegato anche per prodotti tricologici come shampoo, balsamo, maschere, ecc. Questo estratto naturale, infatti, è in grado di aumentare la lucentezza e ridurre l’effetto crespo. Non solo, se massaggiato sul cuoio capelluto, grazie alle sue straordinarie proprietà emollienti, l’olio di argan è in grado di lenire irritazioni e rossori causati da tinte o trattamenti troppo aggressivi.
Campo alimentare
Per ciò che concerne gli usi alimentari, l’olio di argan è in grado di regolare i livelli di colesterolo nel sangue, prevenendo dunque la comparsa di malattie cardiovascolari. Non solo, se consumato regolarmente, l’olio di argan è in grado di ridurre la resistenza all’insulina, limitando così la presenza di zuccheri nel sangue. E’ opportuno considerare che per utilizzare l’olio di argan nelle preparazioni culinarie è necessario tostare i semi. Per questa ragione l’olio appare più scuro rispetto a quello cosmetico e l’odore risulta essere più intenso e a tratti tostato. Tuttavia può essere utilizzato come un comune olio da tavole, per condire la pasta o un’insalta, sul pane, nel cuscus e molto altro
Una delle prime cose che bisogna imparare, quando si ha a che fare con gli oli essenziali, è come diluirli in tutta sicurezza.
Perché bisogna diluirli?
Gli oli essenziali sono degli estratti di piante, derivanti dalla spremitura di grandi quantità di materiale vegetale. Questo significa che sono molto concentrati, e non diluirli potrebbe portare a diversi rischi:
- Irritazione: possono provocare irritazioni della pelle o delle mucose.
- Pelle bruciata: Alcuni oli sono molto potenti e possono causare ustioni chimiche.
- Sensibilizzazione: Se gli oli essenziali vengono utilizzati in modo eccessivo, la pelle può sensibilizzarsi.
- Spreco: Gli oli essenziali sono preziosi. Sono necessarie molte risorse per produrne anche solo poche gocce. Usarli senza diluirli è uno spreco di risorse e di denaro.
Come diluire gli oli essenziali?
Il tasso di diluizione degli oli essenziali si misura in percentuale. In questo modo saremo in grado di sapere quante gocce di olio essenziale servono per 100 gocce di olio vettore. Ad esempio, diluire un olio essenziale all’1% significa immettere 1 goccia di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.
Andiamo ora a vedere come diluire gli oli essenziali:
- Diluizione allo 0,25%: Significa aggiungere 0,25 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore. Naturalmente non è possibile misurare 0,25 gocce, dunque si può ovviare il problema aumentando la proporzione: 1 goccia di olio essenziale in 400 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta ai bambini tra i 3 mesi e i 2 anni.
- Diluizione allo 0,50%: Significa aggiungere 0,50 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore. Anche qui, basta aumentare la proporzione immettendo 1 goccia di olio essenziale in 200 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta ai bambini tra i 2 e i 6 anni.
- Diluizione all’1%: Significa immettere 1 goccia di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è adatta per i bambini tra i 6 e i 15 anni, per le donne incinte e in fase di allattamento.
- Diluizione al 2%: Significa immettere 2 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è raccomandata per gli adulti.
- Diluizione al 3%: Significa immettere 3 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è utilizzabile soltanto dagli adulti.
- Diluizione al 25%: Significa immettere 25 gocce di olio essenziale in 100 gocce di olio vettore.Questa diluizione è utilizzabile soltanto dagli adulti.
- Diluizione al 100%: Significa utilizzare gli oli essenziali così come sono, senza diluirli.
Quali sono i migliori oli vettori con i quali diluire gli oli essenziali?
- Olio d’oliva
- Olio di cocco
- Olio di Jojoba
- Olio di mandorle dolci
- Olio di semi d’uva
Oltre agli oli vettori, gli oli essenziali possono essere diluiti anche con il miele, lo yogurt, il latte e altri emulsionanti.
