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INDICE
L’alga spirulina contro la cellulite
[toc]
Ultimamente sta crescendo l’interesse verso un’alga antica ma con proprietà utili per le problematiche di questi ultimi tempi, la spirulina. Oggi però prenderemo in esame come questa alga possa essere di aiuto a debellare la cellulite. Vediamo brevemente cos’è la cellulite e a cosa serva l’alga.
Cos’è la cellulite?
Viene anche chiamata comunemente ‘buccia d’arancia’, è un’alterazione del tessuto che è ricco di grasso che si trova sotto la cute, in particolare a livello di cosce, fianche e glutei. Può comparire anche in persone magre poiché la cellulite si innesta in ristagno di liquidi dovuto alla cattiva circolazione venosa, in seguito le cellule adipose si gonfiano e le fibre di comprimono e si possono rompere, formando in questa maniera gonfiori e i noduli sono la causa di questa buccia d’arancia.
Cos’è l’alga Spirulina?
È un’alga che arriva direttamente dalle acque degli antichi Aztechi. La spirulina è considerata come un integratore alimentare vegetale, polifunzionale ed estremamente efficace, ricca di vitamine come calcio, magnesio e ferro, essenziali per il nostro corpo. Negli ultimi anni sta prendendo spazio in molti ambiti, dalla cucina al mondo dello sport, viene anche data come integratore agli astronauti durante le loro missioni e ultimamente le Nazioni Unite hanno suggerito che venga integrata nelle diete. In Italia è nata, come ci fa sapere in un articolo de ‘il Corriere’ la giornalista Marianna Locatelli, un’azienda che si occupa proprio della coltivazione di questa microalga, quindi possiamo essere orgogliosi che il nostro bel paese si metta in gioco con quello che è definito il cibo del futuro.
In un articolo riscontrato su ‘il Fatto quotidiano‘, firmato dalla giornalista ed esperta in alimentazione Emanuela Sacconago, viene detto che l’alga spirulina ha un elevato sostegno vitaminico ed è eccellente per gli sportivi e per chi cerca un’alternativa naturale.
La spirulina può combattere la cellulite?
Come già detto la cellulite si forma in quasi tutti i soggetti, anche tra i più magri, questo perché a causa della rottura delle fibre delle cellule adipose esse si gonfiano e formano dei noduli all’interno della pelle.
Dagli studi si è scoperto che l’alga non solo si trasforma in un ottimo drenante, quindi aiuta il tessuto sotto la pelle a liberarsi dei grassi accumulati, favorendo così l’aumento della metabolizzazione dei lipidi; questo drenaggio, infatti, evita il depositarsi di grassi nelle zone dei fianchi, cosce e in quelle zone dove la maggior parte delle volte si accumulano.
Testimonianze
Sono in molti ad aver provato Spirulina, ed ognuno ha subito riscontrato l’efficienza di questa alga.
Studi condivisi hanno confermato che la spirulina è ottima per combattere e a prevenire la cellulita, nemica temuta da molte donne ma anche da uomini.
Una voce tra tante come quella di Anna Valli, produttrice di Spirulina, orgogliosamente dichiara di farne uso ogni giorno godendo così di tutti i benefici che porta questo dono della natura. (vedere intervista di Marianna locatelli de ‘il Corriere della Sera’.
Conclusioni
Possiamo dubitare quando non abbiamo una perfetta conoscenza di un prodotto o di una materia presa in esame.
Ma gli studi finora condotti, l’iniziativa delle Nazioni Unite (ONU), le assunzioni ormai accertate della Nasa dei suoi astronauti ma soprattutto le testimonianze di molti atleti, mettono la spirulina in una luce che non è una voce a sé stante, ma comincia ad essere un insieme di voci tutti all’unisono che dichiarano apertamente i benefici della spirulina per il corpo, e come nel caso preso in esame anche per combattere e prevenire la fastidiosa cellulite.
Note:
Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni contenute in questo articolo devono considerarsi di tipo puramente informativo.
L’alga spirulina contro la cellulite
[toc]
Ultimamente sta crescendo l’interesse verso un’alga antica ma con proprietà utili per le problematiche di questi ultimi tempi, la spirulina. Oggi però prenderemo in esame come questa alga possa essere di aiuto a debellare la cellulite. Vediamo brevemente cos’è la cellulite e a cosa serva l’alga.
Cos’è la cellulite?
Viene anche chiamata comunemente ‘buccia d’arancia’, è un’alterazione del tessuto che è ricco di grasso che si trova sotto la cute, in particolare a livello di cosce, fianche e glutei. Può comparire anche in persone magre poiché la cellulite si innesta in ristagno di liquidi dovuto alla cattiva circolazione venosa, in seguito le cellule adipose si gonfiano e le fibre di comprimono e si possono rompere, formando in questa maniera gonfiori e i noduli sono la causa di questa buccia d’arancia.
Cos’è l’alga Spirulina?
È un’alga che arriva direttamente dalle acque degli antichi Aztechi. La spirulina è considerata come un integratore alimentare vegetale, polifunzionale ed estremamente efficace, ricca di vitamine come calcio, magnesio e ferro, essenziali per il nostro corpo. Negli ultimi anni sta prendendo spazio in molti ambiti, dalla cucina al mondo dello sport, viene anche data come integratore agli astronauti durante le loro missioni e ultimamente le Nazioni Unite hanno suggerito che venga integrata nelle diete. In Italia è nata, come ci fa sapere in un articolo de ‘il Corriere’ la giornalista Marianna Locatelli, un’azienda che si occupa proprio della coltivazione di questa microalga, quindi possiamo essere orgogliosi che il nostro bel paese si metta in gioco con quello che è definito il cibo del futuro.
In un articolo riscontrato su ‘il Fatto quotidiano‘, firmato dalla giornalista ed esperta in alimentazione Emanuela Sacconago, viene detto che l’alga spirulina ha un elevato sostegno vitaminico ed è eccellente per gli sportivi e per chi cerca un’alternativa naturale.
La spirulina può combattere la cellulite?
Come già detto la cellulite si forma in quasi tutti i soggetti, anche tra i più magri, questo perché a causa della rottura delle fibre delle cellule adipose esse si gonfiano e formano dei noduli all’interno della pelle.
Dagli studi si è scoperto che l’alga non solo si trasforma in un ottimo drenante, quindi aiuta il tessuto sotto la pelle a liberarsi dei grassi accumulati, favorendo così l’aumento della metabolizzazione dei lipidi; questo drenaggio, infatti, evita il depositarsi di grassi nelle zone dei fianchi, cosce e in quelle zone dove la maggior parte delle volte si accumulano.
Testimonianze
Sono in molti ad aver provato Spirulina, ed ognuno ha subito riscontrato l’efficienza di questa alga.
Studi condivisi hanno confermato che la spirulina è ottima per combattere e a prevenire la cellulita, nemica temuta da molte donne ma anche da uomini.
Una voce tra tante come quella di Anna Valli, produttrice di Spirulina, orgogliosamente dichiara di farne uso ogni giorno godendo così di tutti i benefici che porta questo dono della natura. (vedere intervista di Marianna locatelli de ‘il Corriere della Sera’.
Conclusioni
Possiamo dubitare quando non abbiamo una perfetta conoscenza di un prodotto o di una materia presa in esame.
Ma gli studi finora condotti, l’iniziativa delle Nazioni Unite (ONU), le assunzioni ormai accertate della Nasa dei suoi astronauti ma soprattutto le testimonianze di molti atleti, mettono la spirulina in una luce che non è una voce a sé stante, ma comincia ad essere un insieme di voci tutti all’unisono che dichiarano apertamente i benefici della spirulina per il corpo, e come nel caso preso in esame anche per combattere e prevenire la fastidiosa cellulite.
Note:
Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni contenute in questo articolo devono considerarsi di tipo puramente informativo.
Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso i rimedi naturali ha portato a riscoprire le proprietà curative degli oli essenziali e vegetali, spesso utilizzati da secoli per il loro potere lenitivo e rigenerante. La pelle, bariera protettiva del nostro corpo, può essere soggetta a irritazioni per molteplici fattori, come l’uso di prodotti chimici aggressivi, l’esposizione agli agenti atmosferici o semplicemente a causa di stress. Gli oli naturali emergono così come alleati preziosi nella ricerca di sollievo e benessere cutaneo. Questo articolo esplorerà le caratteristiche di alcuni degli oli più efficaci per lenire la pelle irritata, analizzando le loro proprietà, i metodi di applicazione e i benefici che possono offrire a chi cerca una soluzione delicata e naturale per la cura della propria pelle. Scopriremo come, attraverso l’uso consapevole di questi estratti, sia possibile promuovere una pelle sana, equilibrata e luminosa.
Il ruolo degli oli naturali nella cura della pelle irritata
Gli oli naturali rivestono un’importanza fondamentale nella cura della pelle irritata grazie alle loro proprietà lenitive e nutrizionali. Molti di questi oli sono ricchi di antiossidanti, acidi grassi essenziali e vitamine, che contribuiscono a ripristinare la barriera cutanea e a alleviare i sintomi di arrossamento e infiammazione. Utilizzare oli come l’olio di cocco, l’olio di jojoba e l’olio di calendula può fornire un sollievo immediato e duraturo, offrendo effetti benefici sia a breve che a lungo termine.
Tra i vari oli disponibili, alcuni si distinguono per le loro proprietà specifiche:
- Olio di cocco: noto per le sue proprietà antibatteriche e idratanti, aiuta a mantenere la pelle morbida e protetta.
- Olio di jojoba: molto simile al sebo umano, regola la produzione di olio e non occlude i pori, rendendolo ideale per tutti i tipi di pelle.
- Olio di calendula: ottimo per la pelle sensibile, ha effetti antinfiammatori e favorisce la guarigione delle ferite.
Inoltre, l’applicazione degli oli naturali creando un mix personalizzato può massimizzare i benefici. Ecco una semplice tabella che suggerisce alcune combinazioni di oli efficaci per diverse tipologie di pelle irritata:
Tipo di Pelle | Olio Consigliato | Caratteristiche |
---|---|---|
Pelle secca | Olio di argan | Ricco di vitamina E, ottimo per l’idratazione. |
Pelle grassa | Olio di tea tree | Proprietà antibatteriche, aiuta a controllare l’oleosità. |
Pelle sensibile | Olio di rosa mosqueta | Riconosciuto per il suo potere rigenerante e antinfiammatorio. |
Le proprietà lenitive degli oli essenziali più comuni
Gli oli essenziali offrono una vasta gamma di proprietà lenitive, rendendoli una scelta popolare per alleviare la pelle irritata. Ecco alcuni degli oli più comuni e i loro effetti benefici:
- Olio di Lavanda: Con le sue note proprietà antinfiammatorie e calmanti, l’olio di lavanda è noto per ridurre rossori e irritazioni cutanee. È anche utile per promuovere un sonno ristoratore.