Con l’arrivo della stagione fredda, la cucina italiana si tinge di calore e comfort, portando in tavola piatti ricchi di sapori e nutrienti. Tra le preparazioni più tradizionali e apprezzate, la polenta e verdure emerge come un’ottima scelta, capace di riscaldare corpo e anima. Questo piatto semplice, ma ricco di storia e tradizioni, combina la cremosità della polenta – un alimento costituito da farina di mais – con la freschezza e la varietà delle verdure invernali. non solo gustosa, la polenta e verdure rappresenta anche un’opzione sana e nutriente, ricca di fibre e vitamine, ideale per affrontare il freddo e mantenere energia. In questo articolo, esploreremo le virtù di questo piatto, la sua preparazione e i benefici legati al consumo di ingredienti freschi e di stagione.
Ingredienti freschi per un piatto ricco di sapore e nutrimento
per preparare un piatto di polenta e verdure che racchiuda in sé freschezza e gusto, è importante scegliere ingredienti di alta qualità. La base del nostro piatto è la polenta, un alimento che può essere facilmente personalizzato con diversi condimenti e ingredienti. Optate per una polenta di mais macinato, preferibilmente biologico, che garantirà una consistenza cremosa e un sapore ricco. Accanto alla polenta, non possono mancare le verdure di stagione, un vero tesoro per il palato e la salute.
Le verdure da selezionare possono variare a seconda della stagione, ma alcune delle migliori opzioni includono:
- Spinaci freschi
- Funghi porcini
- Zucca
- Carote
- Broccoli
Oltre a queste, è possibile aggiungere erbe aromatiche come rosmarino e timo, che conferiscono un aroma eccezionale e arricchiscono il piatto. Per dare un tocco finale, completate con un filo di olio extravergine d’oliva e, se gradito, una spolverata di parmigiano grattugiato per esaltare il gusto della polenta. Ecco una semplice tabella che riassume le principali verdure stagionali:
Verdura | Stagione |
---|---|
Spinaci | Inverno |
Zucca | Autunno-Inverno |
Funghi porcini | Autunno |
Carote | Tutto l’anno |
Broccoli | Inverno |
Con queste scelte, il vostro piatto risultarà non solo saporito ma anche ricco di nutrienti essenziali. La combinazione di polenta calda e verdure fresche crea un’armonia perfetta che conquisterà il palato di tutti, rendendo ogni pasto un momento da ricordare.
Preparazione e cottura della polenta: tecniche e varianti
la preparazione della polenta è un’arte che richiede attenzione e pazienza. Tradizionalmente, il procedimento inizia con la scelta della farina di mais, che può variare a seconda delle preferenze personali e delle varianti regionali. Le più comuni sono:
- Farina di mais gialla: perfetta per una polenta morbida e cremosa.
- farina di mais bianca: offre un sapore più delicato e una consistenza più leggera.
- Farina di mais integrale: ideale per chi cerca un piatto ricco di fibre e sostanze nutritive.
Dopo aver scelto la farina, il passo successivo è la cottura. La polenta può essere cotta in diversi modi:
- Bollita: il metodo tradizionale, in cui la farina viene mescolata lentamente in acqua bollente per circa 40-50 minuti.
- Al vapore: per una polenta più leggera, si può utilizzare una cottura a vapore, che mantiene intatti i nutrienti.
- In forno: una variante deliziosa è cuocere la polenta già cotta in forno con formaggi e verdure, creando una crosticina croccante.
È importante ricordare che la polenta può essere personalizzata in base ai propri gusti, utilizzando ingredienti aggiuntivi come:
- Formaggi: per un sapore più ricco e cremoso.
- Erbe aromatiche: come rosmarino o timo, per un tocco di freschezza.
- Verdure di stagione: per un abbinamento sano e variato, come funghi, spinaci o cavolo nero.
Abbinamenti ideali di verdure invernali per un pasto equilibrato
- Broccoli: Ricchi di vitamina C e fibre, si abbinano perfettamente con la cremosità della polenta, aggiungendo una componente croccante al piatto.
- Carote: I loro colori brillanti e il sapore dolce possono contrastare piacevolmente la rusticità della polenta,rendendo il piatto visivamente accattivante e gustoso.
- Pancetta rosolata e cavolo nero: Aggiungono un tocco di sapore affumicato e una profondità di gusto che esalta la polenta, trasformandola in un piatto ricco e sostanzioso.
Oltre ai contorni, la scelta delle spezie e delle erbe aromatiche può trasformare un semplice piatto di polenta e verdure in un’esperienza culinaria straordinaria. Considera l’uso di:
- Timo: Perfetto per un sapore terroso e aromatico, si sposa bene con le verdure invernali come le patate e i cavoli.
- Rosmarino: Le sue note pungenti possono accentuare e bilanciare la dolcezza delle verdure arrosto.
- Pepe nero: Un pizzico di pepe macinato fresco può esaltare i sapori, rendendo ogni boccone più interessante.
verdura | Benefici Nutrionali | Metodo di Preparazione |
---|---|---|
Broccoli | Ricchi di antiossidanti e fibre | Lessati o saltati in padella |
Carote | Fonte di beta-carotene e vitamine | Arrostite o cotte al vapore |
Cavolo Nero | Elevata quantità di calcio e ferro | Stufato o saltato con aglio |
Benefici nutrizionali di polenta e verdure per la salute durante linverno
La polenta, un alimento tradizionale italiano, si sposa perfettamente con una varietà di verdure, creando così un piatto non solo gustoso, ma anche ricco di benefici nutrizionali.
Le verdure, come cavoli, carote e broccoli, apportano una notevole quantità di vitamine e minerali essenziali, contribuendo a rafforzare il sistema immunitario durante i mesi più freddi. Alcuni dei nutrienti chiave includono:
- Vitamina C: essenziale per la salute della pelle e per il supporto immunitario.
- Vitamina K: importante per la coagulazione del sangue e la salute delle ossa.
- Fibre alimentari: favoriscono la digestione e contribuiscono alla sensazione di sazietà.
La polenta, dal canto suo, offre un’ottima fonte di carboidrati complessi, fornendo energia duratura senza picchi glicemici. Inoltre,è naturalmente priva di glutine,rendendola adatta anche a chi soffre di intolleranze. Per visualizzare meglio i vantaggi di questo piatto, ecco una tabella che riassume i contenuti nutrizionali per 100 grammi di polenta e alcune verdure comuni:
Alimento | Calorie | Fibre | Proteine |
---|---|---|---|
Polenta | 70 | 1.5 g | 1.5 g |
Cavolo riccio | 50 | 3 g | 4 g |
carote | 41 | 2.8 g | 0.9 g |
Broccoli | 34 | 2.6 g | 2.8 g |
Incorporare polenta e verdure nella propria dieta invernale non solo arricchisce la tavola di sapori, ma rappresenta anche un modo efficace per prendersi cura della propria salute attraverso l’alimentazione.
Conclusione
“Polenta e verdure” si rivela essere non solo un piatto sostanzioso e ricco di sapori, ma anche una scelta alimentare sana e nutriente, ideale per i mesi invernali. La combinazione della polenta, con la sua consistenza cremosa e il suo gusto versatile, unita a una varietà di verdure di stagione, offre un equilibrio perfetto tra sostentamento e benessere. Lasciandoci avvolgere da questo piatto caldo, possiamo riscoprire la bellezza della cucina tradizionale, che celebra ingredienti semplici e genuini. Sia che lo serviate come piatto principale o come contorno, la polenta con le verdure non mancherà di portare comfort e soddisfazione a ogni tavola durante le fredde giornate invernali. Vi invitiamo a sperimentare con diverse combinazioni di verdure e a condividere questo felice connubio di sapori con amici e familiari, rendendo ogni pasto un’occasione speciale e nutriente.