- Olio di Camomilla: Questo olio è particolarmente efficace per le pelli sensibili grazie alle sue caratteristiche lenitive. Aiuta a ridurre l’infiammazione e a calmare le irritazioni.
- Olio di Tea Tree: Con le sue proprietà antibatteriche e antifungine, l’olio di tea tree è ideale per lenire la pelle affetta da acne o infezioni.
- Olio di Oliva: Ricco di antiossidanti e vitamina E, l’olio d’oliva idrata la pelle e ne migliora l’elasticità, contribuendo così a lenire irritazioni e secchezza.
Integrando questi oli essenziali nei tuoi rituali di bellezza, puoi contribuire a mantenere la pelle sana e ben idratata. È importante però utilizzarli con cautela e, se necessario, diluirli con un olio vettore per evitare reazioni avverse. Di seguito è riportata una tabella semplice che evidenzia le proprietà di ciascun olio:
Olio Essenziale | Proprietà |
---|---|
Lavanda | Antinfiammatorio, calmante |
Camomilla | Lenitivo, riduce rossori |
Tea Tree | Antibatterico, antifungino |
Oliva | Idratante, ricco di antiossidanti |
Utilizzando questi oli, non solo potrai affrontare le irritazioni della pelle, ma anche apprendere un modo naturale e semplice per prenderti cura di te stesso. La natura può offrirti soluzioni efficaci e piacevoli per migliorare il tuo benessere cutaneo.
Consigli pratici per l’utilizzo degli oli naturali sulla pelle
Utilizzare oli naturali sulla pelle può apportare numerosi benefici, specialmente quando si tratta di lenire l’irritazione. Ecco alcuni consigli pratici per massimizzare l’efficacia degli oli:
- Scelta dell’olio giusto: Opta per oli come l’olio di cocco, l’olio di mandorle dolci o l’olio di jojoba, che sono noti per le loro proprietà lenitive e idratanti.
- Patch test: Prima di applicare un nuovo olio su una vasta area della pelle, esegui un patch test per assicurarti di non avere reazioni allergiche.
- Applicazione: Applica sempre l’olio su pelle pulita e leggermente umida per favorire l’assorbimento. Massaggia delicatamente fino a completo assorbimento.
- Frequenti applicazioni: Per ottenere risultati ottimali, utilizza l’olio due volte al giorno, preferibilmente al mattino e alla sera.
È importante anche tenere in considerazione l’eventuale combinazione di oli essenziali con oli vettore. Ecco una semplice tabella che evidenzia alcune combinazioni efficaci:
Olio Vettore | Olio Essenziale | Benefici |
---|---|---|
Olio di Jojoba | Lavanda | Calmante e rilassante |
Olio di Mandorle | Tea Tree | Astringente e purificante |
Olio di Cocco | Limone | Rinfrescante e tonificante |
Ricorda di conservare gli oli in un luogo fresco e buio per mantenerne la freschezza e le proprietà terapeutiche. Con l’uso appropriato, gli oli naturali possono diventare un prezioso alleato nella cura della pelle irritata.
Precauzioni e considerazioni nella scelta degli oli per la pelle irritata
Quando si tratta di scegliere oli naturali per trattare la pelle irritata, è fondamentale prestare attenzione a diversi fattori per garantire risultati ottimali e prevenire ulteriori irritazioni. Innanzitutto, è consigliabile optare per oli non comedogenici, che non ostruiscono i pori e consentono alla pelle di respirare. Ottime scelte includono l’olio di jojoba e l’olio di argan, noti per le loro proprietà idratanti senza appesantire la pelle.
Inoltre, è essenziale considerare la provenienza e la qualità degli oli. Scegliere oli biologici e freddi spremuti aiuta a garantire che non contengano additivi chimici o sostanze irritanti. Leggere sempre le etichette e fare attenzione a ingredienti potenzialmente allergenici o fragranze artificiali che potrebbero aggravare la condizione della pelle.
Di seguito sono riportate alcune caratteristiche chiave da considerare nella scelta degli oli:
Caratteristica | Importanza |
---|---|
Proprietà lenitive | Aiutano a ridurre rossore e infiammazione. |
Idratante | Mantengono la pelle morbida e nutrita. |
Non comedogenico | Prevenire l’ostruzione dei pori. |
Conclusione
Gli oli naturali rappresentano una risorsa preziosa e versatile per il trattamento della pelle irritata. Le loro proprietà antinfiammatorie, idratanti e lenitive possono contribuire a ristabilire l’equilibrio della pelle, promuovendo una rigenerazione sana e duratura. Sia che si tratti di oli essenziali come quello di lavanda, oli vegetali come l’olio di cocco o l’olio di jojoba, ciascuno di essi offre benefici unici che possono adattarsi alle diverse esigenze cutanee. Incorporare questi rimedi naturali nella propria routine di cura della pelle non solo rappresenta un approccio olistico al benessere, ma riflette anche un crescente interesse verso soluzioni sostenibili e meno invasive. Con la giusta attenzione e una scelta consapevole degli oli, è possibile lenire non solo la pelle, ma anche riscoprire una connessione profonda con la natura.
Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso i rimedi naturali ha portato a riscoprire le proprietà curative degli oli essenziali e vegetali, spesso utilizzati da secoli per il loro potere lenitivo e rigenerante. La pelle, bariera protettiva del nostro corpo, può essere soggetta a irritazioni per molteplici fattori, come l’uso di prodotti chimici aggressivi, l’esposizione agli agenti atmosferici o semplicemente a causa di stress. Gli oli naturali emergono così come alleati preziosi nella ricerca di sollievo e benessere cutaneo. Questo articolo esplorerà le caratteristiche di alcuni degli oli più efficaci per lenire la pelle irritata, analizzando le loro proprietà, i metodi di applicazione e i benefici che possono offrire a chi cerca una soluzione delicata e naturale per la cura della propria pelle. Scopriremo come, attraverso l’uso consapevole di questi estratti, sia possibile promuovere una pelle sana, equilibrata e luminosa.
Il ruolo degli oli naturali nella cura della pelle irritata
Gli oli naturali rivestono un’importanza fondamentale nella cura della pelle irritata grazie alle loro proprietà lenitive e nutrizionali. Molti di questi oli sono ricchi di antiossidanti, acidi grassi essenziali e vitamine, che contribuiscono a ripristinare la barriera cutanea e a alleviare i sintomi di arrossamento e infiammazione. Utilizzare oli come l’olio di cocco, l’olio di jojoba e l’olio di calendula può fornire un sollievo immediato e duraturo, offrendo effetti benefici sia a breve che a lungo termine.
Tra i vari oli disponibili, alcuni si distinguono per le loro proprietà specifiche:
- Olio di cocco: noto per le sue proprietà antibatteriche e idratanti, aiuta a mantenere la pelle morbida e protetta.
- Olio di jojoba: molto simile al sebo umano, regola la produzione di olio e non occlude i pori, rendendolo ideale per tutti i tipi di pelle.
- Olio di calendula: ottimo per la pelle sensibile, ha effetti antinfiammatori e favorisce la guarigione delle ferite.
Inoltre, l’applicazione degli oli naturali creando un mix personalizzato può massimizzare i benefici. Ecco una semplice tabella che suggerisce alcune combinazioni di oli efficaci per diverse tipologie di pelle irritata:
Tipo di Pelle | Olio Consigliato | Caratteristiche |
---|---|---|
Pelle secca | Olio di argan | Ricco di vitamina E, ottimo per l’idratazione. |
Pelle grassa | Olio di tea tree | Proprietà antibatteriche, aiuta a controllare l’oleosità. |
Pelle sensibile | Olio di rosa mosqueta | Riconosciuto per il suo potere rigenerante e antinfiammatorio. |
Le proprietà lenitive degli oli essenziali più comuni
Gli oli essenziali offrono una vasta gamma di proprietà lenitive, rendendoli una scelta popolare per alleviare la pelle irritata. Ecco alcuni degli oli più comuni e i loro effetti benefici:
- Olio di Lavanda: Con le sue note proprietà antinfiammatorie e calmanti, l’olio di lavanda è noto per ridurre rossori e irritazioni cutanee. È anche utile per promuovere un sonno ristoratore.
- Olio di Camomilla: Questo olio è particolarmente efficace per le pelli sensibili grazie alle sue caratteristiche lenitive. Aiuta a ridurre l’infiammazione e a calmare le irritazioni.
- Olio di Tea Tree: Con le sue proprietà antibatteriche e antifungine, l’olio di tea tree è ideale per lenire la pelle affetta da acne o infezioni.
- Olio di Oliva: Ricco di antiossidanti e vitamina E, l’olio d’oliva idrata la pelle e ne migliora l’elasticità, contribuendo così a lenire irritazioni e secchezza.
Integrando questi oli essenziali nei tuoi rituali di bellezza, puoi contribuire a mantenere la pelle sana e ben idratata. È importante però utilizzarli con cautela e, se necessario, diluirli con un olio vettore per evitare reazioni avverse. Di seguito è riportata una tabella semplice che evidenzia le proprietà di ciascun olio:
Olio Essenziale | Proprietà |
---|---|
Lavanda | Antinfiammatorio, calmante |
Camomilla | Lenitivo, riduce rossori |
Tea Tree | Antibatterico, antifungino |
Oliva | Idratante, ricco di antiossidanti |
Utilizzando questi oli, non solo potrai affrontare le irritazioni della pelle, ma anche apprendere un modo naturale e semplice per prenderti cura di te stesso. La natura può offrirti soluzioni efficaci e piacevoli per migliorare il tuo benessere cutaneo.
Consigli pratici per l’utilizzo degli oli naturali sulla pelle
Utilizzare oli naturali sulla pelle può apportare numerosi benefici, specialmente quando si tratta di lenire l’irritazione. Ecco alcuni consigli pratici per massimizzare l’efficacia degli oli:
- Scelta dell’olio giusto: Opta per oli come l’olio di cocco, l’olio di mandorle dolci o l’olio di jojoba, che sono noti per le loro proprietà lenitive e idratanti.
- Patch test: Prima di applicare un nuovo olio su una vasta area della pelle, esegui un patch test per assicurarti di non avere reazioni allergiche.
- Applicazione: Applica sempre l’olio su pelle pulita e leggermente umida per favorire l’assorbimento. Massaggia delicatamente fino a completo assorbimento.
- Frequenti applicazioni: Per ottenere risultati ottimali, utilizza l’olio due volte al giorno, preferibilmente al mattino e alla sera.
È importante anche tenere in considerazione l’eventuale combinazione di oli essenziali con oli vettore. Ecco una semplice tabella che evidenzia alcune combinazioni efficaci:
Olio Vettore | Olio Essenziale | Benefici |
---|---|---|
Olio di Jojoba | Lavanda | Calmante e rilassante |
Olio di Mandorle | Tea Tree | Astringente e purificante |
Olio di Cocco | Limone | Rinfrescante e tonificante |
Ricorda di conservare gli oli in un luogo fresco e buio per mantenerne la freschezza e le proprietà terapeutiche. Con l’uso appropriato, gli oli naturali possono diventare un prezioso alleato nella cura della pelle irritata.
Precauzioni e considerazioni nella scelta degli oli per la pelle irritata
Quando si tratta di scegliere oli naturali per trattare la pelle irritata, è fondamentale prestare attenzione a diversi fattori per garantire risultati ottimali e prevenire ulteriori irritazioni. Innanzitutto, è consigliabile optare per oli non comedogenici, che non ostruiscono i pori e consentono alla pelle di respirare. Ottime scelte includono l’olio di jojoba e l’olio di argan, noti per le loro proprietà idratanti senza appesantire la pelle.
Inoltre, è essenziale considerare la provenienza e la qualità degli oli. Scegliere oli biologici e freddi spremuti aiuta a garantire che non contengano additivi chimici o sostanze irritanti. Leggere sempre le etichette e fare attenzione a ingredienti potenzialmente allergenici o fragranze artificiali che potrebbero aggravare la condizione della pelle.
Di seguito sono riportate alcune caratteristiche chiave da considerare nella scelta degli oli:
Caratteristica | Importanza |
---|---|
Proprietà lenitive | Aiutano a ridurre rossore e infiammazione. |
Idratante | Mantengono la pelle morbida e nutrita. |
Non comedogenico | Prevenire l’ostruzione dei pori. |
Conclusione
Gli oli naturali rappresentano una risorsa preziosa e versatile per il trattamento della pelle irritata. Le loro proprietà antinfiammatorie, idratanti e lenitive possono contribuire a ristabilire l’equilibrio della pelle, promuovendo una rigenerazione sana e duratura. Sia che si tratti di oli essenziali come quello di lavanda, oli vegetali come l’olio di cocco o l’olio di jojoba, ciascuno di essi offre benefici unici che possono adattarsi alle diverse esigenze cutanee. Incorporare questi rimedi naturali nella propria routine di cura della pelle non solo rappresenta un approccio olistico al benessere, ma riflette anche un crescente interesse verso soluzioni sostenibili e meno invasive. Con la giusta attenzione e una scelta consapevole degli oli, è possibile lenire non solo la pelle, ma anche riscoprire una connessione profonda con la natura.
La gravidanza è un periodo molto delicato sia per la vita della madre sia per quella del piccolo in arrivo. Per questo motivo è importante sapere quali oli essenziali vanno scansati durante questo periodo, in modo da evitare pericoli di salute per te e per il tuo bambino.
Gli oli essenziali sono pericolosi?
Gli oli essenziali sono sostanze naturali che vengono estratte da materiale vegetale attraverso la spremitura a freddo o la distillazione. Possono essere necessari molti chili di materiale vegetale (ad esempio fiori) per produrre anche solo poche gocce di olio essenziale.Essendo così concentrati, gli oli sono molto potenti. È per questo che bisogna essere molto cauti quando li utilizziamo, a prescindere da una eventuale gravidanza.
Perché ci sono tanti dubbi riguardo agli oli essenziali in gravidanza?
Gli oli essenziali sono delle molecole molto piccole che vengono assorbite quando applicate sulla pelle, e possono quindi entrare facilmente nel flusso sanguigno.Il sangue della mamma, ricco di sostanze nutritive e di ossigeno, viaggia costantemente verso il feto (e viceversa).Allo stesso modo, però, il sangue della mamma può trasportare anche sostanze nocive (come nicotina o alcool), che possono danneggiare il feto. E’ proprio per questo motivo che viene consigliato alle madri di non bere o fumare durante la gravidanza.Lo stesso concetto vale per gli oli essenziali. I composti concentrati che si trovano negli oli essenziali possono viaggiare attraverso il flusso sanguigno della madre e arrivare al bambino, interrompendo la crescita e la formazione del feto.Fortunatamente, però, ci sono diversi oli essenziali completamente sicuri che puoi utilizzare per rendere la gravidanza più piacevole. Alcuni oli essenziali possono aiutare, infatti, ad alleviare disagi come nausea, mal di schiena, edema, mal di testa, e così via.
Possibili ragioni per evitare gli oli essenziali in gravidanza
Ma perché l’uso degli oli essenziali può essere pericoloso durante la gravidanza? Ebbene, il pericolo risiede nei componenti dell’olio e nelle loro proprietà. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta:
Proprietà estrogeniche
Si pensa che alcuni oli essenziali, come ad esempio la Salvia Sclarea e il timo, possiedano delle proprietà estrogeniche o comportino comportamenti mimetici ormonali.Questo può causare seri squilibri ormonali e disturbi durante la gravidanza.
Alta tossicità
Alcuni oli essenziali hanno un alto indice di tossicità (ad esempio mandorla amara, artemisia e canfora). Di conseguenza, essi possono portare seri danni al feto e, in seguito, al neonato.
Effetti abortivi
Alcuni oli essenziali, come gelsomino e rosmarino, hanno forti proprietà emmenagoghe. Questo significa che possono stimolare il flusso mestruale, che è molto pericoloso durante la gravidanza, poiché può portare all’aborto totale o parziale del feto nell’utero.
Quali sono gli oli essenziali da evitare in gravidanza
Riportiamo di seguito una lista di oli essenziali da evitare durante la gravidanza. Se possiedi un olio essenziale che non è presente nella seguente lista, accertati che sia comunque sicuro prima di utilizzarlo.
- Semi di anice
- Angelica
- Basilico
- Pepe nero
- Betulla
- Mandorla amara
- Foglia di Bolodo
- Canfora
- Calamo
- Cassia
- Cedro
- Cannella
- Camomilla
- Salvia Sclarea
- Chiodi di garofano
- Enula
- Finocchio
- Abete
- Rafano
- Foglia di Jabarandi
- Gelsomino
- Ginepro
- Maggiorana
- Melissa
- Senape
- Artemisia
- Noce moscata
- Origano
- Menta piperita
- Pennyroyal – Menta pulegium
- Pino
- Rosa
- Rosmarino
- Rue
- Salvia
- Sassofrasso
- Ortica
- Tanaceto
- Timo
- Wintergreen
Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e voglio concludere con un consiglio… durante la gravidanza non mettere mai in pericolo la tua salute e quella del tuo bambino. Se vuoi utilizzare un’olio essenziale che non è nella lista degli oli da evitare chiedi comunque parere al tuo medico.Ricorda la sicurezza è sempre al primo posto!Alla prossima
La gravidanza è un periodo molto delicato sia per la vita della madre sia per quella del piccolo in arrivo. Per questo motivo è importante sapere quali oli essenziali vanno scansati durante questo periodo, in modo da evitare pericoli di salute per te e per il tuo bambino.
Gli oli essenziali sono pericolosi?
Gli oli essenziali sono sostanze naturali che vengono estratte da materiale vegetale attraverso la spremitura a freddo o la distillazione. Possono essere necessari molti chili di materiale vegetale (ad esempio fiori) per produrre anche solo poche gocce di olio essenziale.Essendo così concentrati, gli oli sono molto potenti. È per questo che bisogna essere molto cauti quando li utilizziamo, a prescindere da una eventuale gravidanza.
Perché ci sono tanti dubbi riguardo agli oli essenziali in gravidanza?
Gli oli essenziali sono delle molecole molto piccole che vengono assorbite quando applicate sulla pelle, e possono quindi entrare facilmente nel flusso sanguigno.Il sangue della mamma, ricco di sostanze nutritive e di ossigeno, viaggia costantemente verso il feto (e viceversa).Allo stesso modo, però, il sangue della mamma può trasportare anche sostanze nocive (come nicotina o alcool), che possono danneggiare il feto. E’ proprio per questo motivo che viene consigliato alle madri di non bere o fumare durante la gravidanza.Lo stesso concetto vale per gli oli essenziali. I composti concentrati che si trovano negli oli essenziali possono viaggiare attraverso il flusso sanguigno della madre e arrivare al bambino, interrompendo la crescita e la formazione del feto.Fortunatamente, però, ci sono diversi oli essenziali completamente sicuri che puoi utilizzare per rendere la gravidanza più piacevole. Alcuni oli essenziali possono aiutare, infatti, ad alleviare disagi come nausea, mal di schiena, edema, mal di testa, e così via.
Possibili ragioni per evitare gli oli essenziali in gravidanza
Ma perché l’uso degli oli essenziali può essere pericoloso durante la gravidanza? Ebbene, il pericolo risiede nei componenti dell’olio e nelle loro proprietà. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta:
Proprietà estrogeniche
Si pensa che alcuni oli essenziali, come ad esempio la Salvia Sclarea e il timo, possiedano delle proprietà estrogeniche o comportino comportamenti mimetici ormonali.Questo può causare seri squilibri ormonali e disturbi durante la gravidanza.
Alta tossicità
Alcuni oli essenziali hanno un alto indice di tossicità (ad esempio mandorla amara, artemisia e canfora). Di conseguenza, essi possono portare seri danni al feto e, in seguito, al neonato.
Effetti abortivi
Alcuni oli essenziali, come gelsomino e rosmarino, hanno forti proprietà emmenagoghe. Questo significa che possono stimolare il flusso mestruale, che è molto pericoloso durante la gravidanza, poiché può portare all’aborto totale o parziale del feto nell’utero.
Quali sono gli oli essenziali da evitare in gravidanza
Riportiamo di seguito una lista di oli essenziali da evitare durante la gravidanza. Se possiedi un olio essenziale che non è presente nella seguente lista, accertati che sia comunque sicuro prima di utilizzarlo.