Ci capita spesso di ricevere domande del tipo “Come fare l’Olio Essenziale in casa?” o “come fare gli oli essenziali fai da te?”.e allora ci siamo chiesti perché non realizzare una piccola guida semplificata su come fare gli oli essenziali fai da te?Bene, ora immaginate gli occhi dei miei colleghi puntati su di me… ed io intimorito che rispondo, va bene ho capito la faccio io! (rimanga tra noi, lasciamogli pensare che abbia paura di loro, ma la verità è che mi piace parlare di questo argomento).Beh a questo punto, se stai leggendo questa pagina sicuramente anche tu ti sarai posto la stessa domanda e se sei approdato qui è perché vuoi saperne di più anche tu sul procedimento su come fare l’olio essenziale di un certo tipo di pianta che può essere ad esempio di Lavanda, Limone, Rosmarino o tante altre.Fatta questa breve introduzione passiamo ai fatti! ed entriamo nel vivo della nostra guida “come fare l’olio essenziale di…”
Estrazione oli essenziali: Cosa occorre per la Distillazione?
La Materia Prima
Partiamo dalla problematica che vogliamo risolvere! ciò significa che per individuare la materia prima da utilizzare, bisogna partire dal beneficio che si vuole ottenere.Ad esempio ci sono degli oli essenziali più adatti per ottenere benefici sulla persona altri invece per profumare l’ambiente ma che allo stesso tempo incidono sul benessere psicofisico della persona.In ogni caso ti consiglio di consultare la nostra sezione “Rimedi per” individuando la problematica che intendi risolvere ed in base a quella scegliere l’olio essenziale o gli oli essenziali più adatti e poi passare al resto.Dopo aver fatto questo ti sarai fatto un’idea del tipo di piante di cui hai bisogno, ad esempio Lavanda, Menta, Rosmarino, Limone o altri… qualsiasi sarà la vostra scelta cercate di pretendere solo il meglio e pertanto pretendete un prodotto di qualità!
Un Distillatore per oli essenziali
La tecnica più utilizzata per la distillazione degli oli essenziali, detta anche estrazione, è quella in corrente di vapore.Quindi dovrai dotarti di un Distillatore per oli essenziali, detto anche alambicco, che sia adatto all’estrazione degli stessi utilizzando la tecnica citata sopra.Alcuni preferiscono costruisti un distillatore fai da te, ma secondo il nostro punto di vista, questo può rappresentare alcune difficoltà non proprio semplici, sia nel reperire alcuni materiali, che hanno comunque un costo, e sia perché bisogna avere una certa manualità e non è detto che il risultato sia sempre ottimale!Da considerare sono inoltre i pericoli che possono derivare dall’utilizzo. Infatti il distillatore dovrà supportare anche una pressione abbastanza elevata e una tecnica costruttiva inesperta potrebbe non tenere conto di alcuni accorgimenti che possono determinare il successo o l’insuccesso dell’operazione.Per le ragioni indicate sopra ti consiglio di acquistare un distillatore in corrente di vapore già bello e pronto all’uso, puoi scegliere se di rame o di acciaio inox (quest’ultimo molto più costoso).Gli alambicchi classici sono realizzati in rame perché si tratta di un materiale che si presta particolarmente all’utilizzo per la costruzione di strumenti di cottura. Questo per via dell’elevata conducibilità termica che lo rende superiore sia all’acciaio inox che all’alluminio.Diversi studi hanno inoltre dimostrato che l’utilizzo del rame in cucina non costituisce un rischio per la salute.Il contro di questo tipo di materiale è la sua delicatezza. Sarà necessario infatti prestare particolarmente cura in fase di lavaggio e asciugatura per evitare ossidazioni.Tieni conto che se se sei amante dei distillati in genere potresti sfruttarlo anche per fare la grappa, o altri distillati.Allo stesso tempo tieni presente che se hai in mente di farla diventare una attività professionale una buona idea è quella di non cimentarti nella costruzione fai da te, cercando di realizzare qualcosa che probabilmente ti farà perdere solo denaro e tempo.Scegline uno già pronto, e qualunque sarà la scelta del materiale, intendo rame o acciaio, non sbaglierete di sicuro. Noi siamo più tradizionalisti e preferiamo l’alambicco per oli essenziali fai da te costruito in rame.