- Semi di anice
- Angelica
- Basilico
- Pepe nero
- Betulla
- Mandorla amara
- Foglia di Bolodo
- Canfora
- Calamo
- Cassia
- Cedro
- Cannella
- Camomilla
- Salvia Sclarea
- Chiodi di garofano
- Enula
- Finocchio
- Abete
- Rafano
- Foglia di Jabarandi
- Gelsomino
- Ginepro
- Maggiorana
- Melissa
- Senape
- Artemisia
- Noce moscata
- Origano
- Menta piperita
- Pennyroyal – Menta pulegium
- Pino
- Rosa
- Rosmarino
- Rue
- Salvia
- Sassofrasso
- Ortica
- Tanaceto
- Timo
- Wintergreen
Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e voglio concludere con un consiglio… durante la gravidanza non mettere mai in pericolo la tua salute e quella del tuo bambino. Se vuoi utilizzare un’olio essenziale che non è nella lista degli oli da evitare chiedi comunque parere al tuo medico.Ricorda la sicurezza è sempre al primo posto!Alla prossima
In un mondo in continua evoluzione, dove la nostra salute è messa alla prova da una serie di fattori esterni e interni, il mantenimento di un sistema immunitario robusto è diventato più importante che mai. Le scelte alimentari che facciamo quotidianamente possono influenzare significativamente la nostra salute generale e la capacità del nostro corpo di difendersi da malattie e infezioni. In questo articolo, esploreremo i migliori cibi per aumentare le difese immunitarie, analizzando le loro proprietà nutritive e i benefici che apportano al nostro organismo. Dalle vitamine essenziali ai micronutrienti fondamentali, scopriremo come un’alimentazione equilibrata e mirata possa rappresentare una strategia efficace per sostenere il nostro benessere e promuovere una vita sana e attiva.
Cibi ricchi di antiossidanti per potenziare il sistema immunitario
Per rafforzare il sistema immunitario, è fondamentale includere nella propria dieta cibi ricchi di antiossidanti. Questi nutrienti aiutano a combattere i radicali liberi, riducendo lo stress ossidativo e migliorando la risposta immunitaria. Tra i più potenti alleati della salute, troviamo:
- Frutti di bosco: Mirtilli, lamponi e more sono carichi di antiossidanti come la vitamina C e i flavonoidi, che supportano le difese naturali dell’organismo.
- Spinaci: Grazie alla loro ricchezza in carotenoidi e vitamina E, gli spinaci sono un alimento eccellente per proteggere il sistema immunitario.
- Noci e semi: Questi snack salutari forniscono vitamina E, zinco e selenio, minerali essenziali per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
È importante anche considerare le spezie e le erbe aromatiche, che non solo rendono i piatti più gustosi, ma apportano anche notevoli benefici. Alcuni di questi alimenti includono:
Spezia/Erba | Antiossidante Principale | Benefici |
---|---|---|
Curcuma | Cucurmina | Antinfiammatoria e immunomodulante |
Oregano | Acido rosmarino | Antibatterico e antiossidante |
Zenzero | Gingerolo | Stimola la circolazione e migliora le difese |
Integrando questi alimenti nella propria dieta quotidiana, è possibile favorire un sistema immunitario più forte e resiliente, in grado di affrontare le sfide quotidiane e mantenere una salute ottimale.
Il ruolo delle vitamine e minerali essenziali nella salute delle difese naturali
Le vitamine e i minerali essenziali svolgono un ruolo cruciale nel sostenere il sistema immunitario, contribuendo a mantenere le difese naturali del nostro organismo. Questi nutrienti non solo favoriscono la produzione di cellule immunitarie, ma migliorano anche la funzione di questi elementi, rendendo il corpo più resistente alle infezioni. Tra i più importanti troviamo:
- Vitamina C: Fondamentale per la produzione di globuli bianchi e per la funzione degli anticorpi.
- Vitamina D: Contribuisce a modulare la risposta immunitaria e può ridurre il rischio di infezioni respiratorie.
- Zinco: Aiuta nella produzione e nella funzione delle cellule T, un tipo di globuli bianchi essenziali per l’immunità.
- Vitamina A: Protegge le mucose e supporta la risposta immunitaria innata.
Un’alimentazione ricca di questi nutrienti può migliorare significativamente la nostra immunità. Ecco alcuni cibi ricchi di vitamine e minerali che dovrebbero essere inclusi nella vostra dieta:
Alimento | Vitamine/Minerali | Benefici |
---|---|---|
Arance | Vitamina C | Rinforza il sistema immunitario |
Pesce grasso (salmone, sgombro) | Vitamina D | Supporta le difese immunitarie |
Carote | Vitamina A | Migliora la salute delle mucose |
Legumi | Zinco | Essenziale per la funzione immunitaria |
Integrare questi alimenti nella dieta quotidiana non solo favorisce il benessere generale, ma può anche rappresentare una strategia efficace per prevenire malattie e rafforzare le difese immunitarie. Assicurarsi di avere un apporto equilibrato di questi micronutrienti può fare la differenza nella salute a lungo termine.
Alimenti fermentati e il loro impatto sulla flora intestinale e limmunità
Gli alimenti fermentati hanno guadagnato un’attenzione crescente negli ultimi anni grazie ai loro effetti positivi sulla salute. Questi cibi, come yogurt, kefir, kimchi e crauti, sono ricchi di probiotici, microrganismi che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale. La flora intestinale sana non solo facilita la digestione, ma gioca un ruolo cruciale nel sostenere il sistema immunitario. Infatti, una parte significativa delle cellule immunitarie risiede nell’intestino, il che sottolinea l’importanza di un microbioma equilibrato.
Includere alimenti fermentati nella propria alimentazione può portare a vari benefici, tra cui:
- Miglioramento della digestione: i probiotici aiutano a scomporre i nutrienti, rendendo il cibo più digeribile.
- Regolazione del sistema immunitario: un microbioma sano contribuisce alla produzione di anticorpi e alla risposta immunitaria generale.
- Riduzione dell’infiammazione: gli alimenti fermentati possono modulare le risposte infiammatorie del corpo.
Un consumo regolare di cibi fermentati può anche contribuire a una maggiore diversità del microbioma intestinale, elemento chiave per il benessere generale. Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile variare le fonti di probiotici e integrarli con una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali, che forniscono prebiotici, nutrienti fondamentali per sostenere la crescita dei probiotici.
Strategie alimentari per una dieta equilibrata e sostenibile per il benessere immunitario
- Frutta e verdura fresca: Ricche di antiossidanti, vitamine e minerali, aiutano a ridurre l’infiammazione e a supportare la funzione immunitaria.
- Proteine di alta qualità: Fonti come pesce, carne magra, legumi e uova forniscono aminoacidi essenziali per la sintesi degli anticorpi.
- Grassi sani: Gli acidi grassi omega-3 presenti in pesci come il salmone e in semi di lino favoriscono la salute cellulare e riducono l’infiammazione.
- Cereali integrali: Fonte di fibra e nutrienti che sostengono la salute dell’intestino, contribuendo a una buona risposta immunitaria.
Oltre a questi alimenti, è fondamentale prestare attenzione alle modalità di preparazione e al consumo di acqua. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno aiuta a mantenere l’idratazione e supporta le funzioni cellulari. Qui di seguito, una breve tabella che riassume alcuni cibi chiave e i loro benefici:
Cibo | Beneficio Immunitario |
---|---|
Agli | Aumenta le difese naturali grazie alle sue proprietà antimicrobiche. |
Yogurt | Contiene probiotici che favoriscono la salute intestinale. |
Citrus | Ricco di vitamina C, importante per la produzione di globuli bianchi. |
Noci e semi | Fonte di vitamina E e antiossidanti, supportano la salute della pelle e del sistema immunitario. |
In Conclusione
è evidente che l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel rafforzare le difese immunitarie del nostro organismo. I cibi ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti non solo contribuiscono a mantenere il sistema immunitario in salute, ma favoriscono anche il benessere generale, sostenendo energia e vitalità. Incorporare nella propria dieta alimenti come agrumi, verdure a foglia verde, frutta secca e semi, così come spezie come curcuma e zenzero, può rappresentare un passo significativo verso uno stile di vita più sano e protettivo. Ricordiamo che una dieta equilibrata, abbinata a uno stile di vita attivo e a buone abitudini igieniche, è la chiave per un sistema immunitario forte. Investire nella qualità della nostra alimentazione significa investire nel nostro futuro, garantendo non solo una miglior salute fisica, ma anche un equilibrio mentale e emotivo.
In un mondo in continua evoluzione, dove la nostra salute è messa alla prova da una serie di fattori esterni e interni, il mantenimento di un sistema immunitario robusto è diventato più importante che mai. Le scelte alimentari che facciamo quotidianamente possono influenzare significativamente la nostra salute generale e la capacità del nostro corpo di difendersi da malattie e infezioni. In questo articolo, esploreremo i migliori cibi per aumentare le difese immunitarie, analizzando le loro proprietà nutritive e i benefici che apportano al nostro organismo. Dalle vitamine essenziali ai micronutrienti fondamentali, scopriremo come un’alimentazione equilibrata e mirata possa rappresentare una strategia efficace per sostenere il nostro benessere e promuovere una vita sana e attiva.
Cibi ricchi di antiossidanti per potenziare il sistema immunitario
Per rafforzare il sistema immunitario, è fondamentale includere nella propria dieta cibi ricchi di antiossidanti. Questi nutrienti aiutano a combattere i radicali liberi, riducendo lo stress ossidativo e migliorando la risposta immunitaria. Tra i più potenti alleati della salute, troviamo:
- Frutti di bosco: Mirtilli, lamponi e more sono carichi di antiossidanti come la vitamina C e i flavonoidi, che supportano le difese naturali dell’organismo.
- Spinaci: Grazie alla loro ricchezza in carotenoidi e vitamina E, gli spinaci sono un alimento eccellente per proteggere il sistema immunitario.
- Noci e semi: Questi snack salutari forniscono vitamina E, zinco e selenio, minerali essenziali per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
È importante anche considerare le spezie e le erbe aromatiche, che non solo rendono i piatti più gustosi, ma apportano anche notevoli benefici. Alcuni di questi alimenti includono:
Spezia/Erba | Antiossidante Principale | Benefici |
---|---|---|
Curcuma | Cucurmina | Antinfiammatoria e immunomodulante |
Oregano | Acido rosmarino | Antibatterico e antiossidante |
Zenzero | Gingerolo | Stimola la circolazione e migliora le difese |
Integrando questi alimenti nella propria dieta quotidiana, è possibile favorire un sistema immunitario più forte e resiliente, in grado di affrontare le sfide quotidiane e mantenere una salute ottimale.
Il ruolo delle vitamine e minerali essenziali nella salute delle difese naturali
Le vitamine e i minerali essenziali svolgono un ruolo cruciale nel sostenere il sistema immunitario, contribuendo a mantenere le difese naturali del nostro organismo. Questi nutrienti non solo favoriscono la produzione di cellule immunitarie, ma migliorano anche la funzione di questi elementi, rendendo il corpo più resistente alle infezioni. Tra i più importanti troviamo:
- Vitamina C: Fondamentale per la produzione di globuli bianchi e per la funzione degli anticorpi.
- Vitamina D: Contribuisce a modulare la risposta immunitaria e può ridurre il rischio di infezioni respiratorie.
- Zinco: Aiuta nella produzione e nella funzione delle cellule T, un tipo di globuli bianchi essenziali per l’immunità.
- Vitamina A: Protegge le mucose e supporta la risposta immunitaria innata.
Un’alimentazione ricca di questi nutrienti può migliorare significativamente la nostra immunità. Ecco alcuni cibi ricchi di vitamine e minerali che dovrebbero essere inclusi nella vostra dieta:
Alimento | Vitamine/Minerali | Benefici |
---|---|---|
Arance | Vitamina C | Rinforza il sistema immunitario |
Pesce grasso (salmone, sgombro) | Vitamina D | Supporta le difese immunitarie |
Carote | Vitamina A | Migliora la salute delle mucose |
Legumi | Zinco | Essenziale per la funzione immunitaria |
Integrare questi alimenti nella dieta quotidiana non solo favorisce il benessere generale, ma può anche rappresentare una strategia efficace per prevenire malattie e rafforzare le difese immunitarie. Assicurarsi di avere un apporto equilibrato di questi micronutrienti può fare la differenza nella salute a lungo termine.
Alimenti fermentati e il loro impatto sulla flora intestinale e limmunità
Gli alimenti fermentati hanno guadagnato un’attenzione crescente negli ultimi anni grazie ai loro effetti positivi sulla salute. Questi cibi, come yogurt, kefir, kimchi e crauti, sono ricchi di probiotici, microrganismi che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale. La flora intestinale sana non solo facilita la digestione, ma gioca un ruolo cruciale nel sostenere il sistema immunitario. Infatti, una parte significativa delle cellule immunitarie risiede nell’intestino, il che sottolinea l’importanza di un microbioma equilibrato.
Includere alimenti fermentati nella propria alimentazione può portare a vari benefici, tra cui:
- Miglioramento della digestione: i probiotici aiutano a scomporre i nutrienti, rendendo il cibo più digeribile.
- Regolazione del sistema immunitario: un microbioma sano contribuisce alla produzione di anticorpi e alla risposta immunitaria generale.
- Riduzione dell’infiammazione: gli alimenti fermentati possono modulare le risposte infiammatorie del corpo.
Un consumo regolare di cibi fermentati può anche contribuire a una maggiore diversità del microbioma intestinale, elemento chiave per il benessere generale. Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile variare le fonti di probiotici e integrarli con una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali, che forniscono prebiotici, nutrienti fondamentali per sostenere la crescita dei probiotici.
Strategie alimentari per una dieta equilibrata e sostenibile per il benessere immunitario
- Frutta e verdura fresca: Ricche di antiossidanti, vitamine e minerali, aiutano a ridurre l’infiammazione e a supportare la funzione immunitaria.
- Proteine di alta qualità: Fonti come pesce, carne magra, legumi e uova forniscono aminoacidi essenziali per la sintesi degli anticorpi.
- Grassi sani: Gli acidi grassi omega-3 presenti in pesci come il salmone e in semi di lino favoriscono la salute cellulare e riducono l’infiammazione.
- Cereali integrali: Fonte di fibra e nutrienti che sostengono la salute dell’intestino, contribuendo a una buona risposta immunitaria.
Oltre a questi alimenti, è fondamentale prestare attenzione alle modalità di preparazione e al consumo di acqua. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno aiuta a mantenere l’idratazione e supporta le funzioni cellulari. Qui di seguito, una breve tabella che riassume alcuni cibi chiave e i loro benefici:
Cibo | Beneficio Immunitario |
---|---|
Agli | Aumenta le difese naturali grazie alle sue proprietà antimicrobiche. |
Yogurt | Contiene probiotici che favoriscono la salute intestinale. |
Citrus | Ricco di vitamina C, importante per la produzione di globuli bianchi. |
Noci e semi | Fonte di vitamina E e antiossidanti, supportano la salute della pelle e del sistema immunitario. |
In Conclusione
è evidente che l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel rafforzare le difese immunitarie del nostro organismo. I cibi ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti non solo contribuiscono a mantenere il sistema immunitario in salute, ma favoriscono anche il benessere generale, sostenendo energia e vitalità. Incorporare nella propria dieta alimenti come agrumi, verdure a foglia verde, frutta secca e semi, così come spezie come curcuma e zenzero, può rappresentare un passo significativo verso uno stile di vita più sano e protettivo. Ricordiamo che una dieta equilibrata, abbinata a uno stile di vita attivo e a buone abitudini igieniche, è la chiave per un sistema immunitario forte. Investire nella qualità della nostra alimentazione significa investire nel nostro futuro, garantendo non solo una miglior salute fisica, ma anche un equilibrio mentale e emotivo.
Ci capita spesso di ricevere domande del tipo “Come fare l’Olio Essenziale in casa?” o “come fare gli oli essenziali fai da te?”.e allora ci siamo chiesti perché non realizzare una piccola guida semplificata su come fare gli oli essenziali fai da te?Bene, ora immaginate gli occhi dei miei colleghi puntati su di me… ed io intimorito che rispondo, va bene ho capito la faccio io! 😀 (rimanga tra noi, lasciamogli pensare che abbia paura di loro, ma la verità è che mi piace parlare di questo argomento).Beh a questo punto, se stai leggendo questa pagina sicuramente anche tu ti sarai posto la stessa domanda e se sei approdato qui è perché vuoi saperne di più anche tu sul procedimento su come fare l’olio essenziale di un certo tipo di pianta che può essere ad esempio di Lavanda, Limone, Rosmarino o tante altre.Fatta questa breve introduzione passiamo ai fatti! ed entriamo nel vivo della nostra guida “come fare l’olio essenziale di…”
Estrazione oli essenziali: Cosa occorre per la Distillazione?
La Materia Prima
Partiamo dalla problematica che vogliamo risolvere! ciò significa che per individuare la materia prima da utilizzare, bisogna partire dal beneficio che si vuole ottenere.Ad esempio ci sono degli oli essenziali più adatti per ottenere benefici sulla persona altri invece per profumare l’ambiente ma che allo stesso tempo incidono sul benessere psicofisico della persona.In ogni caso ti consiglio di consultare la nostra sezione “Rimedi per” individuando la problematica che intendi risolvere ed in base a quella scegliere l’olio essenziale o gli oli essenziali più adatti e poi passare al resto.Dopo aver fatto questo ti sarai fatto un’idea del tipo di piante di cui hai bisogno, ad esempio Lavanda, Menta, Rosmarino, Limone o altri… qualsiasi sarà la vostra scelta cercate di pretendere solo il meglio e pertanto pretendete un prodotto di qualità!
Un Distillatore per oli essenziali
La tecnica più utilizzata per la distillazione degli oli essenziali, detta anche estrazione, è quella in corrente di vapore.Quindi dovrai dotarti di un Distillatore per oli essenziali, detto anche alambicco, che sia adatto all’estrazione degli stessi utilizzando la tecnica citata sopra.Alcuni preferiscono costruisti un distillatore fai da te, ma secondo il nostro punto di vista, questo può rappresentare alcune difficoltà non proprio semplici, sia nel reperire alcuni materiali, che hanno comunque un costo, e sia perché bisogna avere una certa manualità e non è detto che il risultato sia sempre ottimale!Da considerare sono inoltre i pericoli che possono derivare dall’utilizzo. Infatti il distillatore dovrà supportare anche una pressione abbastanza elevata e una tecnica costruttiva inesperta potrebbe non tenere conto di alcuni accorgimenti che possono determinare il successo o l’insuccesso dell’operazione.Per le ragioni indicate sopra ti consiglio di acquistare un distillatore in corrente di vapore già bello e pronto all’uso, puoi scegliere se di rame o di acciaio inox (quest’ultimo molto più costoso).Gli alambicchi classici sono realizzati in rame perché si tratta di un materiale che si presta particolarmente all’utilizzo per la costruzione di strumenti di cottura. Questo per via dell’elevata conducibilità termica che lo rende superiore sia all’acciaio inox che all’alluminio.Diversi studi hanno inoltre dimostrato che l’utilizzo del rame in cucina non costituisce un rischio per la salute.Il contro di questo tipo di materiale è la sua delicatezza. Sarà necessario infatti prestare particolarmente cura in fase di lavaggio e asciugatura per evitare ossidazioni.Tieni conto che se se sei amante dei distillati in genere potresti sfruttarlo anche per fare la grappa, o altri distillati.Allo stesso tempo tieni presente che se hai in mente di farla diventare una attività professionale una buona idea è quella di non cimentarti nella costruzione fai da te, cercando di realizzare qualcosa che probabilmente ti farà perdere solo denaro e tempo.Scegline uno già pronto, e qualunque sarà la scelta del materiale, intendo rame o acciaio, non sbaglierete di sicuro. Noi siamo più tradizionalisti e preferiamo l’alambicco per oli essenziali fai da te costruito in rame.
Imbuto Separatore in vetro
L’imbuto separatore è uno strumento solitamente utilizzato in laboratorio e si compone di un’ampolla in vetro sul cui fondo è previsto un canale con valvola (rubinetto) in teflon, il tutto sorretto da una struttura in ferro.Il principio su cui si basa è semplice e riguarda lo sfruttamento del peso specifico di due elementi.In termini pratici si tratta di un attrezzo che ha la funzione di favorire la separazione di due liquidi. Ciò è possibile, come già accennato, per via del peso specifico differente.Come sappiamo, il risultato della distillazione delle erbe è l’idrolato, ossia un mix di acqua aromatizzata ed olio essenziale. Questo necessita di riposare affinché i due elementi si separino per via del peso specifico differente.L’imbuto separatore interviene in questa fase e consente un facile scarico dell’acqua aromatizzata semplicemente agendo sulla valvola che si trova posta in basso. Una volta giunti al livello di inizio dell’olio essenziale si chiuderà semplicemente il piccolo rubinetto. L’alternativa consiste nell’aspirare l’olio con una pompetta impiegando molto più tempo.
Un fornello/fornellone a gas
Se hai in mente di dotarti di un distillatore di grandi dimensioni avrai potresti sentire la necessità anche di un fornellone a gas. Per intenderci sono quelli che si poggiano a terra, mentre i distillatori più piccoli possono essere posti direttamente sui fornelli di casa, puoi tranquillamente utilizzare la tua cucina!Tieni presente che il distillatore di rame non può essere utilizzato su piani di cottura ad induzione o vetro ceramica e che è una prassi corretta quella di lavorare a fiamma lenta. Ciò darà modo al rame di dilatarsi autosigillando il distillatore e migliorerà la qualità del processo di distillazione.