Imbuto Separatore in vetro
L’imbuto separatore è uno strumento solitamente utilizzato in laboratorio e si compone di un’ampolla in vetro sul cui fondo è previsto un canale con valvola (rubinetto) in teflon, il tutto sorretto da una struttura in ferro.Il principio su cui si basa è semplice e riguarda lo sfruttamento del peso specifico di due elementi.In termini pratici si tratta di un attrezzo che ha la funzione di favorire la separazione di due liquidi. Ciò è possibile, come già accennato, per via del peso specifico differente.Come sappiamo, il risultato della distillazione delle erbe è l’idrolato, ossia un mix di acqua aromatizzata ed olio essenziale. Questo necessita di riposare affinché i due elementi si separino per via del peso specifico differente.L’imbuto separatore interviene in questa fase e consente un facile scarico dell’acqua aromatizzata semplicemente agendo sulla valvola che si trova posta in basso. Una volta giunti al livello di inizio dell’olio essenziale si chiuderà semplicemente il piccolo rubinetto. L’alternativa consiste nell’aspirare l’olio con una pompetta impiegando molto più tempo.
Un fornello/fornellone a gas
Se hai in mente di dotarti di un distillatore di grandi dimensioni avrai potresti sentire la necessità anche di un fornellone a gas. Per intenderci sono quelli che si poggiano a terra, mentre i distillatori più piccoli possono essere posti direttamente sui fornelli di casa, puoi tranquillamente utilizzare la tua cucina!Tieni presente che il distillatore di rame non può essere utilizzato su piani di cottura ad induzione o vetro ceramica e che è una prassi corretta quella di lavorare a fiamma lenta. Ciò darà modo al rame di dilatarsi autosigillando il distillatore e migliorerà la qualità del processo di distillazione.
Vasetti/Contenitori per la conservazione
Procuratevi dei contenitori (boccette) in vetro preferibilmente di colore scuro per proteggere il contenuto dalla luce che abbiamo il tappo ermetico.Un imbuto per riempimento dei vasetti, Imbuto in plastica adatto al foro del contenitore in vetro. Ovviamente tutto questo comporta dei costi iniziali, ma per i benefici che gli oli essenziali sono in grado di offrire per il nostro benessere sono soldi veramente ben spesi, lo definirei un investimento per la salute!Qui alcuni consigli dove puoi reperire i distillatori per oli essenziali e l’altra attrezzatura necessaria:[go_pricing id=”attrezzatura_oli_essenziali”]
Quanto olio essenziale posso ricavare da una pianta?
Spesso ci viene posta questa domanda, ma non esiste una risposta esatta perché ogni pianta ha una sua quantità di olio, che dipende molto dal ciclo vitale cui sta vivendo.Ciò significa che il momento della raccolta incide molto sulla quantità di olio che è possibile estrarre dalla stessa.Per fare un esempio la Lavanda sarebbe meglio raccoglierla quando parte dei fiori è appassita, al contrario il rosmarino va raccolto quando è fiorente, la menta invece qualche giorno prima della fioritura.Tuttavia, a scopo puramente indicativo, posso dirti che andrai a ricavare tra l’1 e il 3% della capacità del distillatore.
Materie prime: gli aspetti fondamentali da tenere conto
La scelta delle Piante
Produci o acquisti le piante? se le piante sono di tua produzione, sicuramente adotterai tutti gli accorgimenti necessari per avere un prodotto biologico, ma se decidi di acquistarle assicurati che provengano da una coltivazione naturale bio.
Tempo di Raccolta
Come detto in precedenza il periodo di raccolta, noto anche come tempo balsamico, incide sulla quantità di olio essenziale che è possibile ricavare. Questo varia a seconda del tipo di pianta ed incide anche la fase della giornata in cui si raccoglie: mattina, pomeriggio, sera.In fondo alla pagina troverai una tabella dove saranno indicati i periodi ottimali per ogni pianta.
Metodo di Raccolta
Anche per questo passaggio come per i tempi, il metodo di raccolta è fondamentale per eseguire una corretta distillazione e ottenere un olio di qualità, ma anche per ricavare una quantità maggiore.