Vasetti/Contenitori per la conservazione
Procuratevi dei contenitori (boccette) in vetro preferibilmente di colore scuro per proteggere il contenuto dalla luce che abbiamo il tappo ermetico.Un imbuto per riempimento dei vasetti, Imbuto in plastica adatto al foro del contenitore in vetro. Ovviamente tutto questo comporta dei costi iniziali, ma per i benefici che gli oli essenziali sono in grado di offrire per il nostro benessere sono soldi veramente ben spesi, lo definirei un investimento per la salute!Qui alcuni consigli dove puoi reperire i distillatori per oli essenziali e l’altra attrezzatura necessaria:[go_pricing id=”attrezzatura_oli_essenziali”]
Quanto olio essenziale posso ricavare da una pianta?
Spesso ci viene posta questa domanda, ma non esiste una risposta esatta perché ogni pianta ha una sua quantità di olio, che dipende molto dal ciclo vitale cui sta vivendo.Ciò significa che il momento della raccolta incide molto sulla quantità di olio che è possibile estrarre dalla stessa.Per fare un esempio la Lavanda sarebbe meglio raccoglierla quando parte dei fiori è appassita, al contrario il rosmarino va raccolto quando è fiorente, la menta invece qualche giorno prima della fioritura.Tuttavia, a scopo puramente indicativo, posso dirti che andrai a ricavare tra l’1 e il 3% della capacità del distillatore.
Materie prime: gli aspetti fondamentali da tenere conto
La scelta delle Piante
Produci o acquisti le piante? se le piante sono di tua produzione, sicuramente adotterai tutti gli accorgimenti necessari per avere un prodotto biologico, ma se decidi di acquistarle assicurati che provengano da una coltivazione naturale bio.
Tempo di Raccolta
Come detto in precedenza il periodo di raccolta, noto anche come tempo balsamico, incide sulla quantità di olio essenziale che è possibile ricavare. Questo varia a seconda del tipo di pianta ed incide anche la fase della giornata in cui si raccoglie: mattina, pomeriggio, sera.In fondo alla pagina troverai una tabella dove saranno indicati i periodi ottimali per ogni pianta.
Metodo di Raccolta
Anche per questo passaggio come per i tempi, il metodo di raccolta è fondamentale per eseguire una corretta distillazione e ottenere un olio di qualità, ma anche per ricavare una quantità maggiore.
Essiccazione
Come per gli altri, anche questo step è variabile a seconda del tipo di pianta. Infatti ognuna ha modalità e tempistica diversa di essiccazione. Evita comunque la luce diretta del sole, e preferisci luoghi al buio o all’ombra.Alcune piante, invece, non necessitano di questa fase, e vanno distillate subito dopo la raccolta.Prima di passare al procedimento di estrazione degli oli essenziali, ci tengo a fare un ulteriore chiarimento.Probabilmente, anzi sono sicuro che otterrai meno olio essenziale di quanto ti aspettavi!È una cosa normalissima, e questo non deve preoccuparti in nessun modo.La resa varia da pianta a pianta e dai singoli fattori di cui abbiamo discusso precedentemente.Ho voluto precisare questa cosa per evitare di farti sentire deluso! Se sei preparato a questo, puoi goderti al meglio il risultato delle tue distillazioni.
Come fare l’olio essenziale: Passo dopo Passo
1. Sicuramente a molti risulterà scontato questo passaggio, ma ti assicuro che non lo è così tanto.In molti lo ignorano ma una buona pulizia generale del tuo distillatore prima dell’utilizzo può essere una mossa vincente!
2. Lava e lascia asciugare bene anche i contenitori (boccette) che utilizzerai per la conservazione.
3. Versa dell’acqua nella caldaia del (alambicco). Meglio se distillata o quantomeno esegui prima un filtraggio, l’acqua deve essere pulita, pura e con poco calcare! La quantità di acqua da inserire nel serbatoio dipende molto dalla capacità dello stesso.
4. Porta ad ebollizione l’acqua
5. Inserisci le tue piante all’interno del distillatore, cerca di non compattare molto per evitare l’effetto tappo durante la distillazione, ed aspetto molto importante non tagliuzzarle, spezzettarle.
6. Chiudi il distillatore e attendi che la temperatura arrivi intorno ai 78 °C, soglia nella quale le piante iniziano a rilasciare l’olio che contengono.
7. Tieni sotto controllo il processo di estrazione. Nello specifico la temperatura, l’acqua nel sistema di raffreddamento, se non collegata direttamente alla fontana tramite tubo, probabilmente sarà necessario sostituirla, altrimenti il processo di condensazione potrebbe interrompersi.
8. Esegui un filtraggio dell’olio essenziale appena distillato. In questa fase puoi utilizzare l’imbuto separatore, noi lo consigliamo vivamente! in alternativa puoi utilizzare un contenitore in vetro, un panno di cotone rigorosamente pulito e asciutto, si rischia di contaminare l’estratto.
9. Terminato il processo di filtraggio, versa l’olio essenziale nei vasetti/boccette di vetro di colore scuro che hai precedentemente pulito. E’ bene conservali in stanze buie e fresche, evitando l’esposizione al calore o ai raggi solari.
La conservazione è molto importante in quanto gli oli essenziali sono molto delicati e possono alterare la loro struttura perdendo i loro benefici, alcune volte è possibile che sviluppino sostanze che possono essere dannose, pertanto prestate attenzione alla conservazione osservando i consigli forniti.
10. Tempo di maturazione: tieni presente che alcuni tipi di oli essenziali hanno bisogno di un tempo di maturazione che come puoi immaginare varia da olio a olio.
Siamo giunti alla fine della guida su “come fare l’olio essenziale” in casa!Ma prima di concludere e salutarci, ci teniamo a fornirti altre informazioni utili:
- Il processo di Distillazione degli Oli Essenziali può variare da mezz’ora a oltre le 6 ore
- La conservazione degli oli essenziali può variare a seconda dell’essenza prodotta, in linea di massima può durare per qualche mese ma anche uno o più anni.
- La parte che resta nel serbatoio, cioè l’acqua a contatto con le piante, viene definita acqua aromatizzata. Puoi scegliere di riutilizzarlo se hai altre piante dello stesso tipo da distillare, puoi smaltirlo, oppure per alcuni tipi di piante tipo la lavanda può essere utilizzato in cosmetica.
Tempo Balsamico delle Piante
Ci capita spesso di ricevere domande del tipo “Come fare l’Olio Essenziale in casa?” o “come fare gli oli essenziali fai da te?”.e allora ci siamo chiesti perché non realizzare una piccola guida semplificata su come fare gli oli essenziali fai da te?Bene, ora immaginate gli occhi dei miei colleghi puntati su di me… ed io intimorito che rispondo, va bene ho capito la faccio io! 😀 (rimanga tra noi, lasciamogli pensare che abbia paura di loro, ma la verità è che mi piace parlare di questo argomento).Beh a questo punto, se stai leggendo questa pagina sicuramente anche tu ti sarai posto la stessa domanda e se sei approdato qui è perché vuoi saperne di più anche tu sul procedimento su come fare l’olio essenziale di un certo tipo di pianta che può essere ad esempio di Lavanda, Limone, Rosmarino o tante altre.Fatta questa breve introduzione passiamo ai fatti! ed entriamo nel vivo della nostra guida “come fare l’olio essenziale di…”
Estrazione oli essenziali: Cosa occorre per la Distillazione?
La Materia Prima
Partiamo dalla problematica che vogliamo risolvere! ciò significa che per individuare la materia prima da utilizzare, bisogna partire dal beneficio che si vuole ottenere.Ad esempio ci sono degli oli essenziali più adatti per ottenere benefici sulla persona altri invece per profumare l’ambiente ma che allo stesso tempo incidono sul benessere psicofisico della persona.In ogni caso ti consiglio di consultare la nostra sezione “Rimedi per” individuando la problematica che intendi risolvere ed in base a quella scegliere l’olio essenziale o gli oli essenziali più adatti e poi passare al resto.Dopo aver fatto questo ti sarai fatto un’idea del tipo di piante di cui hai bisogno, ad esempio Lavanda, Menta, Rosmarino, Limone o altri… qualsiasi sarà la vostra scelta cercate di pretendere solo il meglio e pertanto pretendete un prodotto di qualità!
Un Distillatore per oli essenziali
La tecnica più utilizzata per la distillazione degli oli essenziali, detta anche estrazione, è quella in corrente di vapore.Quindi dovrai dotarti di un Distillatore per oli essenziali, detto anche alambicco, che sia adatto all’estrazione degli stessi utilizzando la tecnica citata sopra.Alcuni preferiscono costruisti un distillatore fai da te, ma secondo il nostro punto di vista, questo può rappresentare alcune difficoltà non proprio semplici, sia nel reperire alcuni materiali, che hanno comunque un costo, e sia perché bisogna avere una certa manualità e non è detto che il risultato sia sempre ottimale!Da considerare sono inoltre i pericoli che possono derivare dall’utilizzo. Infatti il distillatore dovrà supportare anche una pressione abbastanza elevata e una tecnica costruttiva inesperta potrebbe non tenere conto di alcuni accorgimenti che possono determinare il successo o l’insuccesso dell’operazione.Per le ragioni indicate sopra ti consiglio di acquistare un distillatore in corrente di vapore già bello e pronto all’uso, puoi scegliere se di rame o di acciaio inox (quest’ultimo molto più costoso).Gli alambicchi classici sono realizzati in rame perché si tratta di un materiale che si presta particolarmente all’utilizzo per la costruzione di strumenti di cottura. Questo per via dell’elevata conducibilità termica che lo rende superiore sia all’acciaio inox che all’alluminio.Diversi studi hanno inoltre dimostrato che l’utilizzo del rame in cucina non costituisce un rischio per la salute.Il contro di questo tipo di materiale è la sua delicatezza. Sarà necessario infatti prestare particolarmente cura in fase di lavaggio e asciugatura per evitare ossidazioni.Tieni conto che se se sei amante dei distillati in genere potresti sfruttarlo anche per fare la grappa, o altri distillati.Allo stesso tempo tieni presente che se hai in mente di farla diventare una attività professionale una buona idea è quella di non cimentarti nella costruzione fai da te, cercando di realizzare qualcosa che probabilmente ti farà perdere solo denaro e tempo.Scegline uno già pronto, e qualunque sarà la scelta del materiale, intendo rame o acciaio, non sbaglierete di sicuro. Noi siamo più tradizionalisti e preferiamo l’alambicco per oli essenziali fai da te costruito in rame.