Essiccazione
Come per gli altri, anche questo step è variabile a seconda del tipo di pianta. Infatti ognuna ha modalità e tempistica diversa di essiccazione. Evita comunque la luce diretta del sole, e preferisci luoghi al buio o all’ombra.Alcune piante, invece, non necessitano di questa fase, e vanno distillate subito dopo la raccolta.Prima di passare al procedimento di estrazione degli oli essenziali, ci tengo a fare un ulteriore chiarimento.Probabilmente, anzi sono sicuro che otterrai meno olio essenziale di quanto ti aspettavi!È una cosa normalissima, e questo non deve preoccuparti in nessun modo.La resa varia da pianta a pianta e dai singoli fattori di cui abbiamo discusso precedentemente.Ho voluto precisare questa cosa per evitare di farti sentire deluso! Se sei preparato a questo, puoi goderti al meglio il risultato delle tue distillazioni.
Come fare l’olio essenziale: Passo dopo Passo
1. Sicuramente a molti risulterà scontato questo passaggio, ma ti assicuro che non lo è così tanto.In molti lo ignorano ma una buona pulizia generale del tuo distillatore prima dell’utilizzo può essere una mossa vincente!
2. Lava e lascia asciugare bene anche i contenitori (boccette) che utilizzerai per la conservazione.
3. Versa dell’acqua nella caldaia del (alambicco). Meglio se distillata o quantomeno esegui prima un filtraggio, l’acqua deve essere pulita, pura e con poco calcare! La quantità di acqua da inserire nel serbatoio dipende molto dalla capacità dello stesso.
4. Porta ad ebollizione l’acqua
5. Inserisci le tue piante all’interno del distillatore, cerca di non compattare molto per evitare l’effetto tappo durante la distillazione, ed aspetto molto importante non tagliuzzarle, spezzettarle.
6. Chiudi il distillatore e attendi che la temperatura arrivi intorno ai 78 °C, soglia nella quale le piante iniziano a rilasciare l’olio che contengono.
7. Tieni sotto controllo il processo di estrazione. Nello specifico la temperatura, l’acqua nel sistema di raffreddamento, se non collegata direttamente alla fontana tramite tubo, probabilmente sarà necessario sostituirla, altrimenti il processo di condensazione potrebbe interrompersi.
8. Esegui un filtraggio dell’olio essenziale appena distillato. In questa fase puoi utilizzare l’imbuto separatore, noi lo consigliamo vivamente! in alternativa puoi utilizzare un contenitore in vetro, un panno di cotone rigorosamente pulito e asciutto, si rischia di contaminare l’estratto.
9. Terminato il processo di filtraggio, versa l’olio essenziale nei vasetti/boccette di vetro di colore scuro che hai precedentemente pulito. E’ bene conservali in stanze buie e fresche, evitando l’esposizione al calore o ai raggi solari.
La conservazione è molto importante in quanto gli oli essenziali sono molto delicati e possono alterare la loro struttura perdendo i loro benefici, alcune volte è possibile che sviluppino sostanze che possono essere dannose, pertanto prestate attenzione alla conservazione osservando i consigli forniti.
10. Tempo di maturazione: tieni presente che alcuni tipi di oli essenziali hanno bisogno di un tempo di maturazione che come puoi immaginare varia da olio a olio.
Siamo giunti alla fine della guida su “come fare l’olio essenziale” in casa!Ma prima di concludere e salutarci, ci teniamo a fornirti altre informazioni utili:
- Il processo di Distillazione degli Oli Essenziali può variare da mezz’ora a oltre le 6 ore
- La conservazione degli oli essenziali può variare a seconda dell’essenza prodotta, in linea di massima può durare per qualche mese ma anche uno o più anni.
- La parte che resta nel serbatoio, cioè l’acqua a contatto con le piante, viene definita acqua aromatizzata. Puoi scegliere di riutilizzarlo se hai altre piante dello stesso tipo da distillare, puoi smaltirlo, oppure per alcuni tipi di piante tipo la lavanda può essere utilizzato in cosmetica.
Tempo Balsamico delle Piante
Prima di iniziare a parlare degli Oli Essenziali anticellulite è opportuno fare una breve premessa sulla cellulite:Conosciuta anche come adiposi edematosa, la cellulite è un problema che affligge il 90% delle donne, colpendo talvolta anche il sesso maschile.Sebbene la vera causa della cellulite sia sconosciuta, alcuni fattori sono noti per contribuire alla sua formazione. Essi includono fisiologia, dieta, fattori ormonali, fattori genetici, alterazioni infiammatorie, blocco linfatico e alterazione della struttura del tessuto connettivo.Senza sottoporsi a interventi chirurgici dolorosi, trattamenti laser, terapie costose o esercizi estremi, è possibile eliminare la cellulite in modo naturale utilizzando oli essenziali anticellulite: essi vantano tantissime proprietà e aiutano a disintossicare il corpo, aumentare la circolazione sanguigna, equilibrare gli ormoni.Il modo migliore per utilizzare gli oli essenziali per eliminare la cellulite è quello di diluirne alcune gocce in un olio vettore a scelta e massaggiare sulla pelle con movimenti circolari usando la mano, o ancora meglio con un pennello anticellulite.La maggior parte degli oli essenziali non deve essere applicata sulla pelle, ma deve essere diluita in olio vettore per non incorrere in irritazioni e reazioni allergiche.
Ecco quali sono i migliori oli essenziali anticellulite:
Geranio
L’olio essenziale di geranio ha un profumo gradevole simile alle rose e proviene dal fiore di geranio.E’ stato a lungo usato nel corso della storia, principalmente per le ferite igienizzanti, ma è anche ottimo per migliorare la consistenza della pelle ed è uno dei migliori oli per combattere la cellulite, grazie al suo potere astringente, antisettico, tonico, diuretico.Oltre ad eliminare la cellulite, aiuta anche a idratare la pelle.[sc name=”oegineprobio”]
Rosmarino
Il rosmarino è un arbusto sempreverde che offre una serie di benefici ed è considerato uno dei migliori oli per combattere la cellulite grazie alle sue proprietà tonificanti e rassodanti che aiutano a migliorare l’aspetto di quelle fossette indesiderate.Aiuta anche a combattere il blocco linfatico, riattivando il microcircolo e favorendo il ricambio dei liquidi.Puoi approfondire l’argomento leggendo questo articolo: “Olio Essenziale di Rosmarino: usi, proprietà, benefici e controindicazioni“[sc name=”oerosmarinobio”]
Lemongrass (Olio essenziale di citronella)
Originaria dell’India, la citronella offre un meraviglioso profumo di agrumi ed è considerata uno degli oli più versatili che esista. Offre sia proprietà stimolanti che sedative, oltre ad essere un forte astringente.Ricco di composti attivi come i terpeni, aiuta a rimuovere le tossine e migliorare la circolazione sanguigna mentre i suoi composti diuretici gli conferiscono la capacità di ridurre la ritenzione di liquidi.[sc name=”oecitronellabio”]
Semi di carota
L’olio essenziale di semi di carota deriva dai semi essiccati della carota selvatica. Si dice che sia uno degli oli essenziali più sottovalutati, ma offre proprietà antisettiche, carminative, citofilattiche, depurative, diuretiche e vermifughe.Questo è un ottimo olio per aiutare a rallentare il processo di invecchiamento, mantenere la pelle idratata e combattere la cellulite.Puoi applicare l’olio essenziale di semi di carota diluito in un olio vettore direttamente sulla tua pelle e massaggiarlo: scegli un pennello che contenga setole naturali e quindi applica alcune gocce di olio diluito.Spazzola la pelle con movimenti semicircolari diretti verso il cuore e usare una pressione sufficiente in modo che la pelle inizi a formicolare, senza però causare alcun disagio.