Imbuto Separatore in vetro
L’imbuto separatore è uno strumento solitamente utilizzato in laboratorio e si compone di un’ampolla in vetro sul cui fondo è previsto un canale con valvola (rubinetto) in teflon, il tutto sorretto da una struttura in ferro.Il principio su cui si basa è semplice e riguarda lo sfruttamento del peso specifico di due elementi.In termini pratici si tratta di un attrezzo che ha la funzione di favorire la separazione di due liquidi. Ciò è possibile, come già accennato, per via del peso specifico differente.Come sappiamo, il risultato della distillazione delle erbe è l’idrolato, ossia un mix di acqua aromatizzata ed olio essenziale. Questo necessita di riposare affinché i due elementi si separino per via del peso specifico differente.L’imbuto separatore interviene in questa fase e consente un facile scarico dell’acqua aromatizzata semplicemente agendo sulla valvola che si trova posta in basso. Una volta giunti al livello di inizio dell’olio essenziale si chiuderà semplicemente il piccolo rubinetto. L’alternativa consiste nell’aspirare l’olio con una pompetta impiegando molto più tempo.
Un fornello/fornellone a gas
Se hai in mente di dotarti di un distillatore di grandi dimensioni avrai potresti sentire la necessità anche di un fornellone a gas. Per intenderci sono quelli che si poggiano a terra, mentre i distillatori più piccoli possono essere posti direttamente sui fornelli di casa, puoi tranquillamente utilizzare la tua cucina!Tieni presente che il distillatore di rame non può essere utilizzato su piani di cottura ad induzione o vetro ceramica e che è una prassi corretta quella di lavorare a fiamma lenta. Ciò darà modo al rame di dilatarsi autosigillando il distillatore e migliorerà la qualità del processo di distillazione.
Vasetti/Contenitori per la conservazione
Procuratevi dei contenitori (boccette) in vetro preferibilmente di colore scuro per proteggere il contenuto dalla luce che abbiamo il tappo ermetico.Un imbuto per riempimento dei vasetti, Imbuto in plastica adatto al foro del contenitore in vetro. Ovviamente tutto questo comporta dei costi iniziali, ma per i benefici che gli oli essenziali sono in grado di offrire per il nostro benessere sono soldi veramente ben spesi, lo definirei un investimento per la salute!Qui alcuni consigli dove puoi reperire i distillatori per oli essenziali e l’altra attrezzatura necessaria:[go_pricing id=”attrezzatura_oli_essenziali”]
Quanto olio essenziale posso ricavare da una pianta?
Spesso ci viene posta questa domanda, ma non esiste una risposta esatta perché ogni pianta ha una sua quantità di olio, che dipende molto dal ciclo vitale cui sta vivendo.Ciò significa che il momento della raccolta incide molto sulla quantità di olio che è possibile estrarre dalla stessa.Per fare un esempio la Lavanda sarebbe meglio raccoglierla quando parte dei fiori è appassita, al contrario il rosmarino va raccolto quando è fiorente, la menta invece qualche giorno prima della fioritura.Tuttavia, a scopo puramente indicativo, posso dirti che andrai a ricavare tra l’1 e il 3% della capacità del distillatore.
Materie prime: gli aspetti fondamentali da tenere conto
La scelta delle Piante
Produci o acquisti le piante? se le piante sono di tua produzione, sicuramente adotterai tutti gli accorgimenti necessari per avere un prodotto biologico, ma se decidi di acquistarle assicurati che provengano da una coltivazione naturale bio.
Tempo di Raccolta
Come detto in precedenza il periodo di raccolta, noto anche come tempo balsamico, incide sulla quantità di olio essenziale che è possibile ricavare. Questo varia a seconda del tipo di pianta ed incide anche la fase della giornata in cui si raccoglie: mattina, pomeriggio, sera.In fondo alla pagina troverai una tabella dove saranno indicati i periodi ottimali per ogni pianta.
Metodo di Raccolta
Anche per questo passaggio come per i tempi, il metodo di raccolta è fondamentale per eseguire una corretta distillazione e ottenere un olio di qualità, ma anche per ricavare una quantità maggiore.
Essiccazione
Come per gli altri, anche questo step è variabile a seconda del tipo di pianta. Infatti ognuna ha modalità e tempistica diversa di essiccazione. Evita comunque la luce diretta del sole, e preferisci luoghi al buio o all’ombra.Alcune piante, invece, non necessitano di questa fase, e vanno distillate subito dopo la raccolta.Prima di passare al procedimento di estrazione degli oli essenziali, ci tengo a fare un ulteriore chiarimento.Probabilmente, anzi sono sicuro che otterrai meno olio essenziale di quanto ti aspettavi!È una cosa normalissima, e questo non deve preoccuparti in nessun modo.La resa varia da pianta a pianta e dai singoli fattori di cui abbiamo discusso precedentemente.Ho voluto precisare questa cosa per evitare di farti sentire deluso! Se sei preparato a questo, puoi goderti al meglio il risultato delle tue distillazioni.
Come fare l’olio essenziale: Passo dopo Passo
1. Sicuramente a molti risulterà scontato questo passaggio, ma ti assicuro che non lo è così tanto.In molti lo ignorano ma una buona pulizia generale del tuo distillatore prima dell’utilizzo può essere una mossa vincente!
2. Lava e lascia asciugare bene anche i contenitori (boccette) che utilizzerai per la conservazione.
3. Versa dell’acqua nella caldaia del (alambicco). Meglio se distillata o quantomeno esegui prima un filtraggio, l’acqua deve essere pulita, pura e con poco calcare! La quantità di acqua da inserire nel serbatoio dipende molto dalla capacità dello stesso.
4. Porta ad ebollizione l’acqua
5. Inserisci le tue piante all’interno del distillatore, cerca di non compattare molto per evitare l’effetto tappo durante la distillazione, ed aspetto molto importante non tagliuzzarle, spezzettarle.
6. Chiudi il distillatore e attendi che la temperatura arrivi intorno ai 78 °C, soglia nella quale le piante iniziano a rilasciare l’olio che contengono.
7. Tieni sotto controllo il processo di estrazione. Nello specifico la temperatura, l’acqua nel sistema di raffreddamento, se non collegata direttamente alla fontana tramite tubo, probabilmente sarà necessario sostituirla, altrimenti il processo di condensazione potrebbe interrompersi.
8. Esegui un filtraggio dell’olio essenziale appena distillato. In questa fase puoi utilizzare l’imbuto separatore, noi lo consigliamo vivamente! in alternativa puoi utilizzare un contenitore in vetro, un panno di cotone rigorosamente pulito e asciutto, si rischia di contaminare l’estratto.
9. Terminato il processo di filtraggio, versa l’olio essenziale nei vasetti/boccette di vetro di colore scuro che hai precedentemente pulito. E’ bene conservali in stanze buie e fresche, evitando l’esposizione al calore o ai raggi solari.
La conservazione è molto importante in quanto gli oli essenziali sono molto delicati e possono alterare la loro struttura perdendo i loro benefici, alcune volte è possibile che sviluppino sostanze che possono essere dannose, pertanto prestate attenzione alla conservazione osservando i consigli forniti.
10. Tempo di maturazione: tieni presente che alcuni tipi di oli essenziali hanno bisogno di un tempo di maturazione che come puoi immaginare varia da olio a olio.
Siamo giunti alla fine della guida su “come fare l’olio essenziale” in casa!Ma prima di concludere e salutarci, ci teniamo a fornirti altre informazioni utili:
- Il processo di Distillazione degli Oli Essenziali può variare da mezz’ora a oltre le 6 ore
- La conservazione degli oli essenziali può variare a seconda dell’essenza prodotta, in linea di massima può durare per qualche mese ma anche uno o più anni.
- La parte che resta nel serbatoio, cioè l’acqua a contatto con le piante, viene definita acqua aromatizzata. Puoi scegliere di riutilizzarlo se hai altre piante dello stesso tipo da distillare, puoi smaltirlo, oppure per alcuni tipi di piante tipo la lavanda può essere utilizzato in cosmetica.
Tempo Balsamico delle Piante
Oggi ho deciso di parlare di un rimedio per un disturbo molto comune, mi riferisco agli oli essenziali per l’ansia, ma prima di farlo voglio spiegare di che cosa si tratta.L’ansia viene vista come qualcosa di negativo, ma in realtà è un’emozione naturale. È parte del nostro essere e ci dice cosa fare quando i pericoli sopraggiungono, aiutandoci addirittura a migliorare le nostre prestazioni. Entro un certo limite, dunque, può essere considerata positiva piuttosto che negativa. Ma oltre questo limite, quando l’ansia inizia a travolgerci, diventa una condizione debilitante conosciuta come “disturbo d’ansia”.Come tutti i disturbi, il disturbo d’ansia non è una cosa da prendere alla leggera. Può portare, infatti, a un grave disagio fisico ed emotivo. Alcuni sintomi di questo disturbo possono essere: sudorazione profusa, battito cardiaco irregolare, sensazione di svenimento, contrazioni allo stomaco, nausea, respiro corto, ecc.
Cos’è l’ansia?
L’ansia è un’emozione del tutto normale e naturale che appartiene all’essere umano. È un’amica che ci protegge dai pericoli e ci aiuta a restarne lontano. In pratica è la nostra “spia di allerta”.
Quando si presenta?
Solitamente si presenta quando si sta per fare qualcosa di nuovo, qualcosa che non si ha molta voglia di fare o quando si ha paura che qualcosa vada storto.Si può provare ansia prima di incontrare qualcuno, a causa di un esame, attraversando un determinato luogo, per un evento sportivo o qualsiasi altro evento particolare.L’ansia non deve preoccuparci fin quanto non diventa limitante. Infatti, se essa è legata ad un evento in particolare e poi svanisce col passare dello stesso si tratta di una situazione normale.Ci sono casi in cui questa è persistente e viene definita ansia cronica, diventando molto limitante nella vita quotidiana di chi ne soffre.In questo caso è necessario affidarsi a un professionista per iniziare un percorso terapeutico ed individuarne le cause scatenanti.L’ansia cronica se non curata può trasformarsi in disturbo d’ansia con conseguente peggioramento della qualità della vita.
Gli oli essenziali per ansia: Come possono aiutarci?
Gli oli essenziali possono aiutarci a trattare l’ansia, sono un’ottimo ansiolitico naturale. Sono efficaci per superare alcuni dei sintomi come l’insonnia, l’irrequietezza e la sensazione di panico. Ci aiutano a ridurre lo stress.
Quali sono gli oli essenziali per ansia più efficaci?
- Lavanda
- Ylang Ylang
- Bergamotto
- Neroli
- Rosa
- Camomilla romana
- Limone
- Geranio
- Patchouli
- Vetiver
- Sandalo
- Legno di cedro
- Incenso
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Come usare gli oli essenziali per l’ansia?
Esistono diversi modi per utilizzare gli oli essenziali per l’ansia come tranquillanti naturali. Ecco i metodi che ritengo più efficaci:
Fazzoletto o altro indumento
Questo è uno dei metodi più semplici per usare il potere dell’aromaterapia.Basta avere uno degli oli essenziali sopracitati ed aggiungere 3 gocce al tuo fazzoletto. Ogni volta che provi ansia prendilo e inspira profondamente.