Pompelmo
Il pompelmo aiuta ad eliminare le tossine dal corpo: può essere utilizzato in diversi modi, tra cui il massaggio di una soluzione diluita con olio vegetale come l’olio d’oliva nelle zone colpite da cellulite. Anche l’olio di cocco è ottimo contro la cellulite mescolato all’olio essenziale di pompelmo e utilizzato per massaggiare la pelle una o due volte al giorno.[sc name=”oepompelmobio”]
Cedro
L’olio di cedro è composto da tre tipi di famiglie di alberi, tra cui cedro, tuia e ginepro. Gli oli vengono estratti dalle foglie, dalla corteccia e dalle bacche, usando una distillazione o un’estrazione chimica.Questo olio essenziale aromatico è stato usato in modo olistico per trattare le malattie respiratorie, alleviare la tensione nervosa e per respingere gli insetti, anche se è anche abbastanza efficace per idratare pelle e liberarla dalle impurità.Dato che funge da diuretico, è molto utile quando si tratta di ridurre la ritenzione di liquidi e le tossine nel sangue, oltre a trattare la cellulite. Aiuta anche a decongestionare i tessuti problematici combattendo il grasso in eccesso.[sc name=”oecedrobio”]
Ginepro
L’olio essenziale di ginepro proviene dalla Bulgaria e vanta una storia molto lunga di prevenzione naturale della malattia a breve e a lungo termine in quanto particolarmente ricco di polifenoli e antiossidanti flavonoidi.Il ginepro agisce come un diuretico diminuendo la ritenzione idrica nel corpo e aiutando a curare la cellulite.[sc name=”oegineprobio”]
Cipresso
L’olio essenziale di cipresso è apprezzato per la sua capacità di combattere le infezioni, aiutare il sistema respiratorio, eliminare le tossine dal corpo e lavorare per alleviare il nervosismo e l’ansia.Se usato localmente, migliora la circolazione e si ritiene che aiuti ad eliminare liquidi in eccesso e tossine dal corpo. Per utilizzarlo, diluire l’olio con olio di oliva o di cocco massaggiare in tutte le zone interessate.[sc name=”eocipressobio”]
Arancia amaro
L’arancia amara non solo è eccezionale per il mantenimento o addirittura l’innalzamento del metabolismo, ma aiuta anche a eliminare gli inestetismi della cellulite. Offre proprietà anti-infiammatorie e anti-cancro, contribuendo anche a promuovere la disintossicazione del corpo.[sc name=”oearancioamarobio”]
Menta verde
L’olio di menta verde viene estratto per distillazione a vapore delle cime fiorite delle piante di menta verde. Offre proprietà antisettiche, antispasmodiche, carminative, che lavorano tutte insieme per combattere la cellulite.Questo olio può aiutare il metabolismo dei grassi e si dice che sia ancora più efficace se combinato con l’olio essenziale di pompelmo per trattare le aree più soggette alla formazione della cellulite.
Finocchio
Il finocchio fornisce potenti proprietà diuretiche che aiutano il corpo ad accelerare l’eliminazione dei materiali di scarto accumulati e diminuisce la ritenzione idrica nei tessuti corporei.Mentre è possibile utilizzare l’olio essenziale di finocchio direttamente sulla pelle, esso tende ad essere più efficace se miscelato con altri oli, in particolare l’olio essenziale di rosmarino. Basta aggiungere due gocce di olio essenziale di rosmarino e due gocce di olio essenziale di finocchio a tre cucchiaini di oliva o olio di jojoba e mescolare bene.La combinazione di oli aiuta ad allontanare ogni possibile effetto di irritazione della pelle e preserva le sue proprietà benefiche. Per utilizzare questa soluzione scalda la miscela in una padella e quindi massaggia applicandola nelle zone colpite da cellulite, usa i polpastrelli per applicarla con un movimento circolare. Ripeti almeno una volta alla settimana per risultati ottimali.Per migliorare gli effetti di queste applicazioni, assicurati di bere almeno otto bicchieri d’acqua ogni giorno, segui un’alimentazione equilibrata e aumenta l’attività fisica.[sc name=”oefinocchiobio”] Con l’articolo degli Oli essenziali anticellulite, speriamo di aver suscitato in te curiosità in questo fantastico mondo naturale.Se vuoi approfondire i benefici degli oli essenziali ti consigliamo di leggere l’articolo “Oli essenziali: cosa sono? e quali i benefici?“
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