Diffusore
La diffusione tramite diffusore di oli essenziali è uno dei migliori metodi per calmare l’ansia.Scegli uno degli oli essenziali in elenco, aggiungi 6 gocce nel serbatoio del tuo diffusore, precedentemente riempito con dell’acqua distillata e lascia diffondere dai 15 ai 60 minuti per 3 volte al giorno.La scelta di un buon diffusore è essenziale! Questa guida ti aiuterà ad individuare quello adatto alle tue esigenze: Come scegliere il diffusore di oli essenziali
Metodi naturali per affrontare l’ansia
Fortunatamente esistono diversi rimedi naturali che possono aiutare ad abbassare i livelli di ansia. Ad esempio sono molto d’aiuto:
- Meditazione quotidiana.
- Eseguire respiri profondi, in modo da lasciar passare le emozioni in modo più tranquillo.
- Utilizzare il ragionamento logico per contrastare paura e disperazione.
- Utilizzare erbe e oli essenziali.
Gli oli essenziali adatti alla diffusione funzionano benissimo per abbassare i livelli di ansia! Questo perché molti oli essenziali hanno delle proprietà calmanti e lenitive. Quando le molecole di questi oli entrano nel corpo tramite narici, attraversano la barriera emato-encefalica, in modo da segnalare al cervello di produrre sensazioni di rilassamento.
Cosa occorre per poter usufruire dei benefici?
Per poter usufruire a pieno dei benefici degli oli essenziali contro l’ansia hai bisogno di un diffusore di qualità. Bisogna scegliere attentamente questo attrezzo sia per non sperperare denaro e sia per usufruire, come dicevo prima, dei benefici delle essenze. Per scegliere correttamente leggi questa guida: clicca qui
Le migliori miscele di oli essenziali contro l’ansia
Istruzioni: Tutto quello che bisogna fare è aggiungere le gocce di olio essenziale nel diffusore. Dopodiché, basta immettere la quantità di acqua richiesta. Infine, lasciate diffondere per 15-60 minuti.
- Pace interiore e calma
- 2 gocce di lavanda.
- 2 gocce di geranio.
- 1 goccia di camomilla romana.
- 1 goccia di salvia sclarea.
- 1 goccia di ylang ylang.
- Miscela zen
- 3 gocce di incenso.
- 3 gocce di lavanda.
- 3 gocce di bergamotto.
- Rilassamento totale
- 4 gocce di lavanda.
- 3 gocce di legno di cedro.
- 3 gocce di incenso.
- Calma mentale
- 2 gocce di menta piperita.
- 2 gocce di menta verde.
- 2 gocce di limone.
- Libertà
- 4 gocce di incenso.
- 2 gocce di cannella.
- 1 goccia di sandalo.
Altri rimedi naturali per l’ansia
- Magnesio: Sapevate che la carenza di magnesio può causare l’ansia? Questa carenza può causare attacchi di panico e, appunto, di ansia. Questo perché il magnesio è un importante minerale che gioca un ruolo vitale nelle reazioni chimiche necessarie per la salute mentale. Ovviamente qui non si consiglia l’assunzione, chiedete sempre prima al vostro medico!!!
- Camomilla: Sorseggiare camomilla prima di coricarsi (o anche durante il giorno) aiuta a distendere i nervi, poiché si lega ai recettori celebrali, così come succede con il valium.
- Meditazione: Meditare consapevolmente ogni giorno aiuta ad abbassare la pressione sanguigna, migliorando la lucidità mentale e promuovendo la positività nel nostro essere.
- Ridurre l’assunzione di caffeina e alcol: Assumere troppa caffeina o alcol può portare ad attacchi di panico e ansia, con sintomi come battito cardiaco irregolare, respiro pesante, agitazione, ecc.
Dove acquistare gli oli essenziali contro l’ansia?
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Oggi ho deciso di parlare di un rimedio per un disturbo molto comune, mi riferisco agli oli essenziali per l’ansia, ma prima di farlo voglio spiegare di che cosa si tratta.L’ansia viene vista come qualcosa di negativo, ma in realtà è un’emozione naturale. È parte del nostro essere e ci dice cosa fare quando i pericoli sopraggiungono, aiutandoci addirittura a migliorare le nostre prestazioni. Entro un certo limite, dunque, può essere considerata positiva piuttosto che negativa. Ma oltre questo limite, quando l’ansia inizia a travolgerci, diventa una condizione debilitante conosciuta come “disturbo d’ansia”.Come tutti i disturbi, il disturbo d’ansia non è una cosa da prendere alla leggera. Può portare, infatti, a un grave disagio fisico ed emotivo. Alcuni sintomi di questo disturbo possono essere: sudorazione profusa, battito cardiaco irregolare, sensazione di svenimento, contrazioni allo stomaco, nausea, respiro corto, ecc.
Cos’è l’ansia?
L’ansia è un’emozione del tutto normale e naturale che appartiene all’essere umano. È un’amica che ci protegge dai pericoli e ci aiuta a restarne lontano. In pratica è la nostra “spia di allerta”.
Quando si presenta?
Solitamente si presenta quando si sta per fare qualcosa di nuovo, qualcosa che non si ha molta voglia di fare o quando si ha paura che qualcosa vada storto.Si può provare ansia prima di incontrare qualcuno, a causa di un esame, attraversando un determinato luogo, per un evento sportivo o qualsiasi altro evento particolare.L’ansia non deve preoccuparci fin quanto non diventa limitante. Infatti, se essa è legata ad un evento in particolare e poi svanisce col passare dello stesso si tratta di una situazione normale.Ci sono casi in cui questa è persistente e viene definita ansia cronica, diventando molto limitante nella vita quotidiana di chi ne soffre.In questo caso è necessario affidarsi a un professionista per iniziare un percorso terapeutico ed individuarne le cause scatenanti.L’ansia cronica se non curata può trasformarsi in disturbo d’ansia con conseguente peggioramento della qualità della vita.
Gli oli essenziali per ansia: Come possono aiutarci?
Gli oli essenziali possono aiutarci a trattare l’ansia, sono un’ottimo ansiolitico naturale. Sono efficaci per superare alcuni dei sintomi come l’insonnia, l’irrequietezza e la sensazione di panico. Ci aiutano a ridurre lo stress.
Quali sono gli oli essenziali per ansia più efficaci?
- Lavanda
- Ylang Ylang
- Bergamotto
- Neroli
- Rosa
- Camomilla romana
- Limone
- Geranio
- Patchouli
- Vetiver
- Sandalo
- Legno di cedro
- Incenso
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Come usare gli oli essenziali per l’ansia?
Esistono diversi modi per utilizzare gli oli essenziali per l’ansia come tranquillanti naturali. Ecco i metodi che ritengo più efficaci:
Fazzoletto o altro indumento
Questo è uno dei metodi più semplici per usare il potere dell’aromaterapia.Basta avere uno degli oli essenziali sopracitati ed aggiungere 3 gocce al tuo fazzoletto. Ogni volta che provi ansia prendilo e inspira profondamente.
Diffusore
La diffusione tramite diffusore di oli essenziali è uno dei migliori metodi per calmare l’ansia.Scegli uno degli oli essenziali in elenco, aggiungi 6 gocce nel serbatoio del tuo diffusore, precedentemente riempito con dell’acqua distillata e lascia diffondere dai 15 ai 60 minuti per 3 volte al giorno.La scelta di un buon diffusore è essenziale! Questa guida ti aiuterà ad individuare quello adatto alle tue esigenze: Come scegliere il diffusore di oli essenziali
Metodi naturali per affrontare l’ansia
Fortunatamente esistono diversi rimedi naturali che possono aiutare ad abbassare i livelli di ansia. Ad esempio sono molto d’aiuto:
- Meditazione quotidiana.
- Eseguire respiri profondi, in modo da lasciar passare le emozioni in modo più tranquillo.
- Utilizzare il ragionamento logico per contrastare paura e disperazione.
- Utilizzare erbe e oli essenziali.
Gli oli essenziali adatti alla diffusione funzionano benissimo per abbassare i livelli di ansia! Questo perché molti oli essenziali hanno delle proprietà calmanti e lenitive. Quando le molecole di questi oli entrano nel corpo tramite narici, attraversano la barriera emato-encefalica, in modo da segnalare al cervello di produrre sensazioni di rilassamento.
Cosa occorre per poter usufruire dei benefici?
Per poter usufruire a pieno dei benefici degli oli essenziali contro l’ansia hai bisogno di un diffusore di qualità. Bisogna scegliere attentamente questo attrezzo sia per non sperperare denaro e sia per usufruire, come dicevo prima, dei benefici delle essenze. Per scegliere correttamente leggi questa guida: clicca qui
Le migliori miscele di oli essenziali contro l’ansia
Istruzioni: Tutto quello che bisogna fare è aggiungere le gocce di olio essenziale nel diffusore. Dopodiché, basta immettere la quantità di acqua richiesta. Infine, lasciate diffondere per 15-60 minuti.
- Pace interiore e calma
- 2 gocce di lavanda.
- 2 gocce di geranio.
- 1 goccia di camomilla romana.
- 1 goccia di salvia sclarea.
- 1 goccia di ylang ylang.
- Miscela zen
- 3 gocce di incenso.
- 3 gocce di lavanda.
- 3 gocce di bergamotto.
- Rilassamento totale
- 4 gocce di lavanda.
- 3 gocce di legno di cedro.
- 3 gocce di incenso.
- Calma mentale
- 2 gocce di menta piperita.
- 2 gocce di menta verde.
- 2 gocce di limone.
- Libertà
- 4 gocce di incenso.
- 2 gocce di cannella.
- 1 goccia di sandalo.
Altri rimedi naturali per l’ansia
- Magnesio: Sapevate che la carenza di magnesio può causare l’ansia? Questa carenza può causare attacchi di panico e, appunto, di ansia. Questo perché il magnesio è un importante minerale che gioca un ruolo vitale nelle reazioni chimiche necessarie per la salute mentale. Ovviamente qui non si consiglia l’assunzione, chiedete sempre prima al vostro medico!!!
- Camomilla: Sorseggiare camomilla prima di coricarsi (o anche durante il giorno) aiuta a distendere i nervi, poiché si lega ai recettori celebrali, così come succede con il valium.
- Meditazione: Meditare consapevolmente ogni giorno aiuta ad abbassare la pressione sanguigna, migliorando la lucidità mentale e promuovendo la positività nel nostro essere.
- Ridurre l’assunzione di caffeina e alcol: Assumere troppa caffeina o alcol può portare ad attacchi di panico e ansia, con sintomi come battito cardiaco irregolare, respiro pesante, agitazione, ecc.
Dove acquistare gli oli essenziali contro l’ansia?
